martedì 14 giugno 2011
"Libertà e' partecipazione" di Alfonso Grasso
Il 5 aprile scorso 314 deputati, presente la squadra di governo al completo, votarono a favore del “conflitto di attribuzione” per il caso Ruby, sostenendo la tesi che Berlusconi ritenesse “veramente” la minorenne “nipote di Mubarak” al momento dell’arresto della stessa da parte della Polizia, e che egli fosse intervenuto per “evitare una crisi internazionale”.
Quei 314 deputati erano liberi da vincoli di mandato, protetti da norme di salvaguardia, pagati profumatamente e coperti di agi e privilegi per rappresentare gli elettori, ma con quel voto scelsero di essere servi di un uomo senza scrupoli.
Il 12-13 giugno, 27 milioni di Italiani è andata alle urne per abrogare delle leggi, nonostante l’evidente boicottaggio compiuto dal c.d. “premier” e dai suoi scagnozzi. Trattasi della maggioranza assoluta degli elettori, non del “40% dell’80%” meno le schede nulle meno le schede bianche ecc.ecc. della “investitura popolare” di cui blatera da anni il Vecchio Macaco di Arcore.
Libertà è partecipazione. In Italia le donne e gli uomini che hanno partecipato al voto sono liberi, e sono ancora la maggioranza assoluta: questa è l’evidenza più bella emersa dal referendum!
Alfonso Grasso
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