venerdì 30 aprile 2010

Delegazione del Partito del Sud di Roma a Torino l'8 maggio e altre iniziative




Nella riunione del 29/04 della sezione romana del Partito del Sud si e' deciso di partecipare con una nostra delegazione, con nostre bandiere e nostro striscione, alla manifestazione dell'8 maggio contro il Museo Lombroso a Torino, promossa dal movimento Insorgenza Civile. Non parteciperemo invece all'evento a Fenestrelle del giorno 7/05.
Per la manifestazione dell'8 maggio, noi non protestiamo contro l'allestimento del museo, ma contro il simbolo "Lombroso" e le teorie "lombrosiane", precursori di idee razziste e xenofobe contro i meridionali che resistono (purtroppo) ancora ai giorni nostri...basta assistere alla solita litania della TV italian-padana con i soliti discorsi (sballati ma senza nessun contradditorio...) di "troppi soldi al Sud", "sprechi al Sud", "Sud palla al piede" etc etc...
Si potrebbe dire anche che alcune teorie razziste lombrosiane siano state anche precursori delle nefaste teorie di superiorità della razza "ariana" dei nazisti.
E se proprio si vuole fare un museo con i reperti di tali teorie, lo si chiamasse "Museo degli errori lombrosiani", perchè non si è mai visto un museo dell'Olocausto ebraico intitolato a Mengele!

Si è deciso inoltre di continuare a partecipare con gli amici della RETE DEI CITTADINI alle prossime iniziative comuni, in particolare per quelle contro la privatizzazione dell'acqua.
Oltre a questa partecipazione, si e' deciso su idea e con l'aiuto di nuovi amici recentemente arrivati ad ingrandire la nostra sezione, di attivare un'iniziativa di "Vademecum dei prodotti meridionali nel Lazio" che prima pubblicheremo e poi pensiamo di diffondere a Roma davanti ai supermercati o davanti ai centri commerciali o alle stazioni, per invogliare i meridionali a Roma a comprare prodotti del Sud, anche in vista del prossimo "federalismo fiscale" che, come sempre, subiremo dai poteri del Nord.
Osserveremo i nostri carrelli della spesa e selezioneremo solo prodotti fatti al Sud e con aziende con sede nel Mezzogiorno.
Ecco il nostro modo di fare qualcosa di pratico e concreto per la nostra terra al posto dei soliti proclami...avanti SUD!

Chi vuole partecipare alle nostre iniziative, puo' scriverci a:
partitodelsud.roma@gmail.com

PARTITO DEL SUD
sez. "Lucio Barone" Roma

mercoledì 28 aprile 2010

Lettera a Gad Lerner






Spettabile redazione, Egr. Dottor Lerner (sperando che legga anche Lei questo messaggio),
ho visto su Internet la recente puntata dell'Infedele dedicata a Garibaldi che non ero riuscito a seguire in TV...e mi dispiace dover dire che abbiamo assistito ancora a tanta vuota retorica risorgimentale con punte quasi alla De Amicis con i ricordi di Gad Lerner da bambino con le figurine del "risorgimento" e di Garibaldi, in alcuni filmati mancava solo la piccola vedetta lombarda o il tamburino sardo! E quante bugie ancora dobbiamo sentire noi meridionali su COME è stata fatta l'Italia!

Mi dispiace soprattutto che non ha invitato ne' Pino Aprile (giornalista pugliese, autore di un bellissimo libro di recente uscita: "Terroni...tutto quello che hanno fatto agli italiani del Sud perchè diventassero meridionali") ne' altri meridionali che la verità sull'invasione garibaldina e piemontese del Sud del 1860-1861 gliela potevano raccontare molto meglio, bastava anche un giornalista del Nord onesto come Lorenzo Del Boca (vedi il suo libro: "Maledetti Savoia") o una scrittrice romana come la Pellicciari (solo citata nella puntata, e poi citata quasi come una "talebana" del Vaticano e basta).

Puo' essere che gli unici ospiti che parlavano in modo critico del cosidetto "risorgimento" sono stati i leghisti, sempre e solo la voce del Nord?

Può essere che nessuno ha parlato della situazione del Sud prima e dopo la malaunità del 1861?

Può essere che nessuno ha il coraggio di dire che questo non e' un paese unito dal 1861 e che sono quasi 150 anni che il Sud e' diventato colonia del centro-Nord?

E purtroppo lo è ancora ai giorni nostri e basta vedere di dove sono i leader politici di destra e sinistra, delle sede delle maggiori banche, le TV, i giornali etc etc....

