giovedì 25 ottobre 2012

"Movimento meridionalista, dopo Bari arriva Napoli, il 24 novembre" di Zeroventiquattro.it



Lo scorso settembre si erano trovati in trecento a Bari (mille iscritti), provenienti da tutta Italia, presso la sala del consiglio comunale del capoluogo pugliese, per chiedere a Pino Aprile di porsi alla guida di un movimento unitario che mettesse assieme tutte le anime del meridionalismo e tutti i movimenti che ad esso si rifanno. Pino Aprile, in quella circostanza, si è detto disponibile a lavorare per il sud con l’arma a lui più consona e quindi annunciò di stare lavorando alla nascita di un quotidiano nazionale che possa raccontare il sud e l’Italia da Sud.
Il progetto del quotidiano, per quello che ci risulta, sta andando avanti. Ma come sta andando con il movimento meridionalista nascente ?
Anche quello, a quanto pare, procede, tanto è vero che il prossimo 24 novembre presso la stazione marittima di Napoli si terrà l’assemblea costituente del movimento pensato a Bari. Per partecipare basta iscriversi on line.
Chi i leader del movimento, quale il suo nome, quali i suoi obiettivi ?  Tutto si deciderà il 24 novembre e tutti coloro che vogliono partecipare a questa impresa, perché di impresa di tratta, lo potranno fare proponendo, nome, candidature al direttivo, proposte per lo statuto, proposte sui principi, tutto on line. Unmovimento a democrazia 2.0 che prova a partire quindi dal basso senza leader e brand precostituiti, ma con una sola attenzione il SUD, l’apertura al Mediterraneo e a tutti i popoli che lo abitano. L’idea quindi non è un movimento di chiusura ed egoistico, ma un movimento che punti alla rinascita del sud partendo dal suo habitat naturale: il Mar Mediterraneo. Un operazione e un’esperimento interessante per il panorama politico italiano che è vero che vede in Grillo il primo ad aver utilizzato il web in maniera massiccia partendo però da un punto di forza e cioè dalla sua notorietà televisiva.
Qui tutto nasce dai sentimenti delle persone verso la propria terra e dalla volontà di cambiare le cose. Due ingredienti forti, è vero, ma nei quali non in molti avevano creduto fino ad oggi.
Le premesse ci sono. Staremo a vedere.

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