sabato 1 novembre 2008

"Italiaunita"....dalla vergogna!

L'ultima trovata del governo e' geniale...sono previste pene severissime, si rischia addirittura il carcere, per chi abbandona rifiuti ingombranti in strada...ma solo in Campania!!! A quando altre leggi razziali contro i campani? A quando una nuova legge Pica contro il "brigantaggio"?

E le pene per i veri reati ambientali, per camorristi, politici, massoni, imprenditori del Nord che per anni hanno sversato rifiuti tossici nella mia terra???
E il divieto per la Campania ad accogliere rifiuti "speciali" come invece e' possibile in base all'ultimo decreto???
E i piani di bonifica ambientale? E gli impianti di compostaggio che stimolerebbero la raccolta differenziata???
E gli studi sulle alternative agli inceneritori???

Mi pare il solito pugno duro del governo berluscon-padano...sempre forte coi deboli e debole coi poteri forti...se poi i deboli sono meridionali o peggio ancora napoletani, c'e' da usare il maglio di ferro!

Ora immagino come l'Italiaunita gongolerà pensando che e' giusto e necessario punire gli "sporchi" campani, come se ci fosse bisogno di altri idioti a Milano come a Roma che dimostrano la loro intelligenza con striscioni del tipo "Vesuvio lavali col fuoco"...

Immagino che nel prossimo programma televesivo di Licio Gelli queste misure riceveranno consensi e applausi, del resto la massoneria ha unito l'Italia e l'ha arricchita sversando monnezza e disoccupazione al Sud...cosa ci aspettiamo di diverso dai "fratelli d'Italia"?

5 commenti:

Orazio Vasta ha detto...

http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/staserasu-raitreviaggio-nel-regno-delle.html

Orazio Vasta ha detto...

http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/leggi-razziali-contro-i-campani.html

leuvian ha detto...

Proprio per queste ragioni bisogna scappare da questi signori e dai loro alleati. Non basta criticarli e poi far pappa e ciccia con i leghisti e le loro invenzioni meridionaliste fatte solo per controllarci e portare grano al governo.
Tale via passa...altrimenti si dice una cosa e se ne fa un'altra!
Andrea Balia

Orazio Vasta ha detto...

"Ho visto quelli del camion biancoaggredire e picchiare i ragazzini"
"Perché il mezzo carico di bastoni è stato lasciato entrare?"
Pubblichiamo la testimonianza di Elena, professoressa precaria di tedesco. Elena (il cognome ci è noto) era in piazza Navona la mattina degli scontri e ha assistito all'intero svolgimento della contestata vicenda.

