Domani a Gaeta all'Hotel Flamingo, Corso Italia 109, al termine della riunione del Direttivo Nazionale del Partito del Sud e quindi verso le ore 19, sarà presentato dal Partito del Sud il nuovo lavoro della D'Amico Editore, "L'Assedio di Gaeta" , scritto in napoletano dallo stesso Vincenzo D'Amico sulla base di uno scritto originale di Charles Garnier, giornalista che descrisse di persona l'assedio e gli ultimi giorni del Regno delle Due Sicilie.
Ecco una bella recensione di questo lavoro su "la nuova Gazzetta di Gaeta":
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Il
15 gennaio del
1866, a Napoli, esce il primo numero del giornale
Lu Trovatore.
Pubbecarrà tutto chello che trova. Proprio tutto? Forse! La storia dell'assedio di Gaeta, sì. Verrà pubblicata in napoletano, a puntate, su questo giornale che si potrà leggere tre volte a settimana e sarà tradotta dal francese in napoletano da un misterioso Don Saverio. Chi si cela realmente dietro questo misterioso nome? Il fatto è che, nel 1861, a qualche migliaia di chilometri da Gaeta, nella capitale belga, fu stampato in francese il primo giornale dell'assedio. Bruxelles vede quindi pubblicare quella che potremmo considerare l'
editio princeps di
Le siége de Gaete, di un tale
Charles Garnier. Garnier era un analista politico, ma soprattutto un brillante giornalista che descrisse quel che avvenne a Gaeta intorno al 1861 in una serie di appunti. Presente durante l'assedio, egli riporta i fatti come li ha realmente vissuti.
Il
26 marzo 2014, a Gaeta, la settimana
Vivi l'Arte Gaeta accoglie tra le mura del noto
Palazzo de Vio,
Vincenzo d'Amico con alla mano il nuovo volume nato dalle giudiziose scelte editoriali della D'Amico Editore:
L'Assedio di Gaeta. In qualche minuto il pubblico di Vivi l'Arte fa un salto indietro nel tempo e con forte emozione scopre che qualcuno aveva pensato ai posteri. Questo "qualcuno" era Charles Garnier. Le cronache del giornalista francese hanno lasciato riaffiorare in tutti i presenti la personalità del popolo gaetano e dei sovrani del Regno delle Due Sicilie, l'identità di una Nazione, di una città. Una memoria storica. Allora il significato di "post unitario", "unità d'Italia" ha assunto un significato pieno e profondo.
L'assedio di Gaeta, pubblicato dalla
D'Amico Editore in napoletano propone assieme al testo di Garnier un'appendice fotografica e documentaria molto ricca, frutto di accurate ricerche. Altamente raccomandato, magari da leggere anche a voce alta ai nostri figli, lasciandoci guidare, il tempo di una lettura, dal
filo della D'Amico Editore.
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Credo che bisogna dare spazio a giovani autori ed editori, persone come Vincenzo D'Amico che propongono la nostra vera storia, con passione continuano le ricerche storiche e soprattutto con coraggio provano a farle diventare idee editoriali ed imprenditoriali, il tutto senza sostituire alle favolette risorgimentali quelle borboniche, ma con amore per la verità e per la nostra terra.
Enzo Riccio
Vice-Presidente Partito del Sud