martedì 29 aprile 2014

VALERIA ROMANELLI DEL PdelSUD PRESENTE ALLE ELEZIONI DI NOVI VELIA (SA) NELLA LISTA CIVICA "BATTITI PER NOVI"





VALERIA ROMANELLI, già Assessore in carica del Partito del Sud nel Comune di Novi Velia (Sa) all’Ambiente e alle Politiche Giovanili, sarà presente alla prossima competizione elettorale amministrativa nello stesso comune come candidato indipendente, sempre del Partito del Sud, nella Lista Civica “BATTITI per NOVI – con Maria Ricchiuti”. 

La lista, progressista e con attenzione alle tematiche meridionaliste, ha tra le sue caratteristiche una componente decisamente giovanile con un’età media di 35 anni dei suoi componenti.

Alla nostra valente candidata un grande "in bocca al lupo" ed il sostegno di tutto il Partito del Sud.




giovedì 24 aprile 2014

Rimuoviamo il busto di Cialdini a Reggio Emilia! Firmate e diffondete la petizione del Partito del Sud su Change.org

Sosteniamo con una firma questa importante petizione lanciata oggi dal Partito del Sud, affinché il busto di Enrico Cialdini venga al più presto rimosso, nell'augurio che presto in tutta Italia ogni busto, statua, via e titolazioni a quello che fu un vero e proprio criminale di guerra, feroce e sanguinario, vengano al più presto rimosse o cancellate.

Si può firmare la petizione su CHANGE.ORG al seguente link:


Lanciata da Antonio Ciano e Natale Cuccurese

Al Sindaco di Reggio Emilia
Le celebrazioni per l'Unità d'Italia, avvenute nel 2011, sono state un momento importante anche per ricordare verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a miglia di vittime innocenti. 
Si è iniziato a cogliere finalmente l'occasione per analizzare con onestà e serenità il complesso svolgimento del processo di unificazione del Paese, cercando di riconoscerne gli errori e i limiti che hanno comportato gravi sofferenze per molti degli italiani stessi. 
Seppur in ritardo, è necessario, per poter dire che l’unità sia pienamente realizzata, affrontare questa e altre ferite aperte, nella convinzione che la verità, e non la rimozione, sia la terapia migliore per lenire le lacerazioni del passato per superarle nei valori della modernità democratica consolidata dalla Costituzione Repubblicana del 1948. Mai come in questo caso è necessario ribadire che la verità rafforza l’unità, come affermato in cerimonie diverse anche dai Sindaci di Gaeta, Vicenza e Reggio Emilia durante la consegna del primo tricolore alla città di Pontelandolfo.
In questo quadro, per noi meridionalisti progressisti del Partito del Sud, ma direi per tutti i cittadini liberi di questo paese, è stato particolarmente significativo il gesto compiuto dal Sindaco di Vicenza, Achille Variati, che si è recato il 15 agosto 2011 a Pontelandolfo, una delle città martiri del sud, a chiedere scusa per il massacro colà perpetrato nel 1861 da una colonna piemontese al comando di un colonnello originario della città labronica, impegnandosi pubblicamente ad intitolare, come tangibile segno di riconciliazione, una via di Vicenza alla città di Pontelandolfo. 
 Altrettanto significativo il discorso del Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio che,come riportato dalle cronache locali, “mercoledì 3 agosto 2011, nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia, ha consegnato una copia del Primo Tricolore alla città di Pontelandolfo (Benevento), teatro di un eccidio il 14 agosto 1861 da parte dell'esercito sabaudo. Alla cerimonia ha partecipato il vicesindaco del Comune campano Donato Addona.
Nell'anno delle celebrazioni per l'Unità d'Italia, il sindaco di Reggio Emilia aveva invitato il sindaco di Pontelandolfo a ricevere il Primo Tricolore, affermando "se giustizia non può essere fatta, perché i tempi sono troppo lontani, si può dire che centocinquanta anni sono sufficienti per chiedere scusa per l'enorme lutto che fu arrecato ingiustamente".
"Le celebrazioni per l'Unità d'Italia - ha detto il sindaco Delrio, rivolgendosi al vicesindaco Addona - sono un momento importante anche per ricordare verità storiche e pagine non degne del processo unitario e restituire onore e giustizia a vittime innocenti.
Proprio in quanto Città del Tricolore, Reggio Emilia ha svolto un ruolo di primo piano nel 2011, anno di commemorazione del 150° anniversario dell'Unità, ospitando l'apertura delle celebrazioni da parte del Presidente della Repubblica.
"È una grande emozione ricevere il Primo Tricolore in questa sala, che testimonia come l'Italia sia una sola - ha detto il vicesindaco Addona - Questo è un importante riconoscimento per la storia di Pontelandolfo, come lo sarà la partecipazione del Comitato dei garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unita' d'Italia Giuliano Amato, delegato dal presidente della Repubblica, a una cerimonia in ricordo delle vittime dell'eccidio del 1861, che avverrà il prossimo 14 agosto nella nostra città. Non vogliamo che Pontelandolfo sia ricordato come un covo di briganti, perché così non è." Dopo aver ricevuto il Primo Tricolore, Addona ha tra l'altro donato al sindaco Delrio un volume che ricostruisce i fatti del 1861.
Pontelandolfo attende da decenni che venga riconosciuto il massacro del 14 agosto 1861.”
 ( da un articolo della Gazzetta di Reggio del 4 Agosto 2011)
L'eccidio di Pontelandolfo, compiuto da una colonna di 400 bersaglieri il 14 agosto del 1861, è tra le pagine più oscure del Risorgimento. La vicenda si inquadra nell'anno più caldo del cosiddetto brigantaggio post-unitario. 
L'11 agosto 1861, 41 dei 44 soldati al comando furono uccisi da uomini della banda Giordano nei pressi di Pontelandolfo, una zona dove da giorni erano in corso azioni di resistenza ad opera di bande di ex soldati borbonici. 
Dopo la morte dei 41 soldati, fu comandata un'azione di rappresaglia militare a Pontelandolfo e Casalduni. Il luogotenente Enrico Cialdini, comandò che di Pontelandolfo non doveva rimanere più pietra su pietra. L'azione militare fu spietata, la colonna di soldati distrusse l'intero paese radendolo al suolo, uccidendo un migliaio di persone innocenti, fra cui donne, bambini, anziani. E’da quel lontano giorno del 1861 che Pontelandolfo attendeva che venisse riconosciuto il massacro.
Facendo pertanto seguito alle condivisibili dichiarazioni del Sindaco Del Rio  chiediamo che alle parole seguano i fatti e si proceda pertanto alla rimozione del busto in marmo del Gen. Cialdini, che ordinò la strage di Pontelandolfo poi eseguita dal Colonnello Pier Eleonoro Negri di Vicenza, busto posto nell’androne d’ingresso del Comune di Reggio Emilia.
Il busto di Cialdini, esposto proprio di fianco alla lapide posta a ricordo dei 500 Partigiani reggiani caduti per liberare il paese dal giogo nazifascista stride ancora di più, se ricordiamo che gli eccidi compiuti al sud dalle truppe da lui comandate, Pontelandolfo è solo un caso fra altri, nulla hanno da invidiare per numero di vittime e ferocia a stragi quali quella di Marzabotto, basti come sempio pensare anche a quanto accadde a Gaeta, con più di 4.000 morti fra civili e militari e l'intera città rasa al suolo dai continui bombardamenti, inoltre la presenza del busto è in contrasto con le peculiarità e tradizioni degli abitanti della città di Reggio Emilia, famosi proprio per lo spirito d’accoglienza e solidarietà verso ogni popolo dimostrata da sempre dai suoi cittadini in ogni frangente, anche il più drammatico.
Richiediamo pertanto la rimozione del busto marmoreo in questione affinchè non siamo omaggiati personaggi che con la loro opera diretta , ben al di là del dovere e zelo militare, hanno prodotto tante luttuose sofferenze nel popolo meridionale.
Invitiamo a tal fine tutti i cittadini a firmare la petizione affinchè questo busto venga rimosso, nell’augurio che presto in tutta Italia ogni busto, statua, via e titolazioni a quello che fu un  vero e proprio criminale di guerra, feroce e sanguinario, vengano al più presto rimosse o cancellate. Invitiamo inoltre le forze politiche progressiste, in vista delle prossime elezioni comunali, a prendere impegno da subito sulla rimozione del busto marmoreo in oggetto.
Dalla lettera del Sindaco di Pontelandolfo Dott. Cosimo Testa ai partecipanti del Convegno tenutosi a Villa Cialdini, Castelvetro di Modena, il 1° Ottobre 2011:
“ Un militare che nel suo curriculum si vanta di aver fatto fucilare 8968 nemici, tra cui 64 preti e 22 frati, di aver causato 10.604 feriti, di aver fatto 7112 prigionieri, di aver fatto bruciare 918 case, di aver ordinato di radere interamente al suolo e bruciare 6 paesi, a mio avviso, dovrebbe essere definito: CRIMINALE DI GUERRA.
E tutte le onorificenze e le medaglie conferitegli, rimosse.”

Antonio Ciano - Presidente Onorario del Partito del Sud
Natale Cuccurese - Presidente Nazionale del Partito del Sud

mercoledì 23 aprile 2014

24 aprile, due appuntamenti per una Puglia e un Sud protagonisti in Europa


cianoabruxelles
Domani due importanti appuntamenti in Puglia per mettere al centro dell’azione politica verso le elezioni europee del 25 maggio il Sud, la Puglia, le sue urgenze, le sue peculiarità.
Prima di ogni cosa sit-in con Italia dei Valori a Cerano, alle 10, dove interverrà anche il suo segretario nazionale Ignazio Messina, per fermare la deriva del carbone e difendere il diritto alla salute.
Nel Pomeriggio a Taranto presentazione dei candidati alle Europee nella lista dell’Italia dei Valori a cui noi, come Partito del Sud, diamo un sostegno concreto attraverso la candidatura di Antonio Ciano. presidente onorario del Partito del Sud.
I temi cruciali del sud, la sua vocazione mediterranea e la sua vocazione europea e multiculturale, saranno al centro dell’impegno e dell’azione politica del Partito del Sud e del percorso comune in questa battaglia con Italia dei Valori.
Antonio Ciano, ma anche Vita Maria Marinelli, pugliese, legatissima al Sud e alla sua terra d’origine e cioè Brindisi, la Puglia.
vitamariamarinelli

L’appuntamento a Taranto è presso il Centro Sportivo Magna Grecia, in via Zara, 126, alle 17,30.  Sarà presente anche una delegazione del nostro Partito guidata dal Coord. Regionale Michele Dell'Edera.
idvtaranto

Presentazione della lista IdV a Roma, presente il candidato indipendente del PdSUD Antonio Ciano



C O M U N I C A T O

Mercoledì 23 Aprile 2014, dalle ore 10,30 in poi c/o la sede nazionale del IDV (Italia dei Valori) in Via S. Maria alla Via, 12 in Roma si incontreranno i candidati alle Elezioni Europee delle varie Circoscrizioni. Sarà un momento di confronto sulle iniziative, il comune linguaggio, l'ulteriore conoscenza e d'approfondimento sui temi della campagna elettorale, con la presenza del Segretario Nazionale IDV dott. Ignazio Messina,
Il Partito del Sud sarà presente col suo candidato indipendente per la Circoscrizione Meridionale ANTONIO CIANO, Presidente Onorario del Partito, unitamente ad alcuni componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.


Il Partito del Sud

Nuova sezione PdSUD a Longobardi (CS)....notizia su "Il Quotidiano della Calabria"


mercoledì 16 aprile 2014

Gaeta resiste ancora! Antonio Ciano rappresentante meridionalista in Europa!




