venerdì 28 giugno 2013

Grill Day, il Sud in Tavola, primo appuntamento di Sud Project Camp sabato 29 giugno a Castenaso (BO)


SPCBolognagiugnoPrimo appuntamento di Sud Project Camp in “forma” culinaria a Castenaso in provincia di Bologna il prossimo 29 giugno.
L’evento, sotto forma di grande grigliata tra amici del sud vedrà la partecipazione di aziende enogastromiche che utilizzeranno l’evento per promuoversi.
Per chi vuole partecipare non c’è che da recarsi all’Eden Park Laghetti di Castenaso in via Fiumara Destra n. 22/22.
Vi aspettiamo quindi dalle 17 alle 23 !
Per info: partitodelsud.bologna@gmail.com

giovedì 27 giugno 2013

Gabriella e la triste storia delle assicurazioni auto al Sud


Ricevo e posto quest'interessante articolo sul caro assicurazioni al sud che abbiamo già trattato più volte, oramai è diventata la battaglia di molti meridionalisti e molte associazioni, non possiamo non aderire a questo fronte di protesta meridionalista...

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many cars on road
L’avevamo detto anche noi un po’ di tempo fa, se l’Italia vuole tenere fede veramente all’articolo 3 della Costituzione nel quale, bontà dei padri costituenti, si prevede l’uguaglianza tra tutti i cittadini senza alcuna differenza di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, allora molto probabilmente questa stessa Italia deve porre fine alle diseguaglianze e ingiustizie legate al mondo delle assicurazioni e in particolare alle assicurazioni auto. Si perché, se le assicurazioni auto sono obbligatorie, allora il libero mercato non centra più, centra il diritto di tutti i cittadini di pagare nelle stesse condizioni e posizioni contrattuali le stesse cifre su tutto il territorio nazionale. Oggi non è così  tanto è vero che, secondo uno studio portato avanti dall’associazione “Mobast” di Napoli, i cittadini del capoluogo campano pagano dal 130% al  338% in più rispetto ai cittadini di Milano. Ma allora i padri costituenti hanno dimenticato di scrivere nella Costituzione “senza nessuna differenza di territorio” ? E si perché se siamo uguali immaginiamo che un cittadino onesto e un cittadino che non fa incidenti di Napoli sia esattamente uguale a un cittadino di Milano nelle stesse condizioni, o no ?

Non si è mai visto in nessun paese civile che le responsabilità personali di alcuni individui debbano essere “condivise territorialmente” con gli altri cittadini che queste responsabilità non hanno. Tra l’altro da qualche hanno i dati ISVAP dicono anche che i teoremi delle assicurazioni sulle incidenze territoriali dei costi sono errati. Ma, ammettiamo pure per un attimo che siano veri, allora chi sbaglia o, peggio, chi froda è lui a doversene accollare l’onere non tutti i cittadini, o peggio un singolo territorio.
Le agenzie qualche giorno fa hanno battuto la notizia che di questa questione, molto probabilmente, se ne occuperà la Commissione Europea che potrebbe avviare un’indagine sui prezzi RcAuto in Italia. 
Il tutto grazie a una petizione promossa a livello europeo dall’Associazione “Mobast”, fondata dalla napoletana Gabriella Gambardella esperta del ramo assicurazioni  e impegnata da anni in questa battaglia relativa al caro assicurazioni al Sud e sostenuta da alcuni parlamentari europei.
All’audizione che si è tenuta a Bruxelles, oltre all’eurodeputata Erminia Mazzoni ha partecipato anche la Gabardella che alla fine della riunione e forte del buon risultato raggiunto ha dichiarato: ”Le compagnie assicurative sono obbligate alla trasparenza nel rapporto con il proprio assicurato, ma il meccanismo di determinazione delle tariffe non e’ affatto trasparente. La mancanza di concorrenza e trasparenza hanno portato l’Italia ad avere primati negativi in Europa relativamente a maggiori tariffe e maggiore evasione assicurativa”.


Fonte: Sud24.it

Il PdelSUD chiede la sospensione immediata dell'acquisto degli F35!!!