Le uniche cose intelligenti le ha dette Luzzatto parlando del brigantaggio e del periodo tra il 1860 ed il 1870 con una guerra civile dimenticata (o sarebbe meglio dire "liquidata" con poche righe sui libri di storia "ufficiali"...) che "potrebbe" essere all'origine della lacerazione, che c'e' ancora oggi, tra Nord e Sud....e qualche buon intervento sul blog da parte di veri meridionalisti, per il resto tanta vuota retorica e nessun tentativo di raccontare la storia dalla parte dei "vinti", di chi ha subito l'invasione da Nord e paradossalmente oggi, dopo 150 anni di questa malaunità, dobbiamo sentire che se ne lamentano di piu' al Nord che al Sud.

Vorrei che invitasse noi del Partito del Sud, quello vero nato nel 2007 a Gaeta su iniziativa di Antonio Ciano (Ass. al Demanio del comune di Gaeta) e non quello solo sempre annunciato dai vari Micciche', Lombardo etc etc...che noi consideriamo tutti ascari di un potere "toscopadano" sia a destra, che a centro e sinistra; noi consideriamo il 1861 come l'origine della "questione meridionale", quindi non siamo contro l'unità d'Italia ma siamo contro il COME e' stata fatta.
Cosa ci ha guadagnato poi il Sud da questa "malaunità" del 1861?
Ecco un sintetico elenco:
- Centinaia di migliaia di morti tra il 1860 ed il 1870 in una guerra civile dimenticata e i nostri partigiani infamati col marchio di "briganti" (Gramsci disse: "Lo stato italiano (leggasi piemontese) è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti") che diventò una vera e propria "pulizia etnica" con fucilazioni sommarie che non risparmiarono vecchi, donne e bambini, i morti furono molti di piu' di quelli avuti nelle 3 guerre di "indipendenza", retoricamente celebrate ma in realtà tutte perse dai piemontesi e vinte solo dai francesi o dai prussiani;
- l'inizio di un'emigrazione bibblica, sconosciuta al Sud prima del 1860, a partire da fine '800 e che ha allontanato piu' di 20 milioni di meridionali dalla propria terra spingendoli a trovare casa e lavoro al Nord o all'estero...una diaspora bibblica superiore a quella subita dagli ebrei;
- degrado, corruzione, rafforzamento mafie in Sicilia, Calabria e Campania;
- guerre coloniali e poi la tragedia del fascismo, quindi due sanguinose guerre mondiali, una serie continua di guerre e deliri militari di espansione che il Sud pacifico dell'ex Regno delle Due Sicilie non conosceva da un secolo e mezzo;
- distruzione e spoliazione economica continua del Sud per favorire la nascita industriale del Nord.

Noi meridionalisti, seguaci della grande tradizione da Salvemini a Dorso, non festeggeremo questi 150 anni di colonizzazione del Sud. Noi crediamo nella costituzione repubblicana del 1947 che oltre a condannare il fascismo doveva essere ben piu' severo coi Savoia e col cosidetto "risorgimento" ed invece l'erede dell'ignobile dinastia torna pure in TV...
Noi, infine, non possiamo festeggiare i Vittorio Emanuele II, i Garibaldi, i Cavour, i Cialdini, i Lombroso....sarebbe come per gli ebrei dedicare strade e piazze a Hitler, Goebbels e Mengele.

Sperando in una vostra cortese risposta e nell'attesa di essere invitati noi del Partito del Sud per dire finalmente qualcosa di nuovo su queste "celebrazioni" dei 150 anni da Sud e non sempre e solo da Nord. Insomma speriamo in un dibattito e in un confronto civile con la presenza delle nostre posizioni, sicuramente "minoritarie" all'interno dell'ipocrisia del belpaese dei "fratelli d'Italia", ma lontanissime da "nostalgie" e solo tese alla verità storica e alla giustizia per il vero riscatto del Sud, posizioni che non possono essere piu' zittite o censurate.

Cordiali Saluti

PARTITO DEL SUD
http://partitodelsud.blogspot.com

lunedì 26 aprile 2010

Il Corriere della Sera all'attacco di Antonio Ciano, del Partito del Sud e dei tabaccai...



"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci." (Mahatma Gandhi)

Sabato 17 aprile 2010 sul Corriere delle Sera, il principale giornale della penisola, edito a Milano, mezzo d'informazione di riferimento dei "potentati" economici italiani, abbiamo avuto il "piacere" di notare un pesante attacco, di due famose firme del giornale quali Rizzo e Stella, ad Antonio Ciano ed al Partito del Sud.

L'articolo dal titolo "Da santo a quasi terrorista", tenta di analizzare, con il paraocchi della solita disinformazia mitologica patriottarda, il perchè la figura di Garibaldi si sia trasformata negli ultimi anni da quella di eroe celebrato in tanti monumenti, strade e piazze ecc. a quella di "ladro e cialtrone", come una rivisitazione della storiografia ufficiale in questi ultimi anni, grazie anche all'azione e all'aumento di peso politico della Lega Nord, ma non solo, stà sempre più imponendo. Rizzo e Stella la mettono in burletta, un'operazione a cui i giornalisti di regime sono abituati da 150 anni, portando però dati scritti sull'acqua e solidi come cartavelina.
L'operazione sembra guidata da un'approssimazione degna di miglior causa.

Non ci stupiamo che il giornalismo italiano stia sempre più peggiorando la sua posizione nelle classifiche mondiali, in cui come libertà e pluralismo d'informazione occupiamo ormai il 71° posto dietro paesi come Benin e Namibia che evidentemente riescono a "formare" giornalisti più obiettivi e meno influenzabili dei nostri (sai che sforzo....).

Devo però ammettere che erano dagli anni, ahimè lontani, del Corriere dei Piccoli che non mi divertivo tanto , allora a sollazzarmi erano le vignette di Bibì, Bibò e Capitan Cocoricò, ora gli articoli di Rizzo e Stella, tutti tesi come sono nello sforzo vano di avallare ancora le solite scontate e rifritte puttanate risorgimentali, le solite, che ci vengono propinate da 150 anni.

Colgo tra i fiori : la ferrovia Napoli Portici costruita per il sollazzo dei biechi Borbone; ma quanti erano 'sti Borbone se dopo un solo mese di attività avevano viaggiato nelle tre classi ben 58.000 passeggeri? (vedi "Due Sicilie" di Antonio Pagano, Pag.41, Capone Editore).
E non solo: nel 1844 viene rilevato che hanno viaggiato in un anno 1.117.713 passeggeri. (Antonio Pagano, idem, pag 47). E poi: nel 1860 il Piemonte aveva 803 km di ferrovie e il nostro Regno solo 98 ....Vero, peccato che i due abbiano dimenticato di dire che il Piemonte costruiva ferrovie per le guerre, indebitandosi fino alla bancarotta con i più esosi bancarottieri europei.

Poi molto bella e indicativa la zampata classista sul "tabaccaio" Antonio Ciano.
I professoroni italiani non si smentiscono mai: il desiderio di sapere e documentare può portare persone prive di cultura accademica a scoperte e verità incredibili, ma questo ai nostri "eroi" pare non interessare, sono Loro che elargiscono o meno patenti di legittimità di ricerca storica, anche Loro dopotutto, strano a dirsi, appartengono ad una "casta", quella del giornalismo italiano, sempre quello del 71° posto in classifica (in zona retrocessione..), ricordiamo infatti che il grande Schliemann, un semplice commerciante, fu seppellito da palate di dileggio e sfottò dagli intellettualoni del tempo che poi furono clamorosamente sbugiardati quando venne alla luce la città dell'Iliade: Troia .

Il termine "tabaccaio" usato contro Antonio Ciano, in una frase a metà fra il disprezzo, percepibile fra le righe, e la volontà di dileggiare, non è però cosa da poco, ed è veramente geniale: come se ad uno che mi porta una pepita, gli chiedessi che voti aveva al corso di mineralogia o se lo ha mai frequentato....

In realtà Ciano, dall'alto di una pacatezza da vecchio saggio, abbozza con la giusta filosofia :

"Mbè, non sono uno storico. Mi adopero soltanto a fare ricerca storica negli archivi di stato ancora secretati in parte. Tra gli altri mestieri, come tutti i meridionali, ho fatto il contadino, e diplomatomi al Nautico di Gaeta sono stato ufficiale della marina mercantile, poi ho venduto anche pacchetti di sigarette e mentre facevo quel mestiere onestamente, frequentavo l'archivio di Via Lepanto a Roma, e ho scoperto stragi ed eccidi dei Savoia. Molti giornalisti per non vendere fumo, dovrebbero fare i tabaccai che vendono veleno, come ha fatto il sottoscritto per qualche anno pur di campare la vita. Scoprirebbeno una dimensione della storia che non hanno mai conosciuto. Se un "tabaccaio" ha dovuto scrivere libri contro il Risorgimento piemontese, significa che l'Intellighentia massonica ha impedito a Lor Signori di farlo, non se la prendano a male. Se un Dalla Loggia chiama ignorante Bennato significa che nella vita non ha capito una mazza, il sui padrone lo foraggia per questo e sta capendo che la sua fortuna di intellettuale di regime sta capitolando."

Ricordamo che il "tabaccaio" Antonio Ciano ha subito più di un processo per quanto ha scritto nei suoi libri dove ha denunciato eccidi e stragi commessi negli anni del Risorgimento del Piemonte dai suoi Debiti, nei libri "I Savoia e il massacro del Sud" e "Il massacro del Sud - Esecutori e mandanti", risultato dei processi:assolto; i fatti descritti erano veri.

