venerdì 29 aprile 2011

Presentazione di Luigi De Magistris e dei Candidati Consiglieri del Partito del Sud alle Comunali di Napoli il 2/05 all'Hotel Majestic ore 14:00...


Lunedi 02 Maggio 2011, alle ore 14:00, presso l’Hotel Majestic, Largo Vasto a Chiaia - Napoli, LUIGI DE MAGISTRIS presenterà la lista del PARTITO DEL SUD e i suoi candidati alle elezioni Comunali di Napoli del 15 e 16 Maggio, a sostegno della sua candidatura a Sindaco di Napoli.


A seguire, sempre all'Hotel Majestic...presentazione libro di Zitara con Pino Aprile e Lino Patruno.

Il Partito del Sud

organizza a Napoli Lunedì 02 Maggio ore 18,30


sempre c/o l'Hotel Majestic


la Presentazione/Dibattito


dell'ultimo libro di Nicola Zitara

"L'invenzione del Mezzogiorno. Una storia finanziaria"
Edizioni Jaca Book




con la presenza di :


Pino Aprile Giornalista/scrittore, autore del best seller "Terroni"

Beppe De Santis Presidente Nazionale e Segretario del Partito del Sud

Lino Patruno Giornalista/scrittore. autore di "Fuoco del Sud"

Marco Esposito Giornalista, autore di "Federalismo avvelenato"


interverranno :


Antonia Zitara (vedova di Nicola Zitara)

Mino Errico (gestore del sito www.eleaml.org di Nicola Zitara)



Elezioni Comunali maggio 2011 Napoli: Simboli e Liste dal sito dell'Ufficio Territoriale della Prefettura

1
Napoli

ELEZIONI COMUNALI 2011

...Candidati a Sindaco e liste collegate
(Cliccare sul simbolo per visualizzare iCandidati della lista
oppure Qui per la lista completa dei candidati
)

Fac simile scheda
Manifesto candidati

CANDIDATO A SINDACO
LISTA COLLEGATA
1. MASTELLA MARIO CLEMENTE
CEPPALONI 05-feb-1947

1. LISTA CIVICA MASTELLA PER NAPOLI
2. U.D.EUR POPOLARI
2. DI MONDA RAFFAELE
NAPOLI 29-ott-1970
3. LISTA CIVICA PIN PROGRAMMA INNOVAZIONE NAZIONALE
4. LISTA CIVICA INSORGENZA CIVILE
3. FICO ROBERTO
NAPOLI 10-ott-1974
5. MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT
4. LETTIERI GIOVANNI
NAPOLI 21-nov-1956
6. FORZA DEL SUD - ALTRI
7. PART.PENS-ALTRI
8. IL POPOLO DELLA LIBERTA'
9. LA DESTRA

10. ALLEANZA DI CENTRO
11. I POPOLARI DI ITALIA DOMANI
12. LISTA CIVICA LIBERI
13. PRI
14. LISTA CIVICA GIOVANI IN CORSA PER LETTIERI
15. TERZO POLO DI CENTRO - DEM.CRISTIANA
16. LIBERTA' E AUTONOMIA NOI SUD
5. PASQUINO RAIMONDO
S. CATERINA DELLO IOMIO 26-ago-1943
17. ALLEANZA PER L'ITALIA
18. FUTURO E LIBERTA'

19. UNIONE DI CENTRO
20. LISTA CIVICA LA CITTA CON PASQUINO SINDACO
6. LAMBERTI VITTORIO
TAURASI 11-ago-1943
21. LISTA RAUTI
7. MORCONE MARIO
CASERTA 27-ott-1952
22. LISTA CIVICA SOCIALISTI LAICI ECOLOGISTI VERDI
23. PARTITO DEMOCRATICO

24. SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
25. LISTA CIVICA LE COMPETENZE PER NAPOLI
8. MARZIALE GIUSEPPE
NAPOLI 21-lug-1955
26. LISTA CIVICA NAPOLI NON SI PIEGA
9. FORMISANO CIRO
NAPOLI 14-set-1958
27. PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
10. DE MAGISTRIS LUIGI
NAPOLI 20-giu-1967
28. DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
29. LISTA CIVICA NAPOLI E' TUA

30. RIFONDAZIONE COMUNISTA-COMUN. ITALIANI
31. PARTITO DEL SUD

Beppe De Santis contro il federalismo fiscale della Lega Nord: il libro di Marco Esposito "Federalismo avvelenato"

mercoledì 27 aprile 2011

Il programma del Partito del Sud per le elezioni comunali 2011 a Napoli



Programma (sintetico) del Partito del Sud per N A P O L I

Il contributo meridionalista si concretizza portando all’interno del programma politico della coalizione che sostiene Luigi de Magistris, alcune tematiche:

Gestione Ciclo dei Rifiuti e Ambiente

Sostenere una opposizione intransigente alla costruzione di nuovi inceneritori nel territorio del Comune di Napoli, sviluppando:

a) la raccolta differenziata “porta a porta”, incentivando la vendita di prodotti domestici alla spina, creando una isola ecologica per municipalità.

b) Realizzare un impianto di compostaggio nel territorio del Comune e/o della Provincia di Napoli e altri “digestori” per i rifiuti organici e impianti per quelli secchi.

c) Promuovere, anche con incentivi fiscali ed altri di diverso tipo, l’utilizzo delle energie rinnovabili come il fotovoltaico, iniziando adotare i tetti degli edifici pubblici –che possano ospitarli- di pannelli fotovoltaici.

d) Attuare una politica di rilancio e qualificazione del verde comunale e dei parchi, salvando dal degrado i parchi cittadini come Capodimonte, Villa Comunale, Floridiana, arricchendoli e realizzando altri parchi comunali in zone ex industriali dismesse come ad esempio a Bagnoli o nella zona di Napoli Est.

