giovedì 27 gennaio 2011
Ricerca ISPO: "Partito del Sud" ha un potenziale del 21% a livello nazionale
Molto interessanti i risultati di questa ricerca effettuata dal prestigioso ISPO di Manheimer e commissionata da "Noi Sud", presentata nei giorni scorsi in conferenza stampa a Montecitorio...forse a "Noi Sud" non piacerà apprendere che il potenziale di un "Partito del Sud" è piu' alto nell'elettorato di sinistra...ed ovviamente fanno finta di non sapere che un vero "Partito del Sud" esiste già da più di 3 anni e non c'era alcun bisogno di nuvoi movimenti ascari come loro e Micciche' che, cavalcando l'onda di consenso neo-meridionalista, continuano a fingere di "liberare il Sud" alleandosi però con i suoi ultimi carnefici (il governo italian-padano di Berlusconi e Bossi)...
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Roma, 25 gen. (TMNews) - Il 21% degli italiani potrebbe votare il 'Partito del Sud' se le elezioni fossero imminenti, percentuale che sale al 38% nelle regioni meridionali. Ma ciò che più conta è che il maggior interesse per il 'Partito del Sud' si registra a sinistra, e che quasi la metà dei potenziali elettori proviene dal popolo degli indecisi e degli astenuti. E' quanto emerge dalla ricerca commissionata dai parlamentari di 'Noi Sud' all'Ispo sulle "Potenzialità di un partito del Sud", presentata oggi dal professore Renato Mannheimer in conferenza stampa a Montecitorio.
Secondo il sondaggio dell'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione un italiano su tre (8% molto, 25% abbastanza) giudica opportuna la formazione di un 'Partito del Sud', ipotesi che nel meridione trova consenso addirittura nel 45% dell'elettorato. E tuttavia, a quanto risulta all'Ispo, il potenziale elettore del 'Partito del Sud' è più tra chi in politica si sente di sinistra (29%), solo dopo viene chi si considera di centro (27%) o di centrodestra (23%). Più 'freddi' coloro che si collocano a destra (21%) e nel centrosinistra (18%). Il nuovo partito, inoltre, suscita interesse soprattutto tra i giovani e nei piccoli Comuni.
E comunque, riferisce ancora la ricerca, il bacino elettorale potenziale è pari al 21%: il 3% degli italiani infatti voterebbe certamente il 'Partito del Sud', mentre il 18% lo prenderebbe abbastanza in considerazione. A livello territoriale, il 38% degli elettori al Sud prenderebbe in considerazione il voto, il 13% nel Nord est e l'11% nel Nord ovest e nel centro Italia. Stando all'Ispo, su 100 elettori che prenderebbero in considerazione il voto per il 'Partito del Sud' quasi la metà (44) proviene dall'area degli astenuti e degli indecisi (rispettivamente, 14 e 30), poi dal Pd (18) e dal Pdl (16), e a distanza da Sel (6) e Fli (6), Udc (3), Lega (1) e Idv (1).
"Questi dati - ha dichiarato Renato Mannheimer - dimostrano come il Partito del Sud abbia grandi potenzialità non solo nel meridione, ma in tutto il Paese".
martedì 25 gennaio 2011
Il 17 marzo noi non festeggiamo anzi manifestiamo! Tutti i meridionali e meridionalisti al Pantheon!
A seguito della vergognosa notizia delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia previste per il 17 marzo con il festaggiamento di una data nefasta per i meridionali tutti, previsto addirittura l'omaggio di Napolitano al Pantheon a Vittorio Emanuele II...la sezione romana "Lucio Barone" del Partito del Sud annuncia che protesterà il 17 marzo con un sit in a Piazza della Rotonda.
Ovviamente chiameremo a raccolta tutti i nostri amici e simpatizzanti e vogliamo organizzare una protesta pacifica e gandhiana, senza insulti verso nessuno o grida separatiste, nel rispetto delle regole della nostra repubblica, delle nostre leggi e della nostra Costituzione, ma sottolineando che:
1) l'Italia e' una Repubblica e non si può omaggiare un Re...in particolare per i meridionali e' offensivo omaggiare Vittorio Emanuele II
2) Vittorio Emanuele II ed i Savoia sono stati una vergogna per l'Italia intera e sono gli artefici ed il simbolo di un Regno piemontese che ha depredato le ricchezze meridionali e massacrato il Sud con centinaia di migliaia di morti in una guerra civile tra il 1860 ed il 1870...il 17 marzo 1861 è stato l'inizio e l'origine della "questione meridionale", purtroppo non ancora risolta...
3) l'unità che si festeggia ancora oggi e' solo formale, perchè non siamo affatto un paese unito...e non lo saremo mai fin quando un giovane meridionale non avrà le stesse possibilità di trovare lavoro al Sud rispetto al centro-nord, fin quando non avremo le stesse cure mediche, le stesse infrastrutture, le stesse condizioni per i prestiti bancari...in una parola quando finirà, in un modo o nell'altro, questa colonizzazione del Sud che dura da 150 anni.