In un momento storico come quello attuale, con milioni di disoccupati, con lo smantellamento del welfare, con la scuola e la sanità allo sbando, con musei e siti culturali all'abbandono, con enormi territori inquinati da bonificare e decine di altre drammatiche emergenze causate principalmente dalla mancanza di fondi e da un impoverimento generale, anche solo il pensare di acquistare degli aerei da caccia con un costo di 14 miliardi di euro è abietto ed irresponsabile.

Il PdelSUD è per la sospensione immediata all'acquisto degli F35 in quanto scelta scellerata ed anticostituzionale, se è vero che l'Italia "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

*"L'Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra.
Questa la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire."

*Dal giuramento e messaggio del Presidente della Repubblica Sandro Pertini
Seduta comune di Camera e Senato del 9 luglio 1978

martedì 25 giugno 2013

Sud Project Camp, laboratorio aperto nelle piazze del Sud!



Il Sud ha bisogno di una coscienza comune, di condividere idee, esperienze e progetti. L’idea di Sud Project Camp è proprio fare questo: far incontrare gli uomini e le donne, i giovani del Sud di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali e creare “un luogo” dove poter: incontrarsi, conoscersi e condividere esperienze.
Siamo convinti che il Sud abbia tante risorse, è giunto il momento di metterle in comune, nasce:
SUD PROJECT CAMP
Laboratorio aperto nelle piazze del Sud !
La costruzione di una coscienza condivisa meridionale, la raccolta di idee e progetti per lo sviluppo del sud, la creazione di una classe dirigente dal basso che possa essere da stimolo e da supporto a tutto ciò che si vorrà mettere in campo per il sud, è questo, e non solo questo, quello che vogliamo fare con il progetto.
L’idea è nata durante i lavori dell’ultimo congresso del Partito del Sud, sarà promossa e gestita dall’associazione di promozione sociale “Stamperia della Società dei Foglianti”, ma è aperta a quanti, singoli cittadini, associazioni, gruppi di opinione, gruppi spontanei, consorzi di produttori e imprenditori, operai, giovani e meno giovani, vogliano creare un unico cartello di incontri da svolgersi su tutto il territorio nazionale.
Il Sud Project Camp sarà realizzato secondo una formula leggera e giovane di incontri, in grado di coinvolgere quante più persone è possibile in ciascuna sua “tappa”.
Le singole tappe del Sud Project Camp si svolgeranno attorno a uno o più temi principali attorno ai quali si stimolerà e favorirà il dibattito, il confronto, la nascita di nuove idee.
Proprio per favorire la nascita di nuove idee o per favorire la conoscenza e la diffusione di quelle idee già nate, in ciascun evento, gli eventi più grandi e strutturati, vedranno la presenza di diversi piccoli workshop o “luoghi delle idee” collaterali dove si discuterà in piccoli gruppi.
Il Sud Projetc Camp avrà una particolare attenzione ai giovani e a chi decide di scommettere sul Sud, avrà degli spazi dedicati all’editoria meridionale, altri dedicati al “compra sud”, altri ancora all’offerta formativa da e per il sud.
Non sarà dimenticato il lavoro, come non sarà dimenticato il rispetto della salute e dell’ambiente, sarà dato spazio alla capacità di autoccupazione  e valore a tutte quelle idee che diventano impresa, attività economica e sociale.
Uno spazio contro ogni possibile infiltrazione mafiosa e contro tutte le forme di delinquenza palese ed occulta.
Ogni anno il Sud Project Camp si concluderà con un evento finale “nazionale” che si terrà in una delle città capoluogo di una regione del Sud.
Per chi fosse interessato: sudprojectcamp@gmail.com
Per chi vuole seguire il progetto, appuntamenti e iniziative:
http://sudprojectcamp.wordpress.com
a brevissimo http://www.sudprojectcamp.it
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lunedì 24 giugno 2013

Brigantesse e Briganti del PdelSUD alla manifestazione del 22 giugno alla centrale nucleare sul Garigliano

http://www.youtube.com/watch?v=0miMIiMkMRU&feature=share 



C'erano i rappresentanti dei comuni del basso Lazio, di Sessa Aurunca, Minturno, San Cosma e Damiano, Formia, Castelforte, Spigno, Coreno Ausonio. 
Mancava solo una rappresentanza del Comune di Gaeta,che con Raimondi sindaco, era la città capofila. C'erano associazioni ambientaliste, e rappresentanti dei partiti di centro e di sinistra, e c'erano i rappresentanti del Partito del Sud. 
Non c'era Mitrano sindaco di Gaeta, nè Cusani e nè Fazzone.