Hi-Tech e Sviluppo

a) Realizzare reti wireless, a tecnologia WiFi/mesh, WiMax etc etc… per consentire un accesso ad Internet veloce, gratuito o per lo meno economicamente accessibile, diffuse quanto più possibile in tutta la città, a partire dai punti di interesse storico e turistico, dai parchi cittadini, dalle biblioteche, dalle stazioni della Metro etc., per realizzare una grande rete Wireless cittadina, trovando sponsor di prestigio.

b) Promuovere e diffondere l’utilizzo di software Open Source per avere un risparmio per gli uffici comunali.

Mobilità

a) Completare, accelerando il programma già avviato, il percorso delle linee 1 e 6 della metropolitana ed integrare la rete delle varie linee metropolitane e funicolari, completando il progetto già avviato negli anni precedenti.

b) Potenziare il trasporto pubblico, favorendo la mobilità sostenibile (car sharing, bike sharing), programmare corse notturne per metro e funicolari almeno nel weekend.

c) Istituzione di ZTL estese, prevedendo il controllo elettronico dei varchi e delle corsie preferenziali.

d) Potenziare il collegamento con luoghi turistici oggi difficilmente raggiungibili, utilizzando bus navetta, a metano oppure ad alimentazione elettrica, per render accessibili luoghi fondamentali del turismo e della cultura come Capodimonte e Città della Scienza.

e) Introdurre tariffe ed abbonamenti a basso costo per le fasce più disagiate della cittadinanza, per le famiglie numerose e per quegli enti che implementano correttamente il piano spostamento casa lavoro.

f) Migliorare il sistema informativo della rete dei trasporti cittadini, attivando specifici punti informazione (stazione Centrale, aeroporto, piazze e luoghi del centro storico, depliant, potenziamento siti web.

Acqua e beni comuni

a) Abbandonare il ricorso a società di capitali per la gestione dell'acqua, che non va in alcun modoprivatizzata.

b) Garantire un governo condiviso dei beni comuni, legati all'erogazione dei servizi pubblici essenziali, che si realizzi attraverso il ricorso più esteso previsto dagli strumenti di democrazia deliberativa, disciplinati dal Testo Unico degli Enti Locali.

Amministrazione e trasparenza

Riorganizzare la struttura amministrativa del Comune avendo come obiettivi efficacia, efficienza,trasparenza e partecipazione dei cittadini al procedimento, attraverso:

a) l'istituzione di un nucleo di valutazione collegiale, terzo e imparziale, indipendente dalla politica e dall' amministrazione.

b) tagli alle consulenze esterne e riqualificazione del personale interno attraverso la formazione.

c) accorpamento delle partecipate con la riduzione dei cda.

Politiche di sviluppo sociale

a) Orientare la spesa del Comune di Napoli, specialmente quella delle mense scolastiche, ai prodotti di qualità dell'agricoltura campana e del Mezzogiorno sostenendo le produzioni dell’agroalimentare, quelle sane, di qualità e biologica campana nell’ottica di rilancio e sviluppo dell’economia del territorio.

b) Sostegno alle aziende del territorio in relazione alla perdurante crisi economica, prevedendo strumenti al loro sostegno come la defiscalizzazione totale dei contributi per i primi due anni per i nuovi assunti.

c) Percorso di sostegno e reintroduzione al lavoro per le persone che perdano il posto di lavoro; prevedendo anche la sospensione del pagamento dei mutui contratti con le banche fino all’avvenuta riassunzione del lavoratore, con rimodulazione del tasso di interesse dell’eventuale mutuo in essere.

d) Sostegno alle famiglie con a carico anziani, disabili, bambini, prevedendo convenzioni comunali con le strutture sul territorio (case di riposo, strutture di sostegno, asili, ecc.). Assegno si sostegno alle giovani coppie per la prima casa ed i nascituri, per un aiuto concreto alle famiglie.

e) Sostegno alle lotte dei precari della scuola per contrastare le perverse logiche della “Riforma Gelmini”.

f) Consorziare le imprese pubbliche comunali e renderle un'occasione di risparmio per i napoletani, che oggi danno liquidità ad un sistema bancario forestiero e penalizzante.

Urbanistica, sicurezza e politiche storico-culturali

a) Salvare dal degrado monumenti e chiese del centro storico realizzando un piano valido e credibile per non perdere la tutela UNESCO.

b) Riqualificazione del patrimonio immobiliare della città e la rimodulazione delle concessioni e licenze anche in funzione della vocazionalità e capacità di delle diverse zone della Città.

c) sicurezza: potenziamento della dotazione di telecamere, includendo tavoli di ascolto con la cittadinanza per verificare la percezione relativa alla sicurezza urbana.

d) Promozione di attività di formazione per la rinascita dell'enorme patrimonio delle arti applicate, a salvaguardia e riproposizione di un artigianato che ha visto sempre il Meridione in prima fila perché custode e promotore, ieri come oggi, delle più straordinarie eccellenze e creatività.

c) Creazione di presidi di legalità in ogni quartiere della città realizzando sportelli di denuncia (anche anonima) di azioni d'oppressione, prevaricazioni o gravi reati di tipo camorristico o genericamente mafiose.

b) rivisitazione della toponomastica locale, modificando l’intitolazione di strade e piazze attualmente dedicate a personaggi le cui responsabilità in merito a massacri nel paese, specie al Sud, sono ormai universalmente accertate.


