martedì 1 dicembre 2009

Ma quale croce e quale tricolore....




Il recente referendum in Svizzera, col risultato del divieto di costruire Minareti, ha mandato in brodo di giuggiole i legaioli padani, convinti di poter replicare tale idiozia anche in Italia.
Addirittura il viceministro Castelli propone di inserire la croce nel nostro tricolore...a quando le nuove crociate?
Nel Partito del Sud non troveranno sponde, le nostre tradizioni cattoliche meridionali semmai si difendono con progetti moderni di integrazione, di dialogo, non fomentando l'odio per "l'altro", per l'extracomunitario che viene continuamente definito come "clandestino" e potenziale delinquente o per i musulmani definiti come "potenziali terroristi" per diffondere paura e odio verso tutto il mondo islamico....del resto noi non possiamo dimenticare le nostre secolari tradizioni di tolleranza fin dai tempi del grande Federico II, lo "stupor mundi" alla cui corte palermitana convivevano scienziati e letterati ebrei, arabi e cristiani.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che questo è uno Stato laico e chi vuole difendere la Religione cattolica lo farà senz'altro meglio con altri argomenti, molto diversi da quelli xenofobi e razzisti.
Semmai, cari leghisti, la discussione apriamola sul Risorgimento e su come e' stato imposto il tricolore al popolo meridionale dai "fratelli d'Italia", con le baionette e col massacro di centinaia di migliaia di meridionali infamati come "briganti"...per noi meridionali sul tricolore rimangono queste macchie di sangue indelebili, quando se ne parlerà e arriveranno le scuse del resto del belpaese dei "fratelli d'Italia", dopo quasi 150 anni di bugie e di oblio, sarà sempre troppo tardi.

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