DAL PARTITO DEL SUD SOLIDARIETA' AL COMITATO "NO MUOS"




Volantino Partito del Sud Sicilia


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giovedì 20 giugno 2013

Il Partito del Sud su Latina Oggi del 19 giugno 2013


Latina Oggi di mercoledì 19 giugno riporta la notizia a pag. 38 della nostra partecipazione alla manifestazione contro il nucleare che si terrà sabato 22 giugno...sempre in prima fila a difendere la nostra terra, in questo caso in Alta Terra di Lavoro dove è molto sentito il problema delle scorie della vecchia centrale nucleare (anche se non più funzionante) del Garigliano, con il fondamentale lavoro del nostro amico Antonio Rosato, il nostro nuovo Coordinatore per il Lazio....

mercoledì 19 giugno 2013

Un esauriente articolo di Gigi Di Fiore sul suo Blog Controstorie de "Il Mattino" riguardo il 1799...

Ricevo e posto questo bell'articolo del nostro amico Gigi Di Fiore sul 1799, sulla Repubblica Partenopea e sulla reazione popolare sanfedista, contro gli eccessi e le storture della Repubblica partenopea voluta dai francesi e lontana dal popolo napoletano di quel periodo,  ma equilibrato e lontano dagli accenti "vandeani" di un certo meridionalismo reazionario...