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venerdì 22 aprile 2011

Meridionalismo e Lega Nord. Cosa hanno in comune? di N. Salerno




Ricevo e posto quest'articolo di Nicola Salerno con alcune considerazioni molto interessanti e condivisibili sul confronto tra il nostro mondo meridionalista e la Lega...

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Parlare della questione meridionale oggi non è cosa semplice. Il solo introdurre l’argomento evoca nella mente dei più le categorie mentali che da un ventennio a questa parte hanno forgiato la dialettica corrente a tutti i livelli di comunicazione. Alla meglio, con sorrisino beffardo, si viene definiti come il Bossi del Sud. Oppure: adesso ci mancava anche la lega del sud! Un po’ uno rimane sorpreso. Per un colone meridionale essere accostato o semplicemente immaginato come chi emula un Bossi, un Trota, un Borghezio e simili ti potrebbe far montare la testa.
Insomma il meridionalismo sembra si riesca a concepirlo solamente come immagine riflessa e speculare della Lega Nord. Nell’immaginario collettivo sembra che un movimento meridionale, sia esso moderato o radicale, un partito (del sud), non possa avere esistenza e dignità propria. A prescindere. Può esistere si ma solo come reazione a qualcos’altro, alla Lega appunto, non come espressione di un popolo. Neanche questo è permesso ai Terroni.
Benché da un lato lo si comprende: 150 anni di certi racconti di cui 20 di propaganda Leghista antimeridionale mica si cancellano così, dall’altro la cosa non ti torna e per una sorta di istinto inconscio, ti prende un senso di ripugnanza. E piano, piano, ragionando, riesci a capire il perché.
Per comodità mettiamo da un lato il meridionalismo nel senso più ampio e attuale. Diciamo che il termine indica il vasto universo che va affermandosi socialmente, culturalmente e politicamente a partire da una nuova prospettiva storica (direi dalla prospettiva che finalmente include anche il punto di vista dei vinti ed è purgata almeno in parte dall’agiografia risorgimentale savoiarda). Dall’altro lato abbiamo la Lega Nord.
Cosa hanno in comune Meridionalismo e Lega Nord? Cercheremo di dimostrare che, a partire dalle motivazioni da cui prendono spunto, passando per il modo in cui si sviluppano e giungendo infine agli obiettivi che si propongono, i due fenomeni orbitano su universi disgiunti.
Dal punto di vista storico, la Lega fonda le sue invettive contro i meridionali a partire dalla credenza (falso storico appunto) che, se dopo 150 i TERRONI non si sono evoluti allo stadio padano, allora non vi è speranza. Ci abbiamo provato. Non ci siamo riusciti (per colpa loro ovviamente). Quindi adesso basta. Non si può mica continuare a buttare i soldi così.
Il meridionalismo è mosso dalla consapevolezza che la Terronia è stata culla di una grande civiltà espressa da un grande popolo. Non 100 secoli fa, ma solo 150 anni orsono. Dalla consapevolezza che se siamo riusciti a resistere a 150 anni di vessazioni e sfruttamento coloniale, allora riusciremo anche a riscattarci e a riprenderci il posto che ci compete nel cammino dell’umanità.
Dal punto di vista puramente geografico, la Lega fonda le sue radici su una pseudo macroregione nota come Padania. Rivendica come suoi feudi le terre al Nord del Po e non solo. Storicamente come tutti sanno la cosiddetta Padania non ha fondamento. La Lega contorce la storia geografica al fine di legittimare l’unità della Padania per poi farsene paladina.
Il Meridionalismo, ormai da anni, è impegnato nel duro compito di disincrostazione della coltre che da 150 anni infanga la verità storica. Il Regno (o se preferite lo stato) delle Due Sicilie è stata una realtà quasi millenaria. Il territorio per più di 750 anni non ha subito amputazioni né annessioni. Insomma la TERRONIA non la dobbiamo mica inventare!
In sintesi, la Lega di Bossi si fonda sull’invenzione della Padania. Il Meridionalismo sulla plurisecolare storia del Regno delle Due Sicilie.
La Lega Nord, per statuto, si fonda su un’ accezione razzista del concetto di autodeterminazione. Inneggia alla purezza della razza padana. Insomma la Lega è razzista nel suo dna. Napoli è una città da derattizzare. I meridionali sono sporchi e vivono nella mondezza (si intende la mondezza padana?).
Il Meridionalismo non contempla riferimenti a nessuna razza. Basta ricordare che i Borbone emanarono un decreto per regolare l’immigrazione nelle Due Sicilie. Come già ricordato, a parte la legittima preoccupazione per l’ordine pubblico e motivi di carattere igienico sanitario, nessun amministratore meridionale ha chiesto agli sventurati che arrivano con i barconi di andare fuori dalle balle.
La Lega Nord rivendica e antepone il benessere della Padania a prescindere e magari a discapito dei non Padani, siano essi meridionali o extracomunitari, per la Lega non fa molta differenza. Quel che accade agli altri non importa. I Padani devono stare bene. Punto!
Il Meridionalismo si pone l’obbiettivo di migliorare le condizioni socio economiche del meridione (o se preferite della Terronia). Tale obbiettivo è allo stesso tempo un fine ed un mezzo. Un fine perché cerca di riscattare il meridione dalla sua condizione di subalternità coloniale e dalla sua conseguente arretratezza. Un mezzo perché vi è la convinzione che in tal modo ne gioverà l’Italia intera e quindi anche la Padania.
Infine veniamo al cavallo di battaglia leghista, il federalismo. La Lega Nord predica il federalismo solo a fini puramente elettoralistici, ma poi emana leggi centraliste e abolisce l’unica legge federale, l’ICI. Piccola operazione finanziata anche con i fondi FAS se non vado errato.
Da come (non) è stato amministrato il meridione negli ultimi venti anni, verrebbe il dubbio che lo si voglia mantenere in una condizione di arretratezza per continuare a ricevere fondi europei che poi vengono dirottati al centro nord.
Il Meridionalismo aspira ad un sano federalismo, che allo stesso tempo garantisca le autonomie locali in uno spirito solidale e paritetico, cercando di garantire pari opportunità a tutti gli italiani a prescindere dalla dislocazione geografica. Insomma il Meridionalismo desidera ardentemente il federalismo, La Lega di Bossi lo predica e basta. D'altronde perché dovrebbe rinunciare al controllo diretto della sua colonia che l’attuale sistema centralista gli garantisce?