Comunicato stampa

Dopo gli ultimi accadimenti a proposito del ritiro della candidatura di Michele Emiliano, che ha provocato rumore anche all'interno del mondo meridionalista, pareva che la bandiera del meridionalismo, per questa tornata elettorale europea, fosse finita nella polvere, facendo cadere la possibilità che un rappresentante di quel Sud che resiste, lavora e non china la testa davanti ai soprusi, potesse direttamente rappresentare in Europa il dramma che gli abitanti del Sud vivono quotidianamente sulla propria pelle, così come le tante emergenze e discriminazioni che angustiano la nostra terra e i nostri emigranti.

In questo panorama poco confortante ancora una volta il Partito del Sud ha impegnato le migliori energie delle sue donne e dei suoi uomini e grazie agli ottimi rapporti, già in essere da tempo, con Italia dei Valori, ha concluso in poche ore l’accordo per la presenza in lista nella circoscrizione meridionale del proprio nume tutelare e Presidente Onorario Antonio Ciano, il Brigante del Sud, che con generosità, e per il solo bene del Sud, ha accettato la candidatura al fine ultimo e solo di dare visibilità e sbocco alle tematiche che stanno a cuore a tutto il mondo meridionalista, mai come in quest’ultimo mese sotto attacco da parte di quei poteri che ci opprimono da 153 anni.

Il Partito del Sud si stringe intorno al Leone di Gaeta ed invita, in nome e per il solo bene della nostra terra, ogni meridionalista a sostenere lo sforzo titanico di Antonio Ciano in questa ennesima battaglia! La doppia sfida è di quelle che affascinano, la lista Italia dei Valori, che ospita come indipendente il nostro candidato, dovrà infatti raggiungere il 4% posto a sbarramento della soglia elettorale europea, Antonio Ciano, sul cui nome andranno fatte convergere le preferenze nella circoscrizione meridionale, dovrà risultare il più votato della lista. Le possibilità sono reali, ma la battaglia è difficile, in una sfida da veri Briganti! Ci aiuterà in questa prova la visibilità che sicuramente Antonio Ciano saprà sfruttare, con la sua inarrestabile oratoria, per catalizzare l’interesse dei tanti meridionali “che ancora non sanno”, nell'interesse di tutti i meridionalisti, ma soprattutto di tutto il Sud.

Pertanto, l'augurio sincero è che, così come altri illustri meridionalisti hanno portato l'origine della questione meridionale a Montecitorio, anche Antonio Ciano possa, con la stessa veemenza e forza che conosciamo, portare le istanze del Sud a Strasburgo e a Bruxelles!

Il Soldato di Gaeta alza ancora alto il suo grido di battaglia e la sua sfida all’Europa, per il bene del Sud e dei suoi figli! Gaeta resiste ancora! 



Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale Partito del Sud 

info@partitodelsud.eu



venerdì 11 aprile 2014

Emiliano non si candida, il Sud perde un’occasione, il fronte progressista pure.


La notizia ormai è cronaca, Michele Emiliano, dopo essere stato sostituito come capolista PD nella circoscrizione meridionale da Pina Picierno, ha rinunciato alla sua candidatura alle prossime elezioni europee.

Per noi del Partito del Sud, che lo avevamo sostenuto da subito in questa sua missione organizzando fra le altre una conferenza stampa a Napoli il 15 marzo, è una notizia certamente non positiva, in quanto, come ripetuto più volte in precedenti comunicati, Emiliano era per noi l’uomo giusto per portare con forza meridionalista, nelle opportune sedi, le giuste istanze di riscatto del Sud, nonché cercare di porre rimedio dall’ Europa alle tante emergenze che attanagliano i nostri territori.