di Gigi Di Fiore


Il 1799 e le polemiche sul web

Impazza in rete il dibattito su un libro, che ancora una volta racconta dell'avanzata dei sanfedisti del cardinale Ruffo nel 1799. E' la ripetuta narrazione delle violenze sulle popolazioni giacobine nel Molise. Nulla di nuovo, nessun documento sensazionale. Solo un replay, peraltro fuori anniversari dopo l'orgia di pubblicazioni, soprattutto su Eleonora Pimentel Fonseca, che ci travolse nel 1999, anno del bicentenario.
In rete, impazzano le valutazioni sulla Repubblica partenopea, che fu voluta dai francesi e protetta per i sei suoi mesi di vita dalle armi del generale Championnet. Su quelle vicende, pesa molto l'eredità e la lettura che ne fece Benedetto Croce. Il filosofo e storico, che partecipò anche alla fattura del famoso albo pubblicato in occasione del centenario nel 1899, considerò i patrioti della Repubblica, messi a morte dopo il ritorno a Napoli dei Borbone, gli antesignani del Risorgimento. Nel cercare una premessa meridionale all'unificazione, Croce si aggrappò al 1799 che avrebbe anticipato gli ideali unitari.
Peccato che testimoni dell'epoca, come Pietro Colletta e Vincenzo Cuoco, certamente non schierati ciecamente con i Borbone, raccontarono le contraddizioni, le caratteristiche "passive" di una rivoluzione che non fu rivoluzione, ma elitaria occupazione di potere in nome degli ideali francesi. 
Chi era quel popolo che i patrioti volevano emancipare, senza conoscerlo? Erano lazzari e gente povera che, per ben due giorni, si fecero massacrare dai cannoni francesi. Il generale Championnet non riuscì ad entrare agevolmente a Napoli, come gli avevano assicurato. Fu costretto a combattere: i lazzari difendevano la loro città, il loro re, i riferimenti ideali cui si rifacevano. Alla fine, fu lo stesso Championnet a lodarne il coraggio.
I martiri del '99 sono il condensato della nostra retorica storica, ma anche l'appiglio della cultura laica, contrapposta a quello che si definisce oscurantismo condito da ignoranza popolare. Fin quando la polemica è su questo piano, il dibattito non può che essere fertile. E' l'eterno discorrere sulla presenza e influenza nella città della Napoli plebea, su cui anche la Ortese ha lasciato pagine memorabili.
Poi, però, ci sono le manipolazioni storiche. Come le vicende della congiura dei fratelli Baccher, la fuga codarda dei Borbone (come se anche i Savoia, in quegli anni, non siano fuggiti in Sardegna all'arrivo dei francesi), le stragi dell'armata sanfedista. Quella di Ruffo fu una scommessa, partita con pochi suoi contadini e poi arrivata ad 80mila uomini. Tra questi, poche decine di albanesi, che vivevano già stabilmente in Calabria e non erano di certo mercenari stranieri.
Certo, l'avanzata non fu cammino da educande. Le violenze e le uccisioni furono la regola. Ma i sanguinari non si trovavano certo da una parte sola. Sanfedisti e giacobini si comportarono con la stessa spietatezza, con la stessa cecità. Gennaro De Crescenzo pubblicò anni fa un testo: "L'altro 1799: i fatti". In appendice, decine di documenti di sentenze giacobine di morte nei confronti di fedeli dei Borbone. A Mercogliano, Caserta, Ceglie, Carbonara, Bacoli, Benevento, Briano, Nola, Pomigliano, Pagani, tanto per citare qualche località, i giacobini, coperti dalle armi francesi, furono sanguinari e non certo teneri con i fedeli dei Borbone. Il popolo.
E allora, cos'è la storia? Narrazione di vicende, interpretazione di avvenimenti sulla base di sensibilità nuove e documenti. Senza dimenticare il contesto in cui i fatti si svolsero. E quello del 1799 era un contesto storico che, nonostante la Rivoluzione francese di dieci anni prima, era ancora dominato da sovrani di monarchie assolute. Dopo 15 anni, anche Napoleone fu sconfitto da quelle monarchie in armi. E l'Inghilterra, che tanto influenzò l'unità d'Italia, era contro i francesi in appoggio ai Borbone meridionali. Tanto che fu Nelson a volere, contro il parere di Ferdinando IV, l'uccisione dei patrioti che si erano arresi.
Ma tant'è. Non si tratta di rivalutare nessun passato, né dinastie superate. Si tratta solo di raccontare che le guerre travolgono tutti, la violenza non è mai da una parte sola. Se poi, oggi, si vuole affermare che la cultura laica, intesa come apertura e dialettica del confronto, è da preferire all'oscurantismo e all'assolutismo delle convinzioni (qualunque esse siano), non si può che essere d'accordo. Ma questo è altro discorso, su cui la lettura della storia, intesa come difesa di posizioni di potere, c'entra poco. 

Dopo le elezioni amministrative 2013, è necessario cominciare a scegliere il Sud!


Pubblichiamo volentieri una riflessione, totalmente condivisibile del coordinamento siciliano del Partito del Sud. Una riflessione che facciamo nostra anche come sezione romana....
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elezioni1
La netta affermazione del centro sinistra alle recenti elezioni amministrative è certamente una buona notizia. Lo è per tre motivi: è stato battuto un centrodestra  che ha dimostrato la propria incapacità ad amministrare le grandi e le piccole città; è stata fortemente ridimensionata la Lega, proprio nelle sue roccaforti del nord-est; è stato fermata l’onda lunga (forse meglio dire corta) del M5S.
Nessun compiacimento però. Questi risultati sono adombrati dall’altissimo tasso di astensionismo: un fenomeno che mina alle radici la valenza democratica di queste consultazioni.
Siamo convinti che le forze politiche che negli ultimi venti anni hanno governato, hanno contribuito ad allontanare i cittadini dalla politica, offrendo loro un’immagine di degrado culturale ed etico. Una classe politica sempre più casta e sempre più lontana dalla realtà, dai problemi dei cittadini, incapace di rinnovarsi e di dare una speranza alle nuove generazioni. Sebbene sia ingeneroso mettere tutti nel mucchio, tuttavia il disamore per la politica è senza dubbio giustificato.
Però è necessario dire con la stessa chiarezza che chi si astiene sbaglia. Gli astenuti, come gli assenti, hanno sempre torto. Molti commentatori parlano di vittoria del partito degli astenuti. No! Non è così! Gli astenuti non vincono mai! 
A decidere che Ignazio Marino sarà il sindaco di Roma per i prossimi cinque anni non è stato il 40% degli elettori che si sono astenuti, ma il 30% di elettori che lo hanno votato al primo turno. E se ad astenersi fosse stato il 60% o il 70%, a decidere sarebbero stati sempre gli elettori che esprimono il loro voto, anche se questi rappresentassero il 20% o il 15% degli aventi diritto. Se io non vado alle riunioni di condominio finirò col subire sempre e comunque le decisioni di chi partecipa e sarò sempre perdente.
Chi pensa poi che con l’astensione si dia un segnale alla classe politica si illude. Si illude perché i politici seri sanno che la politica va fatta in maniera seria, mentre gli altri, quelli che seri non sono, si preoccuperebbero soltanto di mantenere il consenso in tutti i modi, consentiti e non.
Se gli elettori vogliono dare un segnale devono PARTECIPARE. Partecipare al voto, partecipare alla vita politica della propria comunità, direttamente o tramite le associazioni, i movimenti, i partiti. Sapendo scegliere secondo il proprio orientamento, ma sempre guardando alla serietà e alla coerenza tra idee professate e comportamenti.
Ritornando ai risultati, quelli decisi da chi è andato a votare, ci sono segnali positivi che però non vanno enfatizzati ma compresi. Intanto è bene precisare che si è trattato di elezioni amministrative e non politiche e che i temi locali hanno ovviamente prevalso sulle questioni di rilievo nazionale.
Però è anche vero che la vittoria del centrosinistra è stata diffusa su tutto il territorio nazionale, Sicilia compresa, e questo è significativo. Quanto meno indica che il centrosinistra appare più affidabile del centrodestra nella gestione delle città. Ma è anche il segno che il centrodestra, se non scende in campo in prima persona Silvio Berlusconi, perde ogni capacità attrattiva.
Anche al nord ha vinto il centrosinistra. La Lega è in affanno. Ma attenzione! La crisi della Lega non è irreversibile e comunque indurrà gli altri partiti, anche di centrosinistra, a far propri i temi che stanno più a cuore ai leghisti per potere pescare in quell’elettorato. Ciò vuol dire che saranno ancora più forti le spinte verso politiche nord-centriche che danneggeranno ancora di più il sud.
Infine, com’era prevedibile dopo le elezioni politiche e le vicende che hanno portato all’elezione di Giorgio Napolitano e alla nascita del governo PD – PDL – Lista Civica, sostenuto dalla Lega e voluto da Beppe Grillo, il M5S non ha brillato nel firmamento politico delle amministrative. Probabilmente siamo già nella fase calante di una parabola che dalla Sicilia era partita e in Sicilia sembra esaurirsi. Però è bene ricordare che gli elettori che avevano votato M5S sono ancora più disgustati ed esacerbati. I motivi della loro protesta rimangono tutti. Dobbiamo avere noi la capacità di farli diventare proposta politica, fatti concreti, azioni di protesta democratica ma ferma, decisa.
Agli astenuti, ai delusi, a tutti coloro che vogliono cercare risposte serie nella politica un appello a partecipare, a unirsi a noi, al Partito del SUD, perché insieme possiamo dare al centrosinistra e alla politica italiana oltre alla serietà delle donne e degli uomini del Partito del Sud, un’anima meridionalista e progressista per cambiare il Sud e l’Italia in meglio.

Partito del Sud - Coord. Sicilia

lunedì 17 giugno 2013

COMUNICATO STAMPA - Il PdelSUD aderisce alla manifestazione del 22 giugno alla centrale nucleare sul Garigliano



Il Partito Del Sud , sempre più attento e vigile al territorio, sabato 22 giugno alle 15,00 prenderà parte, anche se senza vessilli per rispettare la volontà delle associazioni e comitati organizzatori, al sit-in pacifico indetto dal forum di associazioni che vuole denunciare la gravissima situazione ambientale nell’alto casertano e nel basso Lazio presumibilmente legata alla presenza della centrale nucleare sul Garigliano e dai rifiuti tossici presumibilmente seppelliti sotto 400 metri di bitume e asfalto della adiacente statale Appia, come da indagini per disastro ambientale in corso a cura della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere; da questa denuncia nasce il sequestro di 400 metri del nuovo tratto di Appia in oggetto con ripristino del vecchio tratto.