Daremo maggiori dettagli organizzativi nei prossimi giorni...chiunque interessato alla manifestazione per contributi o suggerimenti può scrivere all'indirizzo email.
partitodelsud.roma@gmail.com
Partito del Sud - sez. "Lucio Barone" Roma
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lunedì 24 gennaio 2011
L'Unità d'Italia? Da 150 anni gronda sangue dei terroni...
In un articolo su "Il Giornale" c'e' una bellissima intervista a Pino Aprile che risponde agli attacchi del giornalista veneto e cita anche noi del Partito del Sud...grande Pino!!!
Leggi l'intervista a Pino Aprile
venerdì 21 gennaio 2011
"La capacità di indignarsi" di A. Balia
Ricevo e posto quest'articolo dell'amico Andrea che, come al solito, trovo totalmente condivisibile...
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L’approccio al meridionalismo, di solito, avviene in età non proprio giovanile, quando spesso s’è maturato l’attraversamento in qualche esperienza politica che ha lasciato l’amaro in bocca ed il senso del nulla, del vuoto intorno. E’ pur vero che, ultimamente e vivaddio, anche diversi giovani s’avvicinano prendendo coscienza dopo una conoscenza avvenuta o per passaparola o per qualche testo capitato fra le mani. Poi diventa un pozzo senza fondo, dove scavi e non smetti di cercare mentre la tua incavolatura cresce giorno dopo giorno.
C’è anche un senso d’amara esaltazione perché riscopri qualcosa che in te s’era sopito, avevano addormentato nello scorrere del tran tran della vita quotidiana. Ed è qualcosa che per l’appunto t’esalta, ti ridà le forze spente, tutto sommato ti ringiovanisce. Cos’è? La capacità d’indignarsi come quando eri preso dai sacri furori degli ideali che avevi conosciuto in gioventù, e comprendi che è ancora possibile praticare la sana pratica di farsi prendere dall’indignazione per qualcosa che è giusto gridare, reclamare, rivendicare, perché si sappia, perché le cose tornino al posto giusto. Allora riscopri che è un sentimento sano, vero che è possibile vivere, che esiste per davvero ed è un diritto dell’uomo.
Ma se esiste non può esser praticato solo per il pur primario obiettivo che accompagna chi diventa meridionalista.
E allora indigniamoci un po’ più spesso, senza paura di dover essere etichettati nei ranghi di qualche presunta appartenenza a storiche ideologie politiche. Ovvero denunciare qualcosa che riteniamo offensivo, dannoso, ingiusto senza che il farlo possa farci apparire troppo di destra o troppo di sinistra.
Come non indignarsi per l’arroganza di un Marchionne che non contratta, non discute, ma impone : prendere o lasciare. Che non dice di non riconoscere la rappresentanza sindacale, il che sarebbe ingiusto ma avrebbe almeno un senso; no, egli riconosce solo chi prende, chi accetta e non riconosce rappresentabile nella sua azienda chi non prende, non accetta. Il dirlo sarà di sinistra? Non lo so e non dovrebbe interessarci : è semplicemente non giusto e deve indignarci. Il nostro Presidente del Consiglio è la quintessenza del gaffeur, del cialtronismo, della truffaldineria, della volgarità gratuita, del diseducativo propinato giorno dopo giorno, e noi cosa facciamo? Diciamo, per non apparire schierati che in fondo tutti i politici fanno male. Vero, verissimo, ma esisterà pure un limite per cui qualcosa ci indigna a tal punto da apparire ciò il peggio del peggio del peggio? D’Alema (e qui stiamo di più nel terreno che ci appartiene) parlando dei festeggiamenti dei 150 anni per l’unità d’Italia, si lamenta in tv, propinandoci il suo eterno sorriso beffardo di chi tutto sa, di nostalgie borboniche nell’aria. E noi protestiamo poco o nulla, per timore di farci leggere troppo di destra? Brunetta martella tutti i dipendenti pubblici ed interviene su malattie, orari di lavoro, licenziabilità. E poi quasi nessuno dice pubblicamente che proprio lui ha raggiunto il 75% di assenteismo in Parlamento Europeo.
L’esempio varrà pure qualcosa in questa vita?
Oppure Marchionne può percepire il secondo stipendio del settore auto al mondo con circa 4.700,00 euro l’anno più quote, azioni, ecc… e può tranquillamente chiedere di ridurre le pause agli operai (di cui molti d’origine e provenienza meridionali) dicendo che darà 3.000 euro lorde l’anno in più se accetteranno tutto. Ma nessuno evidenzia e s’indigna che ciò significa al netto qualcosa come 3 euro al giorno (circa l’equivalente di 12/13 sigarette)!
E l’indignazione dove sta? Non la vediamo, siamo un paese incartato, rassegnato, assonnato, intorpidito.
Parlamentari del IDV passano dall’altra parte. Un errore? Può succedere? E chi dice e s’indigna che nel IDV siamo quasi a 30 che lo hanno fatto in questi anni? Perché scