giovedì 6 maggio 2010
Inviamo e-mail di protesta per la trasmissione di Rai 1 "Porta a Porta" del 05/05/10
Premessa - di Antonio Ciano
Ieri sera, nella trasmissione Porta e Porta, della tv pubblica pagata da noi, abbiamo dovuto subire la solita minestra condita e ritrita sul Risorgimento.
Lo diciamo ora e non lo ripeteremo all'infinito, quei signori non ci rappresentano. Dovrebbero rispondere di apologia verso la monarchia, un reato morale prima che penale, di apologia verso una ideologia fatta di morte, di massacri, di arricchimenti, di ruberie, messe in atto dai suoi infami patrioti e cominciare da Cavour, che a morte avvenuta, lasciò in eredità ben 40 milioni del tempo (raspati). Agostino Bertani, segretario di Garibaldi, partito da Genova morto di fame non usava fare resoconti delle centinaia di migliaia di ducati di cui ogni giorno disponeva. Una cuccagna! Una vera Isola del Tesoro per i cosiddetti rigeneratori, rinnovatori, unitari, liberali, massoni. Stavano cominciando a spoliare il Sud a favore delle industrie del Nord.
Il Bertani”…Fu segretario generale della dittatura…già repubblicano, stato a Genova segretario della Società nazionale armata […]. Questi riuscì più ladro di Cacco, dio del ladri; e fu ai garibaldini stessi meraviglia a vederlo sì in alto, e sentirlo intitolare colonnello. Tra esso e il dittatore se la intendevano"
(Giacinto de Sivo, Storia delle Due Sicilie, ed Brenner, Vol. II, pag. 205) […]a questi dì, il Bertani movendo il tutto, il Reame era messo a sacco”. (Giacinto De Sivo, Storia delle Due Sicilie, Vol II , pag. 219). E come il Bertani, il Curletti e altri campioni.
Il Sud si ribella a quanto visto la sera del 5 maggio ed invita i meridionali a protestare, per farlo basta scrivere una email alla trasmisisone condotta da Bruno Vespa, abruzzese di nascita piemontese di adozione. I suoi paesani si fecero scannare per combattere il risorgimento, ma lui, poverino, non conosce la storia della sua regione.
Il Comunicato del Partito del Sud è rivolto a tutti i meridionali e ai simpatizzanti dei vari movimenti meridionalisti e questa volta ci rivolgiamo anche ai leghisti, ringraziando l'on. Castelli, che, nella trasmissione suddetta è stato l'unico ad ergersi a difensore della nostra storia.
Comunicato Stampa
Ieri 5 maggio 2010 nella trasmissione Porta a Porta due "illustri storici" Galli della Loggia e Villari, hanno detto chiaramente che la storia ufficiale rimane quella che da anni studiamo nelle scuole, sentenziando l'arretratezza dello Stato pre-unitario del Sud Italia, in uno studio asetticamente preparato senza nessuna presenza di uomini del Sud che potessero controbattere alle evidenti inesattezze propalate ad arte ad un popolo narcotizzato ed ormai da anni socratizzato da massicce dosi di panzane risorgimentaliste.
Ci si domanda come sia possibile, che i due storici abbiano irriso monotematicamente e senza contraddittorio l'Esercito regolare delle Due Sicilie e come mai abbiano con lo stesso vergognoso metodo bollato i briganti come delinquenti comuni e non come partigiani .
La cosa più eclatante resta il fatto che nella trasmissione i vari servizi, offendento la logica, come comunemente si usa in questo disgraziato paese da 150 anni, siano stati tutto un inno alle solite trite e stucchevoli favolette risorgimentali, senza nessun supporto storico se non l'ignoranza e la protervia di chi continua a pontificarle bellamente dall'alto di una supposta conoscenza storica che è un vero e proprio campionario di vuoto ciarpame retorico.
A onor del vero tocca ricordare che l'unico che tentava di dire le cose come stavano era Castelli (un leghista!!!!), cercava di parlare del brigantaggio, di Bronte, del Sud industrializzato, delle ignominie commesse da Garibaldi, ma subito veniva deriso e zittito dagli altri interlocutori...
Ecco cosa ha prodotto il Risorgimento.
Paghiamo ancora pegno ai rincoglioniti di stato, ai baroni universitari, al Presidente del Consiglio, ai politici ciarlatani e ai truffatori.
Ieri sera a Porta a Porta c'è stata la massima elevazione a potenza di quella ideologia massonica e truffaldina.
A quella trasmissione mancavano le anime del Sud, mancava il milione di contadini morti, mancavano i 30 milioni di emigranti, mancavano i morti di Gaeta, di Pontelandolfo, di Casalduni, di Vieste, di Gioia del Colle, delle centinaia di paesi abbrustoliti, mancavano i contadini di Bronte e i soldati trucidati dalla belva massonica nel lager di Fenestrelle.
Mancava Pino Aprile, mancava Antonio Ciano, Alessandro Romano, De Crescenzo, Dicè, Del Boca, Pellicciari, Di Fiore,Valentino Romano, Antonio Pagano, Erminio De Biase, Elena Bianchini Braglia,Lino Patruno, Marisa Ingrosso i tanti intellettuali che si stanno massacrando il cervello per dare a questa repubblica lo status di Repubblica.
Ieri sera c'è stata l'apologia alla monarchia perdente.
Questi politici che non ci rappresentano devono fare le valigie, dimostrano al popolo che destra e sinistra sono solo indicazioni stradali.
Invitiamo TUTTI i meridionali a inviare e- mail di protesta per l'immondo spettacolo andato in onda ieri sera su Rai1 nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, novello affabulatore Dumas, all'indirizzo e-mail portaaporta@rai.it ricordando nelle mail di cui raccomandiamo, come sempre, il tono fermo e corretto, che la Rai è proprietà di tutti gli italiani da Nord a Sud, che i cittadini del Sud pagano (ancora per il momento..) il canone e hanno diritto ad un giusto rispetto e a poter dire in trasmissione la loro opinione nonchè poter portare dati storici in democratico contraddittorio.
Il Partito del Sud ha già espresso ufficialmente questa mattina alla Direzione nazionale Rai il proprio dissenso e disgusto per quanto avvenuto ieri sera.
Antonio Ciano
PARTITO DEL SUD
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