martedì 15 marzo 2016

Il socialismo democratico rinasce in USA con Bernie Sanders...e in Europa? E in Italia?

Nobody who works 40 hours a week should be living in poverty.

(berniesanders.com)



Leggendo questo slogan sul sito di Bernie Sanders quasi non ci credevo...allora mi sono incuriosito e sono andato a leggere il programma e alcune dichiarazioni del candidato democratico che ha il coraggio di sfidare alle elezioni primarie in USA la candidata democratica più forte Hillary Clinton, di certo sostenuta dall'establishment del Partito Democratico americano e da alcuni "poteri forti" e lobbies. e soprattutto di sfidare quell'America reazionaria e maccartista che ancora oggi è diffusa e trova negli atteggiamenti clowneschi del candidato  repubblicano Donald Trump la sua incarnazione più genuina (purtroppo...) e secondo il mio personale parere quella che è davvero più inquietante.

Ebbene andando a leggere un po' di punti programmatici e un po' di dichiarazioni davvero non si puo' rimanere che stupiti e ammirati per un candidato che non ha mai smentito la sua dichiarata natura di "socialista", ecco alcuni dei punti che mi hanno più colpito:

1) più tasse per i ricchi e per le transazioni finanziarie, al fine di avere un istruzione universitaria gratuita e una copertura sanitaria pubblica di base per tutti, praticamente l'allargamento e superamento del programma di Sanità pubblicata già avviato molto a fatica da Obama;
2)  un nuovo programma "new deal" di investimenti pubblici per ammodernare le infrastrutture e soprattutto per creare nuova occupazione;
3) tassare più pesantemente le emissioni di CO2 non solo per reperire nuove risorse ma soprattutto per favorire uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell'ambiente;
4) eliminazione o almeno revisione di tutti quei trattati internazionali di libero scambio come NAFTA (o il futuro nefasto TTIP...) che di fatto non hanno ne' arricchito i paesi emergenti ed in via di sviluppo ne' hanno favorito i lavoratori dei paesi più ricchi, come gli USA nel caso del NAFTA ma potremmo parlare di vari accordi Europei coi paesi extraeuropei molto attuali in questi giorni, che si sono visti ridurre il salario o diminuire i posti di lavoro con una concorrenza al ribasso, hanno favorito sempre e solo multinazionali, la grande distribuzione e la finanza globale.

Incredibile....negli USA c'è chi ha il coraggio di parlare di tasse e del bisogno di più tasse per chi guadagna di più, cosa del resto stabilito anche nella nostra Costituzione repubblicana ma che a Berlusconi a Renzi oramai è diventato demode'..., , c'e' chi ha il coraggio di ribadire l'importanza dell'educazione e di almeno una sanità di base accessibile a tutti e non solo per i ricchi, c'è chi ha il coraggio di lottare contro Wall Street in casa loro....e noi?

Se si guarda il quadro europeo e quello italiano in particolare, il confronto è davvero desolante....soprattutto per il belpaese ed il centro-sinistra (???) di governo renziano, sempre più ambiguo e sempre più democristiano, nel senso più deleterio del termine ahime'....

Credo che alcuni punti di socialismo democratico di Sanders dovrebbero essere adottati anche dalla sinistra europea ed italiana senza il timore di essere considerati dei pericolosi "comunisti" ma nella consapevolezza che oramai il capitalismo globale, le multinazionali e le oligarchie finanziarie hanno allargato e stanno allargando sempre più il divario tra i più ricchi e i più poveri ed è in corso un gigantesco programma di impoverimento della classe media europea, già avvenuto nella società americana. E ovviamente questo gap sempre più largo non e' sostenibile nel medio periodo e può portare a conseguenze davvero disastrose, sia per l'equilibrio democratico con pericolose tendenze neonaziste e razziste che si diffondono in tutta Europa sia per la pace interna e internazionale.

Il Partito del Sud secondo me dovrebbe sostenere queste posizioni socialiste o per meglio dire social-democratiche che difendono la classe media sempre più impoverita ed in definitiva i più deboli, è necessario difenderli da un capitalismo globale e finanziario sempre più rapace ed insostenibile nel medio-lungo termine sia per i lavoratori che per l'ambiente. Il compito della buona politica dovrebbe essere proprio quello di mitigare quest'effetto di evidente squilibrio del "libero mercato", oramai dovrebbe essere chiaro che la "mano invisibile" del mercato non riequilibra affatto le differenze tra ricchi e poveri,come pensavano i padri del pensiero liberista, ma è necessario un intervento dello Stato e della Politica, nel senso alto del termine, per rendere effettivamente democratico e sostenibile il sistema paese e.
E' mai possibile che il rapporto lo stipendio tra un Marchionne e l'ultimo dei suoi operai è passato da 1 a 100 a 1 a 1000 nel migliore dei casi? E' mai sostenibile un'economia con aziende private e banche dove c'e' una ristretta schiera di top manager lautamente ricompensati, a volte anche al di là delle effettive prestazioni e meriti, e una classe impiegatizia sempre più povera e insicura del lavoro? E' evidente in sintesi che bisogna riequilibrare una situazione oramai già insostenibile e difendere le classi medie e meno ricche e dare più e pari opportunità per tutti, in una parola trasformare la società in una vera società democratica di pari opportunità e non falsata da condizioni pre-esistenti di squilibri di classe , di reddito o geografici....oltre che il rapporto tra classi, questo non vi fa venire in mente qualcosa pure sul rapporto tra il nostro Sud ed il resto del paese?


Enzo Riccio
Partito del Sud



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