Tale situazione ha presumibilmente causato, negli ultimi decenni, la morte di cittadini della zona a causa di terribili malattie. Il bollettino dei necrologi è paragonabile e spesso superiore a quelli di molte guerre.

Il Partito del Sud non può essere insensibile rispetto all’incremento del numero di malati e dei morti dovuti, se confermato dalle indagini, a questa forma di inquinamento criminale che ha visto coinvolgere anche bambini oltre che uomini e donne di tutte le età.

Molti di questi malati sono risultati non essere curabili sul posto e questo ha ancora di più aggravato la situazione di famiglie, spesso di umili condizioni, che hanno dovuto sopportare oltre che il dolore per i congiunti anche l’emigrazione verso nosocomi più attrezzati.

Il Partito del Sud sarà presente alla manifestazione con molti dei suoi iscritti e simpatizzanti che hanno dato disponibilità alla partecipazione.

Per chi volesse aggregarsi, vista l’importanza della manifestazione, può segnalare al Partito  la propria volontà di partecipazione scrivendo a info@partitodelsud.eu o se nel Lazio a partitodelsud.roma@gmail.com


venerdì 14 giugno 2013

Napoli: cambiamenti nella toponomastica di Angelo D'Ambra


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La neonata Commissione Toponomastica per la Città di Napoli ha approvato tra i suoi primi atti la cancellazione della strada intitolata a Liborio Romano in zona Piazza Mercato e l’intitolazione di un’area da individuare ai Martiri di Pietrarsa. Una scelta dal chiaro segno meridionalista: Liborio Romano, tradito Francesco II, assegnò al capo camorra “Tore ‘e Crescienzo” il compito del mantenimento dell’ordine pubblico a Napoli affinchè il popolo non insorgesse contro Garibaldi, mentre a Pietrarsa il 6 Agosto 1863 per mano di Bersaglieri e Guarda Nazionale caddero i primi morti sul lavoro dell’Italia, sette operai che protestavano per la forte riduzione del personale e per l’aumento dell’orario di lavoro.

“La commissione Toponomastica, al di là della sua ovvia importanza, assume a Napoli un peso specifico molto interessante per la volontà del sindaco de Magistris di dargli una linea guida improntata alla memoria di Napoli e del Sud e alla sua travagliata storia. Lo dimostra il fatto che abbia voluto il sottoscritto in commissione come suo delegato diretto ed il prof. Caratozzolo, altro meridionalista e figura di alto prestigio professionale, e che tra le prime 10 richieste abbia subito inserito i 2 temi sollecitati e relazionati dal Partito del Sud. Colpisce altresì che abbia sostenuto e  motivato i 2 temi, col supporto del sottoscritto. Il lungo lavoro di rapporti, politico e d’approfondimento sui temi cari al nostro partito e al meridionalismo sortisce i suoi frutti in una consapevolezza e condivisione del sindaco, a dimostrazione della sua disponibilità, frutto d’una palese onestà intellettuale e del continuo e, oseremmo dire positivo, lavoro del Partito del Sud. Altri temi, con pazienza e costanza verranno affrontati in futuro”, ha sostenuto Andrea Balia del Partito del Sud e membro della Commissione toponomastica.

giovedì 13 giugno 2013

Toponomastica/Napoli : 2 obiettivi centrati!

Ricevo e posto questa bellissima notizia dell'iniziativa della Commissione Toponomastica di Napoli...finalmente il meridionalismo dei fatti del Partito del Sud e non quello degli annunci e della protesta sterile!!! Grazie Napoli, grazie sindaco, grazie Andrea, grazie Partito del Sud!!!



