martedì 2 ottobre 2012

Lettera del Coord. per la provincia di Reggio Calabria del PdSUD



Senza nessuna volontà di auto-celebrarmi o di auto-celebrare il Partito del Sud, movimento nazionale di cui faccio parte con orgoglio come socio fondatore fin dal dicembre 2007, pubblico questa bellissima lettera dell'amico Pasquale Mesiti, Coordinatore per la Provincia di Reggio Calabria del nostro movimento. 

Pasquale ha capito benissimo l'essenza del nostro movimento, la sua carica rivoluzionaria ed il suo spirito di squadra, e anche la novità della svolta di Bari....da leggere!!!

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         Sento il dovere morale  di ringraziare  gli Amici della Direzione Nazionale e della Direzione Regionale  per avere avuto fiducia nella mia persona  affidandomi  questo prestigioso incarico  nel Partito. In particolare un grazie  sentito ad Enzo Riccio e a Giuseppe Spadafora.

            Naturalmente un doveroso pensiero  al nostro Presidente  onorario Antonio Ciano  e a quanti, in questi anni,  hanno lavorato  e portato avanti  con generosa determinazione e convinzione  la difficile battaglia della causa Meridionale. Sono veramente  onorato di trovarmi insieme a queste straordinarie persone.

            Lo stesso  affettuoso saluto a quanti si riconoscono nel Partito del Sud  e,quindi, nel pensiero e nell’azione di Uomini come Guido Dorso, Gaetano Salvemini, Luigi Sturzo, Antonio Gramsci e Nicola Zitara.

            In questa prospettiva l’abbraccio  è esteso a tutti i  Liberi e Forti che , anche militando in diverse esperienze associative Meridionaliste, condividono l’insegnamento Dorsiano della Rivoluzione Meridionale e Mediterranea portata avanti con l’arma della Democrazia.

            L’8 settembre tantissima gente, ragazzi e ragazze, anziani, professionisti, operai, pensionati, donne, si sono incontrati   a Bari  provenienti, con mezzi propri,  da tutte le parti d’Italia con un solo sogno: “dare voce  ad un Sud da sempre dimentico  accomunati dall’idea  di   un Meridione   finalmente e giustamente  protagonista in Europa e nel Mediterraneo.
Ecco il vero miracolo che è accaduto a Bari l’ 8 settembre 2012 :il popolo Meridionale riunito ed unito in tutte le sue frazionate componenti  a discutere, con coscienza critica, sulla necessità dell’ affermarsi di una classe politica meridionale capace di agire autonomamente e compiutamente, rifiutando trasformismi e compromessi.
            Chi non c'era aveva evidentemente altri interessi: non ho visto Miccichè, non ho visto la Poli Bortone, non ho visto Scotti e Iannaccone, non ho visto Raffaele Lombardo ed Agazio Loiero , non ho visto altri che si dicono meridionalisti nel tentativo di  sopravvivere al loro fallimento  sapendo bene  che nei Governi dove loro erano  presenti  si sono comportati nei confronti del Mezzogiorno come ascari al servizio  dei Partiti del palazzo con delega di “ Kapò” per il Sud. Queste persone  erano altrove mascherati sotto  sigle inventate ad arte come il sedicente “ Grande Sud” di Miccichè o il fallimentare MPA dei trasformisti Raffaele  Lombardo ed Agazio  Loiero o , ancora , come “ Noi Sud”  i cui rappresentanti , in questa legislatura, si sono distinti per essersi  venduti al migliore offerente e   per un piatto di lenticchie.
Queste formazioni di inganno ,  foraggiate  dai poteri  plutocratici  che hanno tutto l’interesse di continuare ad escludere il Sud dai circuiti di progresso a Bari non c’erano,  e non potevano esserci perchè  create a  servire e conservare agli ascari di regime   franchigie e  privilegi. Bene hanno fatto questi personaggi  a non farsi vedere anche perché la loro presenza non sarebbe stata  certamente gradita.
   Ma loro presenza nel panorama politico Nazionale, con le  loro formazioni politiche di inganno,  ha dato  ulteriore  motivazione, ai numerosi convenuti   a Bari, a riprendere seriamente l'ammonimento Dorsiano di non abbassare la guardia e a  "tenersi in contatto" perché solo la realizzazione di un vero, autentico, grande Movimento Meridionalista  può evitare e scongiurare l’ennesimo grande imbroglio dei Partiti del palazzo.
Pino Aprile ha detto a Bari  che  sono le “persone ordinarie che fanno le cose straordinarie” il che vuol dire: “Attenzione, siete voi il Sud, siete voi il movimento non io, lo siamo tutti”. 
            Pino Aprile ha invitato  ciascuno di noi a   mettere a disposizione della causa meridionale e del movimento che si va a formare le proprie capacità i propri talenti. Ciascuno per quello che può, ciascuno per quello che può e sa fare.
Ha  ragione Piero Sansonetti  quando scrive,  in un suo editoriale del 24 maggio scorso per Calabria Ora,  : “Vedete, a me sembra sempre più chiaro il nocciolo della questione meridionale: è l’assenza di strumenti di informazione”.
 Pino Aprile , da grande giornalista e  meridionalista , a Bari ha centrato   il nocciolo della questione meridionale e  asserendo   che  il Sud ha bisogno in primo luogo di essere raccontato all’Italia  non attraverso una visione distorta e piena di pregiudizi, come accade  nel sistema monopolizzato dell’informazione in Italia, ed    annunciando    testualmente “da questo momento in poi lavorerò per la causa meridionale e solo per quella, vi affiancherò facendo quello che so fare: Fonderò un quotidiano a levatura nazionale che abbia cuore e braccia al SUD”.

