giovedì 6 dicembre 2012

Popoli sovrani di Europa??? di Pasquale Mesiti



Ricevo e posto con condivisione quest'articolo molto bello di Pasquale Mesiti, Coord. provinciale Reggio C. del PdSUD, sul fenomeno del falso meridionalismo e su come rispondere ai soliti ascari e trasformisti del Sud con il vero meridionalismo...

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Apprendo dalla stampa che a Montecitorio è stato presentato un ennesimo sedicente movimento politico di inganno denominato   'Popoli sovrani d'Europa'.
Motore dell'iniziativa tre  deputati:  
1) Elio Belcastro (già sindaco di Rizziconi,  in quota Forza Italia e coordinatore regionale del Movimento per l'Autonomia in Calabria. Alle elezioni regionali del 2005 è stato candidato per il Nuovo PSI; successivamente ha aderito al MPA, che lo ha candidato in posizione di servizio alle elezioni politiche del 2006 nella lista congiunta con la Lega Nord).
È eletto deputato  alle elezioni politiche del 2008 per la lista del MPA in Calabria. Successivamente aderisce al nuovo partito "Noi Sud" e partecipa alla formazione del gruppo parlamentare di "Iniziativa Responsabile" (quella dell'On Scillipoti) presso la Camera dei Deputati a sostegno del governo Berlusconi IV.

Poco dopo la sua nomina è stato pesantemente attaccato dalla stampa per essersi rifiutato, durante un'intervista con Giuseppe Cruciani, di provare a definire, da sottosegretario di Stato all'Ambiente, che cosa fosse il protocollo di Kioto.
Il 3 novembre 2011 abbandona il gruppo parlamentare di Popolo e Territorio per aderire al Gruppo misto della Camera, dichiarando di voler comunque sostenere il Governo Berlusconi IV[1].Il 7 novembre 2011 Belcastro fonda con altri due deputati di Noi Sud, ex Popolo e Territorio Arturo Iannaccone e Americo Porfidia la componente "Noi per il Partito del Sud - Lega Sud Ausonia" ed aderisce al "Grande Sud" di Miccichè.


2) Arturo Iannaccone (nel 1994 ha aderito al Centro Cristiano Democratico e si è candidato, alla Camera dei Deputati, nel collegio uninominale n° 12 della XX circoscrizione ("Campania 2") in coalizione con Forza ItaliaUnione di Centro e Polo Liberal Democratico, senza essere eletto).
Eletto nel 1995 al Consiglio Regionale della Campania per il CCD, è nominato assessore alla Ricerca Scientifica ed Informatica della giunta presieduta da Antonio Rastrelli. Nel settembre del 1997 è nominato capogruppo del CCD al Consiglio Regionale della Campania. Nel marzo del 1998 viene, inoltre, designato dalla Segreteria Nazionale del CCD vicecommissario regionale del partito e membro della direzione nazionale.
Dal giugno del 1999 all'aprile del 2004 è capogruppo del CCD al consiglio comunale di Avellino. Dal giugno del 2000 è Segretario Regionale del Centro Cristiano Democratico della Campania. Candidato alle elezioni politiche del 2001 alla Camera sia nel collegio uninominale n° 12 della XX Circoscrizione ("Campania 2") sia nel listino proporzionale per il CCD-CDU, viene nuovamente sconfitto.
Nel dicembre del 2001, il presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi lo nomina consigliere dell'Agenzia per le Onlus. Dal 2002, con la costituzione dell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, ne diviene segretario regionale della Campania.
Nel 2004 è il candidato della Casa delle Libertà alla Presidenza della Provincia di Avellino ma ottiene solo il 31.3% dei consensi venendo sconfitto dal candidato del centrosinistra Alberta De Simone eletto con il 68.1%
Fuoriuscito dall'UDC, nell'aprile 2008 è eletto alla Camera dei deputati nella XX circoscrizione ("Campania 2") nelle liste del Movimento per l'Autonomia, partito al quale aderisce il dicembre successivo. Il 22 gennaio 2010, dopo essere stato espulso da MPA[3], diventa segretario nazionale del nuovo partito "Noi Sud".
Il 3 novembre 2011 abbandona il gruppo parlamentare di Popolo e Territorio per aderire al Gruppo misto della Camera, dichiarando di voler comunque sostenere il Governo Berlusconi IV[1].Il 7 novembre 2011 Iannaccone fonda con altri due deputati di Noi Sud, ex Popolo e Territorio Elio Vittorio Belcastro e Americo Porfidia  la componente "Noi per il Partito del Sud - Lega Sud Ausonia" ed aderisce al "Grande Sud" di Miccichè.