Nicola Salerno

22° Messaggio Beppe De Santis: PdSUD contro il libro "Terronismo" di Demarco

A Grosseto il Partito del Sud c'e'...mentre la PdL viene esclusa a Castiglione...parlano di noi su "Il Tirreno"!


Ricevo e posto con gioia quest'articolo dell'edizione maremmana de "Il Tirreno", con i migliori complimenti ad Angelo Modaffari, Coord. Reg. Toscana del PdSUD
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GROSSETO. Sandra Mainetti, Monica Faenzi e tutta la lista di Centrodestra a Castiglione sono state escluse dalle elezioni: lo ha deciso, ieri in tarda serata, la commissione elettorale, presieduta dal viceprefetto Vincenza Filippi. Al tempo stesso la commissione ha escluso la lista dei Socialdemocratici a Grosseto e il segretario del Pd di Roccalbegna, Silvio Nasini, per cui la lista correrà a 11, un po' come una squadra di calcio. La clamorosa esclusione della lista di Centrodestra alle elezioni è dovuta - hanno spiegato i cinque membri della commissione - per un errore tanto grosso quanto ingenuo. In sostanza è stato violato il 4º comma dell'articolo 32 della legge che disciplina e firme di sottoscrizione della lista stessa e che recita "I sottoscrittori debbono essere elettori iscritti nelle liste del comune e la loro firma deve essere apposta su appositi moduli recanti il contrassegno della lista, il nome, cognome, data e luogo di nascita di tutti i candidati, nonché il nome, cognome, data e luogo di nascita dei sottoscrittori stessi". Le firme per la lista, presentata da Claudio Miserocchi, invece, erano su sette fogli di cui solo uno, il primo, aveva i nomi dei candidati, le altre sono state messe su moduli "in bianco". Oggi il Pdl deciderà se fare ricorso, ma i margini per un successo sono minimi. La lista dei Socialdemocratici a Grosseto, in sostegno a Lolini, è stata invece esclusa per un'ora e mezzo di ritardo nella presentazione: «Colpa dei terminali del Comune - hanno detto Luciano e Mario Calì - noi faremo ricorso e contiamo di vincerlo. Abbiamo avuto un ritardo nell'ottenimento dei certificati non dovuto alla nostra volontà». Diverso il caso di Silvio Nasini, segretario del Partito Democratico di Roccalbegna, che è stato escluso dalla lista perché, essendo consigliere, si è autenticato da solo la propria firma, caso escluso dalla legge. Per cui la lista di Lucia Tosini avrà un nome in meno. Il sorteggio delle liste, invece, ha premiato Emilio Bonifazi, che sarà il primo nella scheda, seguito da Cristina Citerni, Mario Lolini, Massimo Felicioni, Alessandro Bragaglia e Giacomo Gori. Le singole liste sono state estratte in questo ordine: Destra, Pd, Lega, Partito del Sud, Idv, Mat, Nuovo Polo per Lolini, 5 stelle, Psi, Sel, Udc-Api, Pdl, Federazione della Sinistra, Grosseto Insieme e Grosseto oggi. A Castiglione, invece, la prima lista sulla scheda sarà quella di Centrosinistra, l'altra è la Civica di Mario Ferraro, a cui sono stati comunque scartati due candidati perché senza certificato: la sua lista sarà quindi di solo 9 persone.

martedì 19 aprile 2011

SIAMO TUTTI TERRONISTI!!!


Il recente libro di Marco Demarco, "Terronismo - perchè l'orgoglio (sudista) e il pregiudizio (nordista) stanno spaccando l'Italia in due", edizioni Rizzoli, merita una riflessione, da un lato dimostra fino a che punto di mistificazione e di ribaltamento della verità si può arrivare da parte del potere mediatico "padano" (anche se a "parlare" è un giornalista napoletano, ricordiamo che si tratta sempre e comunque di una voce della galassia RCS-Rizzoli-Corriere della Sera di proprietà Mediobanca-Agnelli etc etc...una tra i primi tre-quattro centri di potere mediatico del belpaese per diffusione e quindi per importanza) e dall'altro e' un segnale che la galassia meridionalista, il "fuoco del Sud" così brillantemente descritto da Lino Patruno nel suo ultimo libro, inizia a far paura e quindi si deve passare dall'ignorarla e deriderla, com'era fino a pochi anni fa, a combatterla ferocemente con sentenze secche di liquidazione del tipo: " ora ci mancavano solo quelli del Partito del Sud...". Mi viene in mente una citazione di un famoso filosofo:
"La verità attraversa sempre tre fasi. Dapprima viene ridicolizzata. Poi viene violentemente contestata. Infine viene accettata come una cosa ovvia" - A. Schopenhauer.