Pino Aprile  è uno dei migliori giornalisti d'Italia e  si  è reso disponibile , in prima persona , a dare  voce  autorevole e di prestigio   al Sud  attraverso un quotidiano che sostenga fortemente le ragioni del Meridionalismo vero promuovendo in questo modo  l’affermazione  di una classe politica meridionale che abbia le   idee chiare e sia, per dirla come Guido Dorso,  spietata  nella sua funzione critica e, comunque,   capace di agire autonomamente e compiutamente  rifiutando trasformismi e compromessi  per assicurare al Mezzogiorno sviluppo e libertà, progresso e giustizia.
Pino Aprile, quindi,  non si è tirato indietro e mai  come in questo  momento il meridionalismo della ragione, in tutte le sue diverse  componenti,  ha l’opportunità  di organizzare una   Assemblea Nazionale Costituente per la nascita di una  forza politica innovativa e moderna  che ponga con forza all'attenzione del Paese il problema del Mezzogiorno come  punto centrale e prioritario della politica nazionale.
Una assemblea costituente che ,oltre ad essere una irripetibile  occasione di confronto e di proposta  sia  anche e soprattutto  una forte risposta, in termini politici, della capacità di  riscatto del  popolo del Sud  che, rivendicando  una sovranità negata,  non  è più disponibile  ad  essere assoggettato alle logiche perverse di  poteri  che , grazie anche alla  complicità dell’attuale classe politica  meridionale inetta e vassalla,  vorrebbero  continuare  a trattarci da colonia.

             Seguendo l’esempio di  Pino Aprile e partendo da quanto emerso a  Bari  ogni Meridionalista può dare il suo contributo in questo senso ,  per quello che può e  per quello che  sa fare, scegliendo di essere protagonista attivo di  un progetto ambizioso ma non impossibile e cioè  la costruzione di  una  casa comune  le cui fondamenta  sono state già ben  tracciate da Uomini  come Guido Dorso, Luigi Sturzo, Gaetano Salvemini, Antonio Gramsci e  Nicola Zitara.
            Con questo spirito accetto con entusiasmo  l’incarico che il Partito mi ha voluto affidare   ritenendo , in questo modo, di potere dare anch’io il mio modesto contributo alla causa Meridionale, per quello che posso e per quello che so fare, scegliendo di essere  partecipe , insieme con Voi, ad una entusiasmante battaglia di civiltà.



Pasquale Mesiti

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