Questo ovviamente nell'articolo non viene scritto, si preferisce menzionare uno sconosciuto nickname (che quindi potrebbe essere chiunque) a cui addebitare un marchiano errore storico, facendo così tutta una pasta, mescolando capra e cavoli, per gettare discredito in un'operazione di evidente strumentalizzazione.

Infine una considerazione ovvia e banale che fa però capire cosa si muove dietro le quinte:
Rizzo e Stella citano espressamente il Partito del Sud di Antonio Ciano e questa si che è una novità assoluta: fino a poco tempo fa il nome Partito del Sud era, dalla stampa in generale e dal Corriere in particolare, inopinatamente e strumentalmente sempre associato ai Lombardo , Miccichè, Poli Bortone, Scotti ecc. ecc. insomma tutto serviva per creare scompiglio e confusione nei meridionali e crearci così difficoltà nel fare capire che noi con questi Signori non c'entriamo nulla, anzi.
Ora invece apprendiamo, da Rizzo e Stella, che al Corriere della Sera sanno benissimo chi siamo e quindi abbiamo conferma che gli accostamenti che ci sono stati, e siamo sicuri ci saranno, sono solo strumentali; di questo li ringraziamo, anche perchè ci fanno capire che la strada intrapresa dal nostro Partito, così ben individuato, è quella giusta.
Per il Corriere della Sera siamo "fanatici borbonici", cioè difensori del Sud e delle sue ragioni, e perciò ci attacca.

Diciamo quindi che nella famosa frase del Mahatma Gandi "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci" siamo già molto avanti, cioè nella fase di passaggio fra il deriderci e il combatterci.

Avanti così! Avanti SUD!

venerdì 23 aprile 2010

Grazie Eugenio Bennato...di A. Ciano



Caro Eugenio,
ieri, un gruppo di donne della mia città mi ha avvicinato, mi hanno chiesto di intitolare una strada a Michelina De Cesare e si stanno attivando per una sottoscrizione.
Essendo presidente della commissione per la Toponamastica mi adopererò a che questa proposta venga accolta.
Questo è l'effetto che hai prodotto nella gente della mia città. Una signora di Roma mi ha chiesto un paio di manifasti fatti affiggere per la città, ne vuole fare un quadro per casa sua. Altri si sono complimentati per il concerto, è stato veramente bello.
Grazie.
Grazie Eugenio per averci regalato questa composizione.
Grazie Eugenio, Gaeta ti ha tributato il meritato trionfo. Migliaia di compatrioti si stanno accostando alla nostra storia grazie alle tue canzoni inneggianti al nostro passato, all'eroismo dei nostri avi. I nostri partigiani, hanno dato la vita per noi tutti, e sono stati chiamati Briganti....Questa versione è quella originale, da te concepita, te ne siamo grati.
Forse l'hai pensata cantata dai briganti anarchici che se ne fottevano dei re, di tutti i re, e che combattevano per la loro terra. Sul Matese nacque una repubblica anarchica, perseguitata dal potere monarchico, furono tutti denunciati, ma difesi dall'avv. Merlino. Erano stati avviati all'anarchismo da Enrico Malatesta. C'è chi canta la tua canzone inneggiando ai Borboni, a noi stanno bene entrambe le versioni. Oggi la canto per cacciare i Lumbard. Piemontesi massacrarono un milione di contadini.
Oggi i Lombardi, con le loro tv, massacrano i cervelli della gente, reato ancora più infame e i poteri padani non hanno più bisogno di mandare i soldati a fucilarci, e ci chiamano "Terroni". Grazie Eugenio.
Stai dando dignità ed orgoglio al sud intero e a tutti i meridionali "Spierti" nel mondo intero. Ieri un gruppo di donne di Gaeta mi ha chiesto di intitolare una strada a Michelina De Cesare, cosa che porporrò alla Commisisone per la Toponomastica e ciò, dopo aver ascoltato "Il sorriso di Michela ". Ecco l'effetto che voi cantanti avete sul pubblico e sulla sensibilità del popolo.

(Antonio Ciano, Presidente nazionale e segretario politico del Partito del Sud e autore del libro " I Savoia e il massacro del Sud")

giovedì 22 aprile 2010

E il Partito del Sud sbarca anche in Penisola Sorrentina...