Davvero paradossale che per Demarco siamo noi meridionali e meridionalisti, in combutta coi leghisti padani, ad essere "pericolosi" per l'"Unità" del paese...ma quale "unità"? E quando la Lega scriveva il primo articolo del suo statuto lui dov'era? L'ha confrontato con lo Statuto ed i documenti di un movimento meridionalista serio come noi del Partito del Sud?
Ovviamente no, a Demarco tutto ciò non interessa...le esternazioni della Lega sono "folklore" così come lo sono le rivendicazioni storiche dei meridionalisti ed allora ecco che entrambi "spaccano" il paese, ecco quindi costruita la prima trappola e quindi che leghisti e meridionalisti sono due facce della stessa medaglia.

L'autore vuole poi dimostrare con una costruzione molto artificiosa, anche se ben congegnata, che questa ribellione meridionalista che inizia a trapelare, tra le maglie di Internet e sempre più numerose pubblicazioni, sia soprattutto di origine reazionaria, istintiva ed arcaica, quasi uno "sturm und drang" meridionale dalle caratteristiche romantiche, magiche ed un po' retro...definendo quindi i meridionali un po' come Pasolini definì i napoletani un po' di tempo fa:
"...i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. È un rifiuto sorto dal cuore della collettività contro cui non c'è niente da fare. Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili ed incorruttibili." ...ma il grande poeta lo diceva in termini anche positivi e non del tutto negativi, essendo, come tutti sanno, un nemico dei vizi e delle degenerazioni della cosidetta "modernità".
Ovviamente qui invece l'autore lo fa in termini solo negativi, difendendosi poi subito dall'accusa di essere più "giacobino di Marotta" e affermando di non essere un "novantanovino» cioè un napoletano nostalgico dell’élite giacobina del 1799 ("excusatio non petita, accusatio manifesta" mi verrebbe da dire ma sorvoliamo che altrimenti l'autore mi mette pure in un elenco di "sanfedisti" oltre che di "terronisti"...)

Caro Demarco ma la vedi poi anche la differenza di linguaggio, di idee e di metodi tra noi e i leghisti, buzzurri e razzisti, abbiamo mai sentenziato un "fora da i ball" ai nuovi disperati che sbarcano a Lampedusa? Ovviamente anche per questo confronto, nessuna domanda e nessuna risposta, nessuna citazione.
Cosa ci sarebbe di male poi ad essere un movimento carico di passione, che fa leva su un orgoglio, per tanti anni sopito, senza per questo voler tornare indietro nella storia e senza aver mai detto che vogliamo costruire delle comunità di Amish?

Demarco invece continua nella sua analisi e vuole puntare il dito sempre contro i meridionali e sulla solita litania che noi vogliamo costruirci delle "scuse", "un orgoglio costruito sulle dicerie ed i falsi miti del passato"...tutto questo per non reagire ad una condizione di inferiorità di oggi (come si e' creata? Quando? Di chi è la colpa? Se e' colpa dei meridionali stessi, essa è dovuta a caratteristiche antropologiche e di "razza"? Tutte domande evitate ovviamente da Demarco...).

L'autore quindi costruire uno schema pericoloso e pernicioso dove alla fine se un meridionalista si lamenta di uno Stato che fa troppo poco (e male) per il Sud e cita dati di fatto, numeri e cifre, è il solito "piagnone" e non vale la pena di analizzare fatti e dati, come ad esempio quelli citati da Viesti sui dati macroeconomici italiani ripartiti per territorio, soprattutto quelli dell'ultimo decennio e non quelli di 150 anni fa ("Mezzogiorno a tradimento" - G. Viesti)...ma se lo fa Ricolfi nel suo delirante "Il sacco del Nord" con solo una parte dei dati e non altri, allora quelli sono tutti "dati di fatto" e non si può e non si deve parlare di "vittimismo".

Il libro poi continua accomunando nel suo schema meridionali e meridionalisti diversissimi, facendo una grande insalata mista dove accanto a meridionalisti veri e sinceri, dai grandi del passato come Nitti e Salvemini a quelli attuali come Pino Aprile o Gigi Di Fiore o Lino Patruno, si arriva a mettere insieme perfino artisti come Pino Daniele o un sociologo come De Masi o addirittura De Filippo e Saviano!
Così arriva a coniare il termine "terronista", ispirato sicuramente dal best-seller di Pino Aprile "Terroni", che sta vendendo centinaia di migliaia di copie e quindi è diventato pericoloso e destabilizzante, costituendo di fatto per l'autore il suo primo obiettivo e l'autore il primo nemico da sbugiardare e da smitizzare, con Pino Aprile il primo dei "terronisti".

Paradossalmente secondo me questo libro di Demarco sortirà invece l'effetto opposto, noi meridionalisti saremo ancora più convinti di proseguire sulla nostra strada che non e' fatta sola di rivendicazioni storiche, che, anche se importantissime, costituiscono solo un pilastro del neo-meridionalismo come lo intendiamo noi del Partito del Sud. Insieme al profilo storico-identitario infatti noi inseriamo proposte, progetti, sogni, idee....il tutto con una grande passione, quella sì c'e' davvero e non si trova nei partiti tradizionali italiani delle destre, centri e sinistre in decomposizione, e con l'abitudine di snocciolare fatti, vicende e dati parlando non solo "alla pancia ed al cuore" ma anche alla "testa" del nostro popolo.

