giovedì 7 giugno 2012

STOP AI TRASFERIMENTI DI RIFIUTI INDUSTRIALI DAL NORD AL SUD! di Antonio Gaeta



A proposito di inquinamento al Sud e di brutte storie come quelle denunciate dal tenente di Bello in Lucania, ricevo e posto con condivisione un articolo dell'amico Antonio Gaeta sulla situazione nel "triangolo della morte" Acerra-Nola-Marigliano, sulla necessità di bonifiche e di rispetto della normativa europea e soprattutto sulla necessità di fermare il traffico di rifiuti pericolosi da Nord a Sud...

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Wikipedia, l'enciclopedia mondiale libera, ha una pagina dedicata al "Triangolo della Morte Acerra-Nola-Marigliano".
Una definizione che arriva dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale The Lancet Oncology e che risale al lontano 2004. 
Avete sentito le televisioni od i quotidiani nazionali parlarne. No. Ed i partiti, anzi, i 'nostri' politici che dovrebbero rappresentarci o tutelarci? Nulla di nulla.

Eppure, l'articolo di Lancet Oncology precisava che «la differenza tra una gestione dei rifiuti legale e una manipolazione illegale, per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni sanitarie, è molto piccola, e i rischi per la salute sono in crescita».
Ed aggiungeva che sono 5000 le discariche illegali e prive di controllo presenti sul suolo italiano.
"L’Italia è stata richiamata già due volte per aver trasgredito alle norme della Hazardous Waste Directive (direttiva sui rifiuti pericolosi) e della Landfill Directive (direttiva sulle discariche), tanto che ora l’Unione europea ha rinviato l’Italia alla Corte di giustizia europea per ulteriori provvedimenti".
Dunque, scopriamo che l'Emergenza Salute non riguardava solo i cassonetti bruciati a Napoli e le discariche della Campania, i terùn, ma tutto il Paese. E, dopo le polemiche di questi giorni, viene spontaneo chiedersi quali siano le effettive condizioni di Malagrotta a Roma.

Eppure, le attuali provincie di Napoli e Caserta costituivano, fin dall'antichità, la Campania Felix, grazie alla fertilità delle sue terre.
Un territorio che avrebbe dovuto essere ricchissimo per la quantità e la qualità della sua produzione agricola.
Una terra tagliata prima fuori dai mercati, grazie all'azzeramento della flotta duosiciliana ed alle devastazioni di una repressione durata una intera generazione, e, poi, destrutturata con i finanziamenti statali ed europei per compensare la distruzione dei raccolti decisa molto, molto più a nord di Roma o di Napoli.

Dicevamo del 'Triangolo della Morte Acerra-Nola-Marigliano', la Campania Felix.
Un territorio dove, negli ultimi anni, le statistiche hanno segnato un forte aumento della mortalità per tumori correlati all'inquinamento ambientale, causato dello smaltimento illegale di rifiuti tossici, provenienti da aziende settentrionali, da parte della Camorra.
Eppure, per risolvere il problema e ripristinare il diritto costituzionale alla salute, basterebbe un serio piano di bonifica ed il fermo dei trasferimenti di rifiuti da Nord a Sud, naturalmente.

Anche perchè, proprio il Presidente Giorgio Napolitano, il 4 giugno del 2008, quattro anni fa, precisava che «è assolutamente accertato anche in sede parlamentare [... che ci sono stati ...] sistematici trasferimenti di rifiuti tossici, altamente pericolosi da industrie del nord in territorio campano, con l’attiva cogestione da parte della camorra».

Non è accaduto nulla, assolutamente nulla.
Anzi, i quattro spiccioli destinati al Sud andranno, a quanto pare, in Emilia per risanare le strutture 'industriali' e ripristinare la produttività.
Ovvero, risistemare le decine di migliaia di capannoni, sorti come i funghi con i finanziamenti statali ed europei che, a differenza del Sud, in Emilia erano assegnati per costruire un sistema agricolo e non per mandarlo al macero.

Con tutta la solidarietà possibile per i terremotati emiliani, va comunque preso atto che non è una gran bella cosa.

Dunque, se le cose non vanno meglio, che almeno non vadano peggio.

STOP AI TRASFERIMENTI DI RIFIUTI INDUSTRIALI DAL SETTENTRIONE AL SUD.
Non almeno finchè l'Italia non avrà ottemperato a tutte le richieste dell'Unione Europea.

di A. Gaeta

1 commento:

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo. La salute viene prima di tutto.
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