Sabato 10 Aprile 2010 è nata ufficialmente la Sezione Penisola Sorrentina del Partito del Sud, con lo scopo di diffondere la storia e la cultura del nostro Sud ed il programma politico, le proposte, gli atti concreti del Partito.
La sezione Sorrentina, guidata dall' amico Brigante Avv. Johnny Pollio, si è dotata anche di un proprio interessante sito internet a cui diamo il benvenuto nel Network informativo del Partito del Sud.
Agli amici della Sezione Penisola Sorrentina un cordiale benvenuto e l'augurio di buon lavoro.

martedì 20 aprile 2010

Comunicato Stampa: nascita Confederazione SUD Euromediterranea


NASCITA “CONFEDERAZIONE SUD” DEI MOVIMENTI MERIDIONALISTI


Il giorno 17 aprile 2010 in Gaeta si sono riuniti i rappresentanti e delegati dei seguenti movimenti:

- Partito del Sud
- Alleanza per il Sud
- Movimento Sud dei Diritti
- Sicilia Federale

E’ stata illustrato e discusso il progetto di Confederazione meridionalista denominata: “Sud Confederazione Euromediterranea”, per costruire una forza meridionalista autonoma dai partiti tradizionali di destra, centro e sinistra e capace di crescere come alternativa meridionalista contro il dilagare delle forze politiche “nord”.

Questo progetto è aperto alla partecipazione di tutte le forze meridionaliste che vorranno partecipare ed intende promuovere un’iniziativa di democrazia partecipativa con la costituzione di un “Congresso del Sud”, aperto anche alla società civile meridionale, che eleggerà un suo Parlamento ed un suo governo ombra a Gaeta, trasformando la storica roccaforte dell’ex Regno delle Due Sicilie nella Pontida di tutti noi meridionali. Saranno istituiti dei Dipartimenti specifici per dare responsabilità a dei tecnici e professionisti del settore, di elaborare progetti specifici per il rilancio dell’Agricoltura, Industria, Commercio, Turismo etc etc…insomma di tutte le attività al Sud.

L’assemblea approva all’unanimità il progetto di Confederazione e nomina come responsabili pro-tempore: come Presidente Antonio Ciano, come Coordinatore Federale Nazionale Girolamo Foti e Responsabile Comunicazione Enzo Riccio.

Il movimento avrà sedi in tutto il territorio nazionale, e possibilmente anche referenti all’estero vista la massiccia presenza di meridionali oltre confine in seguito alla diaspora post-unitaria, ed elaborerà un programma rivolto al riscatto del Sud ed un nostro progetto di federalismo, alternativo a quello meramente fiscale proposto dalla Lega Nord. Non ci vogliamo contrapporre copiando i modelli padani e costruendo ad esempio una “Lega in salsa meridionale”, il nostro è un modello di movimento molto distante nei programmi e nel linguaggio dal razzismo populista della Lega.
La nostra millenaria cultura e le nostre radici, infatti, ci differenziano anni luce dalle sparate razziste contro gli “extra-comunitari”, per secoli per noi tradizionalmente il Mediterraneo non è stato un confine da presidiare, ma un “ponte” tra diverse culture, per promuovere lo scambio, la pace e la prosperità di tutti i popoli che vi si affacciano (“Marsiglia è una città mediterranea. E il Mediterraneo ha due rive. Non solo la nostra.” J.C. Izzo, scrittore francese di origine napoletana, dice questo di Marsiglia ma si potrebbe dirlo di Napoli, Palermo, Bari, Atene, Tunisi, Istanbul…).

Promuoveremo insieme ogni azione a tutela dei prodotti e dei servizi meridionali, come alcune già in essere da parte del Partito del Sud, proporremo insieme un progetto “sicurezza”, ideato da Movimento Sud dei Diritti, per una maggiore presenza dello Stato nei territori del Sud stritolati dalla morsa della criminalità organizzata, anche con la ricollocazione delle caserme e dei militari al Sud e contemporaneo alleggerimento dell’impegno militare al Nord, dove non ci sono più necessità strategiche di difesa dei confini con la caduta del Muro di Berlino, o all’estero.
Promuoveremo infine l’utilizzo di energie alternative, il rilancio dei nostri prodotti tipici e nuovi modelli di sviluppo basati sulla naturale vocazione del popolo meridionale, rifiutando i modelli proposti dal Nord e dall’attuale governo “italian-padano” come il ritorno al nucleare e l’apertura di nuovi inceneritori, spesso di proprietà di aziende padane che, come sempre accade, prendono soldi al Sud per portare poi sviluppo, lavoro e ricchezza al Nord.