Infine nel nostro progetto del Partito del Sud, così come nel libro di Pino Aprile che difenderemo sempre a spada tratta, non c'e' traccia di nostalgie monarchiche o reazionarie, di ritorno ad antiche monarchie che e' la prima trappola costruita per noi da Demarco e dai tanti che come lui ci stanno aspettando al varco, così come non c'e' una volontà separatista ma un moderno progetto federalista alternativo al federalismo razzista e divisionista della Lega Nord. Ma per essere davvero unito, questo paese deve ripartire da Sud ed arrivare a colmare i divari economici, sociali e culturali che 150 anni di colonizzazione padana hanno prima creato e poi rafforzato e che ora paradossalmente dovrebbero essere il "mea culpa" quotidiano di ogni meridionale che si deve sentire "palla al piede", "ostacolo allo sviluppo della parte più produttiva del paese specie in questo periodo di crisi economica globale". Va esattamente ribaltato il discorso e va spiegato il filo nero che c'e' dalla "malaunità del 1861" fino allo scippo dei fondi FAS di oggi ed alle prospettive nerissime che ci offre questo governo a chiara guida padana.

Meglio essere definiti "terronisti" che l'assurda conclusione di Demarco che "gli unici meridionali eroici sono quelli che emigrano" (ma ci fa o ci è? Quindi l'unica proposta e' quella di spopolare i nostri paesi e le nostre città del Sud ancor di più?) e la storiella finale, ancor più assurda, del rapporto tra Nord e Sud spiegato come il rapporto tra Robinson Crusoé e Venerdì...indovinate un po' chi è Robinson Crusoé e chi è Venerdì???

Per approfondire questi argomenti e la pericolosità di questo libro, da conoscere per combatterlo e smontarlo, rimando ed invito a scaricare il saggio critico del nostro valente segretario politico nazionale Beppe De Santis sul libro "Terronismo".

Saluti "terronisti" a tutti voi fratelli e sorelle meridionali!

Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
PARTITO DEL SUD

IL PARTITO DEL SUD PRESENTA LE SUE LISTE ALLE COMUNALI DI NAPOLI, CASERTA E GROSSETO DI MAGGIO 2011!



Il Partito del Sud fondato da Antonio Ciano nel 2007 e con Presidente e segretario politico nazionale Beppe De Santis dal 2010, presenta le sue liste per i comuni di Napoli, Caserta e Grosseto per le elezioni amministrative di maggio 2011.

Il nostro movimento, coerentemente con il suo profilo di partito federalista ed anche federale nelle sue scelte, si presenta autonomo da centrodestra, centrosinistra e terzo polo a Caserta e Grosseto, questo in base alle scelte effettuate dalle rispettive sezioni locali e facciamo i nostri complimenti ad Antonio De Falco ed Angelo Modaffari, rispettivamente Coordinatori per Caserta e per Grosseto, ed alle loro squadre, per il gran lavoro svolto finora da due sezioni nate da pochissimo e che si sono messe subito al lavoro...le persone che apprezziamo di più...fatti e non chiacchiere.

A Napoli, storica capitale del Sud, dopo aver provato a costruire un'alleanza di forze meridionaliste alternativa ai poli tradizionali che e' fallita purtroppo per vari motivi che sono stati già spiegati in un recente articolo dell'amico Andrea Balia, abbiamo scelto e siamo stati scelti dal candidato sindaco migliore (secondo noi ovviamente ...) come simbolo di cambiamento, onestà e capacità di dialogo con il neo-meridionalismo moderno e costruttivo che noi intendiamo rappresentare e far crescere, Luigi De Magistris. Un meridionalismo che, anche se basato sul profilo identitario e sulla verità storica della "malaunità" del 1861, sia lontanissimo da nostalgie arcaiche, "tradizionaliste", monarchiche e ultrareazionarie, questa e' una delle prime trappole che dobbiamo evitare e nella quale ci vogliono rinchiudere (vedi un recente libro di Demarco). Un meridionalismo fatto di volti nuovi, gente onesta, per bene e pulita, una nuova classe dirigente meridionale con a cuore il riscatto del Sud e con proposte moderne e concrete che vanno al di là della sola rivendicazione storica e del vuoto di proposte concrete per oggi e domani (seconda trappola preparata per noi...) e della facile liquidazione di essere un "movimento tipo Lega Nord in salsa meridionale che vuole spaccare il paese" (terza ed ultima trappola, forse la più pericolosa). I nostri complimenti vivissimi ad Andrea Balia ed a tutta la squadra di Napoli, della quale mi onoro di far parte, per il compito più difficile nella città storicamente più importante e più emblematica del Sud.

Tutto questo nonostante i mille problemi, organizzativi, burocratici etc etc...e perfino il misero tentativo di screditarci di un ex appartenente pugliese al nostro movimento, è stato espulso nel novembre 2010, che continua a diffondere bugie e millantare che il movimento è suo, il simbolo è suo, il mondo è suo...ebbene, mentre noi raccogliamo più di 1200 firme di sottoscrittori con una squadra di eroici volontari, il "signore" va al Comitato elettorale di De Magistris a dire che noi non possiamo presentarci perchè il simbolo è suo e non del Consiglio Direttivo nazionale del movimento (quello di volta in volta in carica) come recita il nostro Statuto regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate di Roma nel giugno del 2010...col "signore" in questione, dopo quest'ultimo atto meschino ed infame ma emblematico di un certo di modo di pensare e di agire, ci rivedremo solo in tribunale e non ne parleremo più pubblicamente perchè oramai lui esiste solo nei suoi attacchi verso di noi.

