martedì 14 dicembre 2010

"Terroni" di Pino Aprile all'Università? Ebbene sì...di C. Castellano

Ricevo e posto con condivisione l'articolo dell'amica Costanza Castellano del
Partito del Sud Piemonte sulla recente presentazione a Como de libro di Pino Aprile...

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Così Terroni è arrivato all'Università!
Sembra incredibile quanta strada ha fatto questo libro che ha dopppiato felicemente la boa (incredibile )delle 500.000 copie!
La notizia è recente e siamo ormai abituati alle infaticabili peregrinazioni di Pino Aprile in tutta Italia per presentare la suacreatura ma questa presentazione è una cosa nuova ,importante e rivoluzionaria.
Intanto la figura del professore che lo ha invitato a intervenire.
Paolo Bernardini non è di origini meridionali, comincia la sua storia a Genova, si specializza e ricopre prestigiosi incarichi accademici in Germania, Stati Uniti, Australia. Approda poi a Como, Università dell'Insubria ,titolare della cattedra di Storia Moderna.
Lunedì 6 dicembre introducendo l'autore ha detto ai suoi alunni una frase emozionante e sigificativa:"...parlare del Sud è una vicenda bellissima purtroppo anche tragica".
Evidentemente anche al Nord c'è chi ha l'onestà intellettuale di cantare fuori dal coro della retorica risorgimentale e di fare il suo lavoro di storico con onestà e rigore.
Onestà e rigore che sarebbe legittimo attendersi anche dagli accademici e
professori delle università del Sud...ma non mi sembra (e sarei contenta di essere
smentita che qualcuno di questi abbia invitato Aprile a parlare della sconvolgente
vicenda del Sud nel cosidetto "risorgimento").
Perchè le Università del Sud si ostinano ad ignorare questo libro che si sta avviando a diventare importante per il Sud quanto lo fu in passato per la denuncia della tragedia dei neri in America il celeberrimo "La capanna dello zio Tom" ?
Non solo, le cronache sono piene di sindaci e professori e intellettuali (!!!!) sudisti che omaggiano la "memoria dei nostri aguzzini".
Perchè avviene tutto questo?
Qualcuno lo spiega con la cosidetta "Sindrome di Stoccolma" che vuole le vittime di un sopruso finire alleati e solidali con i violentatori ma non potrebbe essere
anche con molta semplicità che i "maggiorenti meridionali" di oggi siano i
degni nipotini di quella piccolissima minoranza che 150 anni fa ci
consegnò a Savoia e company? Cosa sarà rimasto nella mente e nel cuore dei giovani
universitari comaschi che hanno partecipato a questa straordinaria lezione oggi non possiamo sapere, certo che i primi semi sono stati lanciati ed altri ne verranno, come assicura Gugliemo di Grezia, infaticabile organizzatore di questo ed altri eventi meridionalisti, fondatore e responsabile della Nazionale di calcio del Regno delle Due Sicilie.
Noi intanto salutiamo con profonda soddisfazione il nuovo corso...universitario di Terroni e a Pino Aprile, che si accinge ad andare negli Stati Uniti, invitato dalle associazioni dei calabresi negli States per curare la traduzione in inglese del suo libro, auguriamo di diffondere con il più grande successo tra i nostri fratelli
lontani la sconvolgente verità sui "Terroni".

Costanza Castellano

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