Infine continueremo a raccontare la nostra vera storia e soprattutto gli errori e gli orrori del cosidetto “Risorgimento”, per noi la “questione meridionale” è nata nel 1861 e non prima. Questo senza nessuna nostalgia monarchica o di ristabilire confini pre-unitari, ma con la consapevolezza che ristabilire giustizia e verità storica è condizione necessaria, anche se di certo non sufficiente, per il riscatto della nostra terra e del nostro popolo.
Abbiamo uno spazio politico enorme da occupare, in tutto lo scenario politico attuale del “belpaese” manca la voce del Sud che non può essere affidata a quei politici meridionali che, a destra, o a centro come a sinistra, si vendono per la solita poltrona in più, il popolo meridionale non può più aspettare dopo decenni di soprusi, sofferenze e degrado.
Aspettiamo di avere al nostro fianco altri movimenti, associazioni, semplici cittadini meridionali che non si sentono più rappresentati dalla politica attuale e vorranno unirsi a noi in questa lotta di liberazione e di riscatto.

Firmato

Antonio Ciano
Girolamo Foti
Bruno Mabilia
Enzo Riccio

Per ulteriori info:

ufficiostampamovimentosud@gmail.com
partitodelsud.roma@gmail.com

Il Partito del Sud? Esiste già...intervista a Enzo Riccio su "Il Punto"


venerdì 16 aprile 2010

Domani tutti a Gaeta ad applaudire Eugenio Bennato!



Sabato 17 Aprile 2010 trasmetteremo da Gaeta in diretta sulla WebTV del Partito del Sud, su Facebook (bacheca Partito del Sud) e sul canale You Tube del Partito del Sud alcuni momenti del concerto di Eugenio Bennato "Il Sorriso di Michela".

Trasmetteremo inoltre interviste ai partecipanti alla manifestazione.

Ricordiamo che la Web Tv del Partito del Sud è visibile su questo blog e sul nostro blog nazionale:
http://partitodelsud.blogspot.com

ed anche sugli altri siti e blog che fanno parte del network informativo del Partito del Sud.

E ringraziamo di nuovo Beppe Grillo...

Ancora una volta Beppe Grillo parla di noi meridionali, della nostra storia oltraggiata e di come e' nata male l'Italia...e questa volta parla del Museo Lombroso a Torino, dicendo cose identiche a quelle che abbiamo detto noi in vecchi post...grazie Beppe!

Perchè il museo in questione non viene chiamato: "Museo degli errori ed orrori lombrosiani"? Gli ebrei sopporterebbero un museo dedicato a Mengele?


mercoledì 14 aprile 2010

Poesia di un emigrante calabrese....dal libro "Terroni..." di Pino Aprile




Dopo aver letto tutto di un fiato, emozionandomi ed incazzandomi ancor di più, il recente e bellissimo libro di Pino Aprile, "Terroni...tutto quello che fecero agli italiani del Sud perchè diventassero meridionali", voglio proporvi un suo estratto bellissimo...una poesia di un emigrante calabrese che torna al suo paese ed esprime la sua rabbia in questi versi:

----------------------------------------------

Disperatu era a lu pajsi
maritatu cu cincu criaturi
lavoravu trenta jorna a lu misi
di misteri facia lu zappaturi.

Pe' mia no c'era mai festa
e patutu aju puri la fami
notti e jornu mi raspavu la testa
ce pe li figghj nun avia lu pani.

Ajutu aju cercatu a lu Cummuni
ma datu no mi hannu manco speranza
ntantu vacabundi, liccapedi e mangiuni
nsemi a lu sindacu s'inchjavanu la panza.

Cuvernu tedescu benedittu
a migghjara accoghisti li migrati
a tutti ci dasti ogni dirittu
e nui pe chistu ti simm grati.

Lu distaccu di l'Italia fu assai duru
partimmu chjni di tristizza
a la Germania trovammu lavuru
e presto arrivau la cuntentizza.

Cuvernu talianu cosa tinta
di leggi tu inchj la Gazzetta
ma chistu tu lo fai sulu pe' finta
ca si lu primu chi no li rispetta.

A la Germania mi facisti migrari
lu trenu piggjavi sulu sulu
e mo ch truvai bonustari
cuvernu talianu, vaffanculu!

martedì 13 aprile 2010

Regime mediatico in Italia...legalità e democrazia


Ricevo e posto un articolo dell'amico Giovanni Di Silvestre...


-----------------------------------------------------------------------------


Regime mediatico in Italia...legalità e democrazia
di G. Di Silvestre.


Che in Italia ci fosse una dittatura mediatica si sapeva dai tempi precedenti a Tangentopoli quando con la legge Mammì Berlusconi impose il suo monopolio nella televisione privata italiana. Dovrebbe essere ormai chiaro anche al centrodestra che Berlusconi è entrato in politica solo per fare i suoi interessi ed è chiaro che il popolo italiano dovrà sorbirselo finché campa.