Un movimento politico vero nasce, cresce e si rinnova, sceglie la sua classe dirigente e va avanti...senza essere il "giocattolo" di nessuno, il tutto con confronti e con regole chiare, trasparenti e democratiche. Questa e' una delle nostre caratteristiche dalla riorganizzazione del 2010 ed è alla base della nostra crescita in termini di adesioni, apertura nuove sezioni e presenza alle competizioni elettorali. Solo su queste basi, e lavorando seriamente e duramente sull'organizzazione, potrà esplodere quel "Fuoco del Sud" di cui parla il mio amico Lino Patruno in "Fuoco del Sud" , per non rimanere solo una "galassia in ebollizione" e un insieme di "gruppi e gruppetti" perennemente in lite tra di loro, che per lo più fanno solo dichiarazioni su Internet, e con troppi predicatori solitari che continuano sui percorsi dell'onanismo mentale e del "tafazzismo" a tutti i costi.

Avanti SUD...avanti PARTITO DEL SUD (quello vero...)!



Enzo Riccio

Segr. Org. Nazionale

PARTITO DEL SUD

lunedì 18 aprile 2011

Intervento del Prof. Cataldo Godano del Partito del Sud il 16/04 a Napoli a Piazza del Gesù


Ricevo e posto con piacere questo bell'articolo dell'amico Arch. Bruno Pappalardo della sezione di Napoli, con la presentazione dell'intervento del Prof. Godano il 16/04 a Napoli, Piazza del Gesù, in occasione dell'apertura della campagna elettorale di Luigi De Magistris....

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di Bruno Pappalardo


Napoli, 16.04.2011, h 10,25


Era giunto nella piazza, come mia “buona “(?) abitudine , in forte anticipo. Pensavo che sarei stato furbo se avessi trovato un posticino alla mia utilitaria. Il largo della piazza del Gesù Nuovo era praticamente vuoto. La Guglia dell’Immacolata era avvolta ( chiusa in da un alto andito velato da teli azzurrognolo chiaro ) come giusto era scegliere, proprio da quel colore. Strano che la domenica prima non c’era e si scegliava di intervenire in queste settimane. Ogni domenica scendo al Centro Storico, prendo un caffè, cazzeggio un po e riparto rientrando.


La macchina marmorea sfidava in verticalità l’ingombro di un immenso TIR orizzontale. Dietro armeggiava un’ affoltata pattuglia di tecnici e montatori in tute nere. Ero entrato nella piazza alle 10,20 ma pensai che non ero io troppo in anticipo ma il comizio, … forse si sarebbe avviato solo verso sera. Un batter d’ali, invece, e senza che mi informasse, il Tir lasciava la piazza scivolando silenzioso, dopo aver inghiottito i suoi ominidi anonimi, giù per Santa Maria Maggiore. Adesso vedevo il vuoto assoluto riempito da una musica assordante lasciata apposta dal Tir. Mi intrigava l’andito che ripeteva , con una modellata forma, quell’istessa della guglia. Mi incuriosiva anche il canonico cartellone dei lavori. Diceva perentorio, … Inizio lavori : 16.11.2010, Ultimazione lavori 13.02.2011. Accidenti erano opere per “Somma Urgenza” e già erano finiti e senza che me ne fossi accorto, proprio come il Tir. La ditta che ha assunto l’onere delle opere già terminate è la “Giovanna Izzo Restauri s.a.s. “ Quando leggo “s.a.s.” sento puzza di “trastole” ma quel cartello puzzava anche di“opportunismo elettorale”. Vidi l’alta figura del mio amico Cataldo Godano. Lui sostiene di non essere alto. Sarà pure così perché è vero che io son basso e mi ergo solo verso il basso ma la coppola marron-glacé, che faceva il pari con il maglione sotto un giaccone di pelle camoscio, ebbene quella coppola viennese si vedeva come una “sacher” .Mi confessò una certo e più che giustificata emozione. Giunse quanche minuto dopo l’ancora più alta figura dell’onorevole Di Pietro. Un signore smilzo e pure brutto lo seguiva dovunque ma lui non evitava di smarcarlo per dispensare strette di mano e bugiarde carezzuole sulle testoline di un paio di bambini. Giunse pure Ferrero del partito di Alleanza Comunista. Pensai all’imbarazzo di una persona che deve confrontarsi con costoro, titani della politica, che si muovono pur non sapendo per dove andare ma che sanno che non sbaglieranno di giungere sicuramente lì, in quel posto che pare attenda loro. Mi decisi a fare da valletto. Mi avvicinai a Di Pietro e presentai l’eminente amico professor Godano esponente del Partito del Sud. Fu tutta un po così la mattinata che si consumò solo in un paio d’ora. Mi ficcai nel recinto e chiesi ad una gentile signorina (tal mi parve) se sapesse del programma e come e quando il Partito del Sud avrebbe dovuto salire sul palco. Mi disse: “… mi è appena giunto il nome del vostro oratore, un certo… (sbirciava su un foglietto come un fazzoletto da taschino cercando forse delle minuscole macchioline forse conchigliette verdi perché chiudeva gli occhi lasciando un sottile feritoia come i consumatori di lenti a contatto) … Castaldo Godano. Sbagliò il nome in maniera offensiva. Cataldo infatti accorse per presentarsi. La cecata credeva fossi io!! Beh, solo un miracolo mi avrebbe potuto assomigliare a lui, in tutti i sensi. Io credo ai miracoli ma non ai venusiani che non esistono. Ci disse che sarebbe stato proprio il partito del sud a salutare, solo salutare il candito sindaco De Magistris. Godano, mi aveva detto che era preparato per un intervento di dieci minuti. Gli dissi di stare sul palco il tempo che meglio riteneva giusto per enunciare i suoi (nostri) punti programmatici. La cecata ma amabile signorina, per l’appunto lo annunciò subito. Godano non voleva o non poteva dirlo lui, capivo bene. Avevo detto alla minuta e gentile cecata che era più giusto dire chi era, un professore universitario e scienziato. Chiese cosa insegnasse e Cotaldo con un’umiltà sconfinata sbiancò la donna; Geofisica alla Federico II disse e mi sembrò che la donnina monosillabasse gli estremi dell’alfabeto italiano. Parlò di Napoli come è vessata e abbandonata, dei FAS trattenuti in ostaggio da Tremonti e quando, poi, ispirando aria, quasi gridò che non era giunto neppure un euro a Napoli , gli astanti gli urlarono contro la soddisfazione di sentirselo dire come cosa ingiusta maledicendo qualcuno. Parlò di un’economia scippata e l’argomentò. Parlò degli sregolati aumenti qui insostenibili e soprattutto nei trasporti e per i rifiuti. Di questi sollevò la necessità di una raccolta differenziata “porta a porta” e infine, disse dell’ambiente che andava tutelato indicando vari punti sostanziali e della sacralità dell’acqua che dovrà restare pubblica. Lasciò la parola e l’entusiasmo misurato della gente che voleva adesso solo i Vip, i volti della telescemologia.Sceso dal palco e gli alzai il pollice verso l’alto come per dire “ …prufessò si ggrande” !!


