Il Partito del Sud è intervenuto sabato a Roma al Coordinamento nazionale di NetLeft, portando la sua visione meridionalista e ribadendo che se non si riparte da Sud, non solo i progetti di rilancio nazionali ma anche quelli della sinistra, saranno destinati al fallimento.
Quale progetto nuovo per dare risposte al Paese?
Ecco una foto riguardante l'intervento di Enzo Riccio, Vice-Presidente nazionale del Partito del Sud, presente con il Coordinatore per la Puglia del PdSud, Michele Dell'Edera.
(Di seguito anche il mio commento come Vice-Presidente nazionale del PdSUD).
Trovo molto interessante lo spazio di discussione in NetLeft per due motivi fondamentali:
1) si prova a costruire a sinistra una discussione ed un'alternativa e proposta politica partendo dall'analisi di una società che sta cambiando in Italia e nel mondo, c'è il bisogno di idee e linguaggi nuovi. Questa e' una cosa che si può applicare anche al meridionalismo, inutile rimpiangere solo il passato se non si capisce il presente e non si hanno progetti concreti per il futuro.
2) in un mondo complesso, le derive populiste e demagogiche, seppur comprensibili, non hanno una valenza a medio e lungo termine. Insomma non basta l'indignazione e la rabbia, seppur giuste e motivate, per costruire e realizzare un'alternativa. Anche qui, mi sembra che il paragone con il meridionalismo, o meglio quello che per me dovrebbe essere il meridionalismo che aspiri a diventare movimento di massa e di liberazione dalla condizione di colonizzazione del Sud.
Chiaramente ho dato la mia disponibilità a partecipare a questo laboratorio e ai prossimi lavori di NetLeft, sperando che la sinistra esca dall'eterno dilemma tra posizioni opportuniste e posizioni antagoniste e soprattutto affronti come prioritario il tema del Sud del paese, insieme a tutti i Sud del mondo, in modo aperto e senza preclusioni ideologiche.
Enzo Riccio
Vice-Presidente Nazionale Partito del Sud
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