Napoli, 13 Giugno 2013

Ieri, 12 Giugno 2013, nella Sala Giunta del Comune di Napoli a Palazzo S. Giacomo ha preso il varo la Commissione Toponomastica per la città di Napoli.
Presieduta dal sindaco Luigi de Magistris, coadiuvato dal suo Capo Gabinetto Politico Alessio Postiglione con i componenti nominati, tra cui Andrea Balìa (delega diretta del sindaco). Sono state individuate 3 linee guida :

1)  identitaria di Napoli e il Sud, per la verità sulla memoria storica della città e del Sud;
     2) di ricordo e omaggio ad eroi, partigiani, difensori di Napoli e per Napoli, attori e/o vittime di guerre ed eventi causa la ferocia nazi/fascista;
      3) di riequilibrio di una Toponomastica al femminile, che vede in Italia la percentuale riguardante le donne al solo 3%;

Sono state esaminate, in via prioritaria, come ordine del giorno, stabilito dal sindaco, 10 tra le circa 50 richieste pervenute, tra cui 2 particolarmente significative proposte dal PARTITO DEL SUD ed approvate :

      1)  cancellazione della vergognosa intitolazione a LIBORIO ROMANO d’una strada in zona Piazza  Mercato   a Napoli;

        2)  intitolazione d’una piazza, spazio, o strada da individuare ai MARTIRI DI PIETRARSA;

Il sindaco ha illustrato e sostenuto le motivazioni, supportato dalle ulteriori spiegazioni di Alessio Postiglione, Andrea Balia e del dott.Caratozzolo.

L’ufficio tecnico del Comune provvederà ad uno studio d’individuazione di spazi adeguati e disponibili, che, condivisi dalla commissione, determineranno la stesura e attuazione delle relative delibere.

FATTI !  NON CHIACCHIERE!

IPARTITO DEL SUD, a fronte d’un lungo percorso e impegno politico, da alcuni osteggiato, consegue un concreto risultato per il meridionalismo e la verità storica del Sud!

Grande soddisfazione di Andrea Balìa e del PARTITO DEL SUD, per la qualità e l’indirizzo identitario e di tesi meridionaliste del partito, sostenuto, motivato e concretizzato da Luigi de Magistris.

La commissione riprenderà i suoi lavori il 24 Luglio 2013 alle ore 17,00.




mercoledì 12 giugno 2013

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA REGIONALE SICILIANA DEL PdelSUD

COMUNICATO STAMPA PDSUD SICILIA




Un altro morto dell’Esercito in missione in Afghanistan. Il Capitano dei bersaglieri Giuseppe La Rosa di 31 anni, Siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), ucciso da una bomba lanciata contro l’automezzo dell’esercito Italiano, su cui si trovava in missione di pattugliamento.

In Afghanistan si continua a morire per una missione militare detta di “pace”, ed in effetti aiuta le popolazioni locali con iniziative umanitarie,  ma di fatto serve di sostegno ad un governo Afghano alleato delle multinazionali Americane ed Europee.

Il Partito del Sud esprime profondo cordoglio alla famiglia del Capitano La Rosa ed auspica che non ci siano più morti militari e civili.

Inoltre si chiede fermamente al Governo Italiano di ritirare Tutti i Militari impiegati nelle così dette missioni di “pace” per evitare ulteriori vittime di guerra di tutte le nazioni.
Infine riteniamo che l’attuale crisi economica che attraversa il paese, non permette al Governo Italiano di spendere circa tre milioni di euro al giorno per le spese militari di tutti i contingenti all’estero (Afghanistan-Bosnia-Libano- Somalia ecc.).


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lunedì 10 giugno 2013

La Banca del Mezzogiorno, ma forse intendevano l’orario di sportello...di M. Dell'Edera

Ricevo e posto con condivisione quest'interessante articolo di Michele Dell'Edera, Coord. PdSUD per la Puglia e facente parte della Segreteria nazionale del movimento....