3) Americo Porfidia( Già Sindaco di Recale nel casertano dal 2007 eletto nell'Italia dei Valori nel 2006 e nel 2008, nel gennaio 2009 lascia il partito di Antonio Di Pietro alla volta del gruppo misto. Nell'ottobre 2010 aderisce a Noi Sud e ufficializza il suo passaggio nelle file della maggioranza. Contestualmente, Noi Sud costituisce un gruppo parlamentare unitario con I Popolari di Italia Domani, movimento scissosi dall'Unione di Centro con l'obiettivo di sostenere il governo Berlusconi IV.
Porfidia, insieme ad alcuni parlamentari eletti nell'opposizione, si rivela determinante nell'accordare la fiducia al governo di centro-destra il14 dicembre 2010.
Nel gennaio 2011 gli esponenti del movimento aderiscono a Iniziativa Responsabile di Scillipoti , poi ridenominata Popolo e Territorio.
Il 3 novembre 2011 abbandona il gruppo parlamentare di Popolo e Territorio per aderire al Gruppo misto della Camera, dichiarando di voler comunque sostenere il Governo Berlusconi IV[1]. Il 7 novembre 2011 Porfidia fonda con altri due deputati di Noi Sud (ex Popolo e Territorio) Arturo Iannaccone e Elio Vittorio Belcastro la componente "Noi per il Partito del Sud  - Lega Sud Ausonia" (ed aderisce al movimento "Grande Sud" di Micciché).

Sono stati questi personaggi, giorno 5 Dicembre,  a presentare senza vergogna, il simbolo del nuovo gruppo in conferenza stampa a Montecitorio in vista delle prossime  elezioni politiche: A costituire i 'Popoli sovrani d'Europa' hanno riesumato e/o inventato sigle quali: Autonomia Sud, Liga veneta Repubblica, Partito sardo d'Azione, Lega Sud Ausonia, Csu Italia, Uomo Qualunque, Movimento friulano, Movimento lombardo veneto, Nuova Sicilia e altre liste civiche che, per il momento, non hanno fatto in tempo a dare una denominazione.


Questa operazione di bassa politica  dimostra  ancora il  tentativo cinico dei Partiti  del Palazzo e di Palazzo di confondere ulteriormente il popolo del Sud  spacciandosi  per meridionalisti  nel tentativo di  sopravvivere al loro fallimento  sapendo bene  che ne i Governi dove loro erano  presenti in componente numerosa si sono comportati nei confronti del Mezzogiorno come ascari al servizio  di Berlusconi e di Bossi con delega di “Kapò” per il Sud.
Oggi le stesse impresentabili  persone vorrebbero  vendere il loro scadente prodotto mascherandosi  sotto  sigle inventate ad arte come il sedicente “Grande Sud” di Micicchè o il fallimentare MPA dei trasformisti Raffaele  Lombardo ed Agazio  Loiero o, ancora, come “Noi Sud”  i cui rappresentanti, in questa legislatura, si sono distinti per essersi  venduti al migliore offerente e per un piatto di lenticchie.

Queste formazioni di inganno, foraggiate dai poteri plutocratici che hanno tutto l’interesse di continuare ad escludere il Sud dai circuiti di progresso, inducono ad una più attenta  riflessione e a riprendere seriamente l'ammonimento Dorsiano di non abbassare la guardia e a  "tenersi in contatto" perché solo la realizzazione di un vero, autentico, grande Movimento Meridionalista può evitare e scongiurare l’ennesimo grande imbroglio dei Partiti del Palazzo i quali, chiusi  in un loro dorato monte Olimpo distanti e lontani dai problemi della gente comune  si passano il tempo, inebriati dal nettare del potere e completamente dissociati dalla realtà, a  litigare fra di loro   scornandosi e  dibattendo continuamente su chi è il più infame fra loro,  ma tutti d’accordo  nel  rinunciare  anche alle prerogative politiche rimettendo, come ignavi, funzioni e decisioni a un Governo Tecnico, espressione  della plutocrazia  finanziaria globale, attenti  solo  a continuare a  conservare le loro franchigie e i loro privilegi a dispetto del bene comune preoccupandosi solo di potere continuare a conservare un posto al sole  per se stessi e non certo nell'interesse del Popolo sovrano che, coi loro comportamenti, hanno contribuito a renderlo schiavo e suddito  colonizzato dagli interessi dei poteri della finanza internazionale. 

In questo contesto abbiamo ragione noi del Partito del Sud ad affermare con forza e determinazione che, proprio in questa   difficile situazione, i veri meridionalisti sono chiamati oggi a dare seguito  all'assemblea Nazionale Costituente  di Napoli  dove, noi per primi del Partito del Sud, abbiamo contribuito alla nascita  di "Unione Mediterranea" cioè di una  forza politica innovativa e moderna che vuole porre con forza all'attenzione del Paese il problema del Mezzogiorno come il punto centrale e prioritario della politica nazionale.
In questa  prospettiva, se sapremo essere liberi da condizionamenti e forti delle nostre convinzioni, saremo gli unici interpreti credibili del riscatto del popolo del Sud. 


                 Solo così il meridionalismo della ragione  potrà riannodare il filo mai spezzato della grande  lezione di Guido Dorso, Luigi Sturzo, Gaetano Salvemini e Nicola Zitara,  rendendo valide ed attuali le loro intuizioni di fondo, che cioè l'Italia non potrà avanzare compiutamente sulle strade del progresso civile e dello sviluppo sociale fin quando permarranno al suo interno, non colmati e superati, squilibri e dislivelli.


Pasquale Mesiti - Coord. PdSUD Provincia Reggio C.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Invece allearsi con altri democristiani sarebbe una cosa più onesta? Almeno questi hanno capito che solo federandosi da nord a sud si può battere il centralismo.