Pensiamo quindi che questa sia un’occasione persa per il Sud e secondariamente anche un’occasione persa per lanciare un segnale nella giusta direzione da quello che, piaccia o non piaccia, è il più grande partito progressista italiano che ha così perso l’occasione di candidare un suo uomo di prestigio che avrebbe ben rappresentato quel Sud che non china il capo e lavora duramente e onestamente portando risultati tangibili, come appunto succede a Bari dove, ormai al termine del suo mandato decennale di Sindaco, il  gradimento dei cittadini verso il Sindaco Emiliano è  il più elevato d’Italia, soprattutto per i parametri d’efficienza e di buona amministrazione della macchina comunale; si sarebbe in altre parole candidato, suo tramite, quel Sud che funziona e che risponde concretamente alle esigenze dei cittadini.

Resta il rammarico dell’occasione persa per il Sud e comunque essendo la nostra scelta sull’uomo e non sul suo partito, come più volte veicolato, esploreremo con quei Sindaci come Michele Emiliano, Luigi de Magistris ed altri sinceri meridionalisti progressisti che hanno a cuore il Sud, altri percorsi utili per portare le istanze della nostra terra nei luoghi dove le decisioni si prendono, per un’Europa ed un’Italia“viste da Sud”.


Natale Cuccurese
Presidente Nazionale del Partito del Sud

giovedì 10 aprile 2014

COMUNICATO PARTITO DEL SUD CAMPANIA - EMERGENZA VIABILITA' NEL CILENTO

PARTITO DEL SUD CAMPANIA - COMUNICATO

Emergenza viabilità nel Cilento: il Partito del Sud non lascia soli i territori



Emergenza viabilità nel Cilento: il Partito del Sud non lascia soli i territori e si schiera al fianco del PD in questa giusta battaglia per la garanzia di un diritto; le strade.
Nel nostro Paese, dove non c'e alcuna equità nella distribuzione della rete ferroviaria e degli aeroporti, le strade sono troppo spesso I'unico vero strumento di collegamento tra ì territori ed il resto d'Italia. Questo è tanto più vero nel Mezzogiorno dove la rete ferroviaria è ancora più carente, l'alta velocita inesistente o quasi, gli aeroporti pochi e non facili da raggiungere. Le strade, in questo contesto, rivestono un ruolo di fondamentale importanza per la vita delle comunità. Le strade sono il veicolo principale dell'economia, sono la "conditio sine qua non" per I'incremento del lavoro e degli scambi commerciali, le strade troppo spesso sono l'unico modo per raggiungere un ospedale e per farlo in tempo utile a non morire!
Ebbene sono tanti i territori italiani martoriati dalle calamità naturali: terremoti, frane. alluvioni. Di alcuni se ne sente parlare, altri invece sembrano completamente dimenticati, come se non esistessero.
Il Cilento è ancora oggi una delle oasi felici della Campania, una regione a sud di Salerno protetta dal marchio Parco Naturale del Cilento, Vallo di Diano e i Monti Alburni; una regione tanto bella ed incontaminata che ha ben meritato di entrare a far parte del Patrimonio UNESCO, riserva di biosfera primo geoparco d'Italia.
Ebbene il Cilento oggi è ISOLATO: da gennaio 2013, causa le forti piogge. molte delle strade di collegamento col resto della Regione e con i'interno sono chiuse al traffico e, oggi, le strade per così dire alternative sono in sofferenza poiché non sono adeguate soprattutto alla percorrenza di mezzi pesanti. I danni alla popolazione sono immensi.

  • I due principali presidi ospedalieri che sono ubicati su Vallo della Lucania e Sapri (vista la chiusura dell'Ospedale di Agropoli) per alcuni paesi diventano raggiungibili in tempi non compatibili con patologie che richiedono tempestività. Oggi nel Cilento la possibilità di morire in ambulanza a causa della non percorribilità delle strade è purtroppo molto alta.
  • L'economia interna risente fortemente di questi disagi ed un lavoratore oggi nel Cilento, è costretto ad uscire molto prima di casa e rincasare molto dopo per poter esercitare un suo diritto: il lavoro.
  • I ragazzi che vanno a scuola sono costretti a viaggi su strade impervie e a tempi di percorrenza che li fanno sentire sempre di più lontani dai loro coetanei europei.
  • La principale vocazione di questo territorio, il turismo, è ridotta allo stremo: i turisti non vengono nel Cilento poiché non sanno come raggiungere l'area, soprattutto dopo la soppressione del metrò del mare, che quantomeno garantiva un po' di respiro alle aree costiere.