Bruno Pappalardo Partito del Sud - Napoli

Fonte:Partito del Sud - Napoli

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venerdì 15 aprile 2011

Apertura campagna elettorale Luigi De Magistris il 16/04 a Piazza del Gesù a Napoli



Sabato 16 aprile, è prevista l’apertura della campagna elettorale di Luigi de Magistris, candidato sindaco per l’Italia dei Valori, la Federazione della Sinistra e il Partito del Sud.

L’appuntamento è previsto alle ore 11, in piazza del Gesù, a Napoli.

Parteciperanno, oltre al presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il segretario della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, e Cataldo Godano del Partito del Sud.

mercoledì 13 aprile 2011

Via il segreto di Stato dai documenti tra il 1860 ed il 1870!



Importante passo avanti verso la verità storica dell’Unità di Italia, per anni coperta dal segreto di Stato.
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno per far rimuovere quello che, a tutti gli effetti, resta un ‘Segreto di Stato’ su 150.000 documenti relativi al Mezzogiorno d’ Italia, nel periodo fra il 1860 e il 1870. La Giunta regionale si è impegnata a fare da tramite presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Parlamento affinchè si chiarisca, una volta per tutte, cosa effettivamente sia successo in quel periodo su cui esistono contrastanti ricostruzioni storiche. Lo ha annunciato Anita Sala, consigliere regionale campano dell’Italia dei Valori e promotrice dell’ordine del giorno.
”A 150 anni dall’Unita’ d’Italia, il Sud ritiene che non possa più reggere l’ impossibilita’ di conoscere quei fatti avvenuti fra gli anni 1860 e 1870. Ancora oggi in diverse realtà del Mezzogiorno e anche della Regione Campania, è aperta una discussione culturale tesa ad una rilettura più puntuale del processo di unificazione nazionale che in particolare ha interessato il meridione. Su tale problematica appare però che non esista ancora la voglia di fare opportuna chiarezza. Pertanto, nonostante interrogazioni parlamentari e solleciti, 150.000 pagine della nostra storia rimangono ancora prive di visibilità. Al Sud si nega dunque l’occasione – conclude Sala – di poter accedere a quelle pagine che potrebbero raccontare la vera storia”.
Quante pagine come quella dell’eccidio di Pontelandolfo restano ancora secretate? Più volte abbiamo scritto su Il Sud della necessità di rivedere l’Unità, anche per restituire dignità alle migliaia di persone trucidate dalle truppe garibaldine o piemontesi. Sarebbero opportune azioni anche dal “basso”, dal popolo per chiedere che l’indegno segreto di Stato che ha condizionato la storia degli ultimi 150 anni venga rimosso. Ma a chi interessa? Vuoi vedere che i meridionali non sono così terroni come li hanno descritti?

Fonte: Il Sud.eu

martedì 12 aprile 2011

Intervista a De Magistris e a Francesco Menna del Partito del Sud su Radio RSC

Luigi De Magistris - Intervista RSC

Luigi De Magistris - Intervista RSC

di domenica 10 aprile 2011
Francesco Menna coord. Prov. Napoli del Partito del Sud ed Egidio Carbone intervistano Luigi De Magistris durante la trasmissione su Radio RSC "La Valigia dell'Attore".
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Fonte: http://www.zazoom.it/blog_rsc/podcast.asp?id=115