Ma la colpa di tutto questo è anche della sinistra che nel 1996 l’indomani delle elezioni non fece nulla per risolvere il conflitto di interessi e ora dopo l’esecrabile episodio di piazza del Duomo dello scorso anno, i veleni della campagna elettorale delle regionali ecco che l’eminenza grigia della sinistra Massimo D’Alema prepara il medesimo inciucio deludendo il suo elettorato.

In tutto questo chi ha pagato il prezzo più alto è stata la Rai che per un mese ha visto la sospensione di ogni dibattito politico e quindi la possibilità per gli elettori di farsi un’idea precisa dei contenuti politici dei due schieramenti.

Mi sembra evidente che l’unica soluzione è quella proposta più volte dallo scrittore e giornalista Massimo Fini quando presenta come modello l’informazione britannica in cui vi è la BBC che appartiene al governo e le altre emittenti gestite da privati. Ma per fare questo occorrerebbe il disarmo totale di Mediaset che è controllata da Berlusconi e della Rai che a seconda di chi vince la competizione elettorale viene occupata e lottizzata.

Una soluzione di questo tipo eviterebbe i tristemente famosi editti bulgari ai danni di giornalisti come Santoro e Biagi che in un sistema di libero mercato televisivo non resterebbero disoccupati a lungo ma sicuramente troverebbero un altro network che li assumerebbe.

Dovrebbe essere ormai chiaro che in Italia, dove Berlusconi si riempie la bocca con il libero mercato in realtà non vi sono le condizioni e questo danneggia seriamente la democrazia in Italia. Ed è inutile sperare in una riforma antitrust o in una legge sul conflitto di interessi e semmai ci dovrà essere sarà sempre l’indomani della dipartita di Berlusconi.

Tuttavia ho fiducia nell’informazione della rete, anche se c’è un eccesso di informazione che rende difficile orientarsi. Per cui ben venga un informazione di questo tipo perché offre un’alternativa all’informazione infeudata di Rai e Mediaset. Naturalmente a questo tipo di informazione occorre la lettura di libri da leggere che ci permettano di capire la contorta realtà italiana.

L’allontanamento dalla Rai di Massimo Fini, di Enzo Biagi, di Michele Santoro, di Luttazzi e di altri artisti nel 2002 hanno dimostrato che in Italia se non si appartiene a uno dei clan (Berlusconi, De Benedetti, Agnelli, Confindustria ecc) che gestiscono oltre all’economia anche l’industria non solo non si lavora in televisione ma anche nei giornali. Uno di quelli maggiormente colpiti dal famigerato editto bulgaro di Berlusconi è stato Luttazzi che assieme a Beppe Grillo ha parlato di lobbyes che agiscono di concerto sia a destra che a sinistra e questo è dimostrato dal fatto che per esempio sia governi Berlusconi o Prodi Grillo e Luttazzi vengono tenuti lontani dalla televisione.

Il compianto Indro Montanelli diceva sempre che l’unica lobby di un intellettuale è il pubblico.

Quando penso alla democrazia penso sempre che alla base di quest’ultima vi sia la legalità e l’uguaglianza di fronte alla legge. Chiaramente da quando Berlusconi è entrato in politica l’uguaglianza sociale e la democrazia sono scomparse e con le "leggi ad personam" è venuta meno anche l’uguaglianza di fronte alla legge.

Di primo acchitto qualcuno che mi conosce pensa che io sia diventato di sinistra o peggio ancora un sostenitore di Beppe Grillo ma vi rassicuro che non è così, io sono e rimango un elettore di destra, tuttavia ho condiviso i punti fondamenti che Beppe Grillo, Marco Travaglio e Massimo Fini hanno enunciato durante il famoso VDay di Bologna che sono:

* non più condannati e inquisiti in Parlamento;
* che non si possa essere eletti per più di due mandati;
* una riforma elettorale che ci permetta di scegliere i nostri candidati.

A questi tre punti aggiungo un quarto punto che è una riforma che preveda un maggiore controllo del finanziamento pubblico e privato ai partiti visto che il sistema precedente è stato la causa di Tangentopoli.

Attualmente in Italia vi è un sistema di lobbies e oligarchie politiche, economiche, culturali e industriali colluse con il crimine organizzato, schiacciando così il cittadino libero che non vuole scegliere ne' destra ne sinistra e che invece il pensiero liberale voleva fare emergere. In realtà dalla nascita di questa Repubblica noi continuiamo ad essere sudditi. Parafrasando il teorico liberal democratico Kelsen, la democrazia rappresentativa è una finzione giuridica composta da due fattori che sono l’ideologia e poi la realtà con la quale viene applicata facendo si che il cittadino viene preso in giro, soprattutto qui in Italia.

