lunedì 22 ottobre 2012

Valanga di proteste per il servizio razzista del TGR Piemonte...


In occasione della partita Juventus - Napoli di Sabato 20/10/2012 il Tgr Piemonte ha mandato in onda un servizio di interviste e commenti fuori lo stadio dove il suo inviato, tale Amendola, si è esibito nei soliti giudizi di stampo razzista nei confronti dei napoletani, addirittura accennando alla "puzza" come metodo identificativo per riconoscerli...

Stendiamo un velo pietoso sul perpetrarsi di questi metodi e tipo di linguaggio ostile, irriguardoso, razzista e antiunitario che continua, tra l'altro, con i soliti triti e ritriti slogan antimeridionali urlati dagli spalti di gran parte degli stadi del Nord senza che la Federazione Gioco Calcio italiana intervenga una volta e per tutte.
Quest'ultimo episodio ha scatenato una valanga di e mail di proteste a cui la redazione Rai di Torino ha risposto con un modesto e morbido comunicato di scuse.
Come dice Marco Esposito "a noi le scuse non bastano", e, giustamente, si chiede l'allontanamento dal servizio di questo pseudo giornalista, come provvedimento esemplare...

Riportiamo, tra le tante, la e mail del nostro Segretario Organizzativo Nazionale Enzo Riccio :


Egregi Signori,
a seguito del servizio sulla partita Juventus-Napoli mandato in onda in data 20.10.2012 nell'edizione del TG Piemonte delle ore 19:30, vi manifesto il mio disgusto e la mia rabbia per l'offesa recata al popolo napoletano, da parte mia e di tutto il Partito del Sud di cui sono Segretario organizzativo nazionale.
Non ci bastano le scuse, esigiamo il licenziamento del vostro giornalista Amendola che col suo servizio poteva essere al servizio di Goebbels quando parlava degli ebrei.
Da tifoso del Napoli posso accettare la sconfitta sul campo ma non il razzismo contro i napoletani, specialmente da parte dei piemontesi già storicamente colpevoli di tanti crimini storici contro i napoletani e tutti i meridionali.
In un paese di "fratelli d'Italia" non ci sarebbero cori razzisti allo stadio di Torino come in tutti quelli del Nord, ma visto che fratelli non siamo e forse non lo saremo mai, chiediamo semplicemente il rispetto delle regole e del buon senso. In un qualsiasi paese civile, chi si occupa di informazione e sbaglia in modo così grossolano con un servizio che incita alla violenza e al razzismo, paga....e Amendola deve pagare ed essere un esempio ed un monito per quest'italietta intera.


Cordiali Saluti


Enzo Riccio


Segr. Org. Nazionale

Partito de Sud

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Noi romani di origine laziale, toscana, umbra, marchigiana, siamo stanchi dell'arroganza colonialista dei meridionalli nei riguardi di Roma. Roma è, ed è stata per più di mille anni un'entità separata dal sud e così voglia restare. Basta meridionali a Roma. Roma libera. Rivogliamo la Roma di un tempo.

Partito del Sud - Roma ha detto...

Noi meridionali a Roma non vogliamo colonizzare nessuno...siamo solo stanchi di una colonizzazione economica e culturale del Sud che dura da piu' di 150 anni da parte del resto del paese.
Poiché siamo noi che più di altri abbiamo contribuito alla ricchezza odierna di Roma, pretendiamo rispetto visto che abbiamo rispetto per tutti gli altri italiani di qualsiasi origine e provenienza e per tutti gli altri anche non italiani. Cordiali saluti.