Dinanzi a tutto ciò non si può tacere, non si possono chiudere gli occhi. Il  Partito del Sud è nato anche per far sì che la flebile voce del Sud possa diventare piri forte cosi da farsi ascoltare. Il Partito del Sud si batte ogni giorno per garantire che venga finalmente fatta le vera unità d'Italia. che è soprattutto garanzia di uguali diritti ed uguali opportunità,
Il Cilento ha bisogno di un tempestivo intervento dello Stato ed è per questo che non esitiamo a schierarci al fianco del PD in questa battaglia di civiltà.


Napoli, 10 Aprile 2014

Il Vice Presidente Nazionale del Partito del Sud
(a nome del Coordinamento Regionale Campania del PdSUD)
Andrea Balia

L'assessore del Comune di Novi Velia
(a nome del Partito del Sud Salerno)
Dott.ssa Valeria Romanelli


Partito del Sud Campania - Via Nicolardi, 143 - 80131 Napoli - tel/fax 081/8430502

e-mail : partitodelsud.campania@gmail.com

martedì 1 aprile 2014

Moretti? Paghiamogli il biglietto di sola andata....


Il Partito del Sud aderisce alla campagna su "La Gazzetta del Mezzogiorno" per avere dei treni veloci o almeno decenti al Sud anche sulla dorsale adriatica, ed è d'accordo con le dichiarazioni di oggi sullo stesso giornale del Segretario nazionale dell'IdV Ignazio Messina che annunciano una campagna IdV contro Moretti, riguardo le scandalose dichiarazioni di Moretti Amministratore Delegato di Trenitalia (che forse dovrebbe cambiare nome in Trenicentronorditalia....).

Se infatti Cristo si è fermato ad Eboli come scrisse, oramai qualche anno fa, Carlo Levi, ancora oggi Moretti con la sua Alta Velocità ha deciso di fermarsi ancora prima, a Salerno....e sulla dorsale adriatica non se ne parla proprio di alta velocità e per finire in alcune zone del Sud non si parla nemmeno di "moderata velocità".

Il Partito del Sud aderisce a queste campagne di difesa della nostra terra e del suo diritto ad un trattamento equo rispetto al resto del paese e non essere trattata sempre come colonia di consumatori. Da sempre abbiamo detto che quello delle infrastrutture è un punto nevralgico per il nostro programma di riscatto del Sud e per il rilancio di un'economia del paese che parta da Sud.

Già in passato come Partito del Sud abbiamo protestato contro la soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per la Calabria, Puglia e Sicilia, della necessità di ammodernamenti per una rete ottocentesca in alcune zone del Sud...solo per fare uno degli esempi più eclatanti, non si aiuta certo il turismo a Matera, patrimonio mondiale dell'UNESCO, se questo è l'unico capoluogo di provincia dove Trenitalia non arriva e c'è un trenino da Bari, che sembra quello di un parco divertimenti e ci mette più di un'ora per 40 Km!

Chi come Moretti è a capo di una SpA che viene pagata in gran parte con soldi pubblici, e quindi anche da noi meridionali, dovrebbe avere almeno la decenza di evitare certe dichiarazioni sul suo lauto stipendio (sicuramente alto rispetto al servizio che offre, specie come detto al Sud)....altrimenti se crede che potrebbe essere pagato molto di più in altri paesi, anche noi come Partito del Sud insieme agli amici di IdV offriamo subito il nostro contributo per pagare il suo biglietto di sola andata!

Enzo Riccio
Vice-Presidente Nazionale Partito del Sud