Sono arrivata a Piazza Navona verso le 10.00.
La zona era presieduta da numerosa polizia e altrettanto numerosi carabinieri,Corso Rinascimento era inaccessibile.
La piazza era piena di ragazzini intorno ai 15 anni. Moltissimi erano pigiati nella stradina della Corsia Agonale che sta proprio davanti a Palazzo Madama.
Sembrava di essere su un autobus all'ora di punta.
Mi sono messa tra una panchina di marmo e un lampione, guardando il Senato; davanti a me, di lato a sinistra, il camion dei Cobas, che erano lì come annunciato.
Non mi piaceva l'atmosfera, gli slogan che sentivo erano privi della freschezza delle ultime manifestazioni.
Alla mia destra vedevo un camioncino bianco che cercava di arrivare proprio alla fine di Corsia Agonale. Sul tetto del camioncino bianco c'erano ragazzi più grandi. Non studenti medi, alcuni sui trenta. Avevano il microfono e molti di loro videocamere. Ricordo perfettamente una biondina, giovanissima, che filmava tutto. Voci rauche e dure. Occhiali a specchio. Dall'altro camion qualcuno improvvisamente ha urlato che stavano caricando. Ho pensato: "La polizia" e ho cercato di calmare le ragazzine che erano intorno a me, dicendo loro di non mettersi a correre, che si sarebbero fatte male. Non mi hanno (giustamente) dato retta e mi hanno scaraventato, cadendomi addosso e in parte calpestandomi, sulla panchina.
Liberata dai corpi che mi stavano addosso, mi sono alzata e li ho visti schizzare intorno a me: ragazzi con il viso coperto e scoperto che con cinghie e fibbie di ferro picchiavano chiunque capitasse loro a tiro. Alcuni di loro usavano i caschi. Ho visto un ragazzo a terra preso a pugni e calci da un gruppo. L'ho visto riuscire ad alzarsi e scappare con il sangue che gli colava dal viso, mentre continuavano a prenderlo a cinghiate. Tremavo come una foglia. Ho iniziato a urlare di smetterla.
Vicino a me un'altra signora, mia coetanea, chiedeva chi fossero quei picchiatori. Ho urlato: "Ma dov'è la polizia? Stanno picchiando dei bambini!!". Dopo è tornata una calma strana. Me ne sarei voluta andare, ma vedendo solo sparuti adulti in quella piazza di adolescenti, non me la sentivo: se dal camioncino bianco avessero attaccato di nuovo, almeno un paio di adulti avrebbero dovuto provare a fermarli.
Gli aggrediti, soprattutto le ragazzine, avrebbero voluto mandarli via. Ho cercato per quello che potevo di calmarle. Avevo paura, per loro e per me: i ragazzotti del camioncino ci avrebbero massacrati.
Così è trascorsa un'ora.
Surreale.
Dal camioncino bianco venivano slogan pesanti, volgari. Mi chiedevo: "Come è possibile che restino qui, che nessuno faccia nulla?". Davanti a me un via-vai particolare: alcuni signori in giacca e cravatta, cinquantenni, uno dei quali con difficoltà di deambulazione e accompagnato da una signora elegante, in pantaloni, completo scuro, provenendo dalla sinistra della piazza, andavano dai ragazzi del camioncino e parlavano con loro. Il signore e la signora mi saranno passati davanti almeno tre volte. Poi ne sono arrivati una decina, in processione, vestiti sportivi, tra i quaranta e i cinquanta. Avevano walkie-talkie. Hanno parlato con i giovanotti del camioncino bianco e poi se ne sono andati.
Poco è arrivata un'autombulanza vuota, dalla destra della piazza, che si è messa dietro il camioncino bianco, che piano piano è partito e, superando il camion dei Cobas, se ne è andato, seguito da una trentina di ragazzi che urlavano. Dietro di loro l'autombulanza vuota. Ho pensato: "Finalmente se ne vanno, scortati".
Mi sono diretta verso Corso Vittorio Emanuele per tornare a casa e ho visto arrivare un corteo.
In soccorso dei picchiati di prima, ho pensato.
Ho urlato: "Quei violenti se ne sono andati!!".
Ma poi da lontano ho visto che non erano stati mandati via del tutto. Erano stati solo spostati dall'altro lato della piazza. Cosa è successo dopo è noto.
Mi chiedo:
- Come è stato possibile che in Piazza Navona, piena di ragazzini e ragazzine pacifiche, sia un camioncino pieno di bastoni e spranghe? Perché la polizia che pure aveva blindato la zona non ha controllato?
- Perché le forze dell'ordine non sono intervenute mentre degli adolescenti inermi venivano picchiati da energumeni con cinghie e caschi?
- Chi era il signore in giacca e cravatta con un evidente problema di deambulazione, accompagnato da signora in completo scuro, che più volte e per lungo tempo si è intrattenuto con i giovani del camioncino bianco?
- Chi erano gli altri signori, vestiti sempre con giacca e cravatta, che pure hanno conversato con loro?
- Chi erano i signori con i walkie-talkie?
- Perché è stata mandata un'autombulanza in piazza per scortare il camioncino bianco e i giovani che stavano nelle sue immediate vicinanze, ma alla fine non è stato fatto uscire del tutto?
(1 novembre 2008)
Fonte :la repubblica
Pubblicato da Orazio Vasta

Orazio Vasta ha detto...

Amici cari,vi prego di mettere in evidenza questa lettera nel blog. Grazie.Cordialità,Orazio Vasta
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Caro Ministro,
sono una agronomo, ma al contenpo un agrumicoltore, e discendo da famiglia di agrumicoltori.
Faccio la professione da 24 anni, e da 29 coltivo arance, le tanto bistrattate arance siciliane, che tutti amano, ma che ci stanno portando economicamente alla rovina, perchè nonostante gli elevati prezzi di vendita al consumo, a noi vengono pagate a prezzi irrisori.
L'anno scorso anche fra i 5 ed i 7 centesimi al chilo.
Sì ha letto bene! 5-7 €urocent al chilo.
Mi rammarico, però, del fatto che Lei sia poco attento alla questione, ma la vedo assai impegnato, invece, nella tutela (come è anche giusto che sia) dei prodotti della Sua terra.
Vorrebbe, per favore,dare un pò più di "conto e retta" alle problematiche di noi agricoltori del sud?
Corrado Vigo
Trecastagni,2 novembre 2008
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