Banca-del-Mezzogiorno
L’Onorevole toscano Marco Causi del Pd ha avuto il merito, nei giorni scorsi, di riaccendere i riflettori sulla fantomatica Banca del Mezzogiorno, banca pubblica voluta e annunciata dal Governo Berlusconi e, in particolare dal Ministro Tremonti per “risollevare le sorti del sud”.
Anzi di più. Se andiamo oggi sul sito della banca, che poi diventa un sottosito di Poste Italiane ecco cosa troviamo scritto in pompa magna: Banca del Mezzogiorno nasce per sostenere i progetti di sviluppo delle PMI del Mezzogiorno aumentando la disponibilità di credito a medio – lungo termine”.
Ebbene, Marco Causi, ha chiesto al Ministero del Tesoro che fine avesse fatto il progetto e se questo stava andando avanti.
Da quanto apprendiamo il Governo con estrema chiarezza e quasi con candore ha dichiarato più o meno nella sostanza che: nessun “Tremonti bond” è stato emesso a favore del sud, che il progetto per quelle che erano le sue finalità iniziali è fallito “perché sono cambiate le condizioni economiche”, che la Banca eroga fondi solo alle grandi aziende (del Nord diciamo noi e non solo noi) che investono nel meridione (in realtà realizzano opere appaltate al sud), ed eroga prestiti ai dipendenti di Poste Italiane.
Il Partito del Sud si chiede se questo sia il modo di intervenire nel Sud Italia e se è pensabile che ci sia una banca pubblica, pagata dai contribuenti che operi in questo modo, facendo tra l’altro credere nelle sue pagine descrittive che sta aiutando le PMI del Mezzogiorno.
Se lo Stato Italiano non comprende che l’investimento vero nel sud è quello che consente a imprese e imprenditori del sud, con sede legale a sud, con cuore e testa a sud di crescere allora vuol dire che ci si riempie la bocca di sud e le tasche di altre zone d’Italia.
E ci chiediamo anche se e quale sia stata la reazione a queste comunicazioni da parte di tutti quegli onorevoli che al sud prendono il loro voto, ma che presto dimenticano…
E ci chiediamo: se la mission della banca è fallita, perché e per chi bisogna tenerla ancora in piedi ?
A questo punto non ci resta che pensare che la Banca del Mezzogiorno non sia stata pensata per indicare un’area geografica, ma semplicemente l’orario di sportello.
Segreteria Nazionale del Partito del Sud

Tessera onoraria PdSUD per Enzo Di Brango e Valentino Romano ed avvio collaborazione con Quaderni calabresi!




Venerdì 7 giugno si è svolto a Roma, presso l'Hotel Golden Tulip Bellambriana, il convegno meridionalista "Il Sud tra le caste di ieri e di oggi", con la presentazione del saggio di Enzo Di Brango sulla storica pubblicazione "I Moribondi di Palazzo Carignano" di Petruccelli Della Gattina, un bellissimo, ironico e dissacrante ritratto del primo parlamento del regno sabaudo con le sue tante ombre ed i suoi tanti difetti, difetti che poi si sono perpetuati per più di 150 anni diventanto attuali anche oggi in epoca repubblicana.

C'è stato poi un animato dibattito meridionalista con Enzo Di Brango e Valentino Romano che ha visto le doverose precisazioni su diverse "etichette" e su diversi modi di intendere il significato di alcuni termini come "meridionalista", "borbonico" e "revisionista" etc etc...spesso utilizzati in modo alquanto improprio, inoltre è stato sottolineato piena convergenza anche sul concetto che il vero lavoro storico, anche in campo meridionalista, non deve tendere all'agiografia del Regno delle Due Sicilie proprio per difendere la nostra credibilità e l'importanza della storia in questa nuova fioritura di movimenti meridionalisti.

Al termine del dibattito, Enzo Riccio, Vice-Presidente del Partito del Sud ha consegnato la tessera onoraria del movimento a Enzo Di Brango e Valentino Romano, per i loro numerosi lavori sul meridionalismo e sulle storia della nostra terra. Siamo sicuri che oltre la stima ed amicizia con gli autori, potranno esserci proficue collaborazioni tra la storica rivista "Quaderni calabresi", nata da Tassone e Zitara, ed il Partito del Sud in un ambito finalmente sinergico tra cultura e politica.


Enzo Riccio
Vice-Presidente nazionale Partito del Sud