A peggiorare le cose in Italia poi sono le mancate applicazioni delle leggi, non servono a nulla i falò come quello messo in scena qualche giorno fa dal ministro Calderoni. Più che semplificare le leggi bisognerebbe evitare di trovare i modi di scavalcarle combattendo la mentalità mafiosa dell’italiano del “fatta la legge trovato l’inganno”. Molti dicono che l’Italia sia un paese mafioso ma io la possibilità di cambiare la vedo ed è dimostrata da quegli 8.000.000 di astenuti che stufi dei teatrini nostrani della politica non sono andati a votare alle regionali.

Giovanni Di Silvestre

lunedì 12 aprile 2010

Il Partito del Sud sostiene l'iniziativa di Oceanus




Comunicato stampa Oceanus: NAPOLI, IN ATTESA DI BONIFICA SI MUORE

OCEANUS ONLUS si costituirà parte civile nel PROCESSO per DISASTRO COLPOSO a DIFESA di tutti i residenti di Pianura, Quarto e dintorni.

Ci costituiremo GRATUITAMENTE per coloro che risiedono, che hanno contratto PATOLOGIE tumorali e per i congiunti di coloro che hanno perso la vita per le stesse patologie.

Raccoglieremo le deleghe per dare mandato ed essere rappresentati GRATUITAMENTE da Oceanus onlus al processo!
E' un'iniziativa epocale, LA PRIMA vera possibilità di fare GIUSTIZIA non puoi mancare!

TI ASPETTIAMO alla scuola VIII Circolo didattico di Pianura, il 17 Aprile 2010 dalle 16:30 alle 20:00


NAPOLI: IN ATTESA DI BONIFICA SI MUORE
Target: PUNIRE I COLPEVOLI E BONIFICARE LE TERRE CAMPANE!

ALLARME SALUTE: Incremento di casi di tumori e malformazioni negli ultimi decenni tra gli abitanti di Pianura, area molto popolosa della citta' di Napoli.
CAUSA: Principale indiziato e' la discarica di CONTRADA PISANI, rimasta attiva fino alla meta' degli anni novanta, e riempita di amianto, resine industriali, rifiuti speciali, etc...
PRESUNTI COLPEVOLI: Aziende soprattutto del Nord Italia che hanno utilizzato tale discarica come pattumiera di rifiuti legali ed ILLEGALI.
La Procura ha disposto il prelievo e l' analisi del terreno della cava di Contrada Pisani, l' ipotesi e' di DISASTRO COLPOSO, sara' poi il processo ad accertare o meno se esista una correlazione tra l' aumento di PATOLOGIE TUMORALI e DECESSI nell' area di Pianura tra i suoi abitanti e lo scarico di rifiuti tossici avvenuto in Contrada Pisani, a tal fine OCEANUS onlus, che sara' parte civile al processo, presentera' le cartelle cliniche dei residenti di pianura che hanno contratto PATOLOGIE TUMORALI.

ADERISCI A QUESTA BATTAGLIA DI DIGNITA' BASTA CON LA RASSEGNAZIONE! RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO TERRITORIO! RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE VITE!

FIRMA LA PETIZIONE ONLINE! TI SERVIRANNO POCHI SECONDI, MA PUOI FARE LA DIFFERENZA!

http://www.thepetitionsite.com/1/napoli-in-attesa-di-bonifica-si-muore

--------------------------------------------------------------------

Souvenir da Pianura, Napoli

Tenere lontano dalla portata di chiunque!


Avvertenze: questa confezione contiene terreno inquinato da rifiuti tossici provenienti dalle fabbriche del nord Italia sversati a Contrada Pisani, Napoli

(almeno) questi vasetti saranno RI-SPEDITI al mittente!

http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=200995986688


Aiutare il Mare con il 5 per mille non ti costa nulla!
DONA IL TUO 5 PER MILLE DELL'IRPEF INDICANDO IL CODICE FISCALE DI OCEANUS ONLUS: 97391370588
Puoi destinare il 5 per mille delle tue tasse al Mare, firmando per Oceanus onlus nella dichiarazione dei redditi o nel CUD.

venerdì 2 aprile 2010

In anteprima nuova canzone di Eugenio Bennato...dedicata a Michelina Di Cesare, nostra eroina, brigantessa e donna del Sud!

E dicitem' se nun venen' 'e lacrim' all'uocch' pure a vuje cu' sta nova canzon'...grazie Eugenio per questo regalo che hai fatto ad Antonio Ciano e a tutti noi del Partito del Sud, eredi di quei briganti e brigantesse, coraggiosi uomini ed eroiche donne del SUD!

Ecco a voi: Il Sorriso di Michela di Eugenio Bennato! Con le immagini montate dal nostro capo brigante...Antonio Ciano! Buon ascolto!!!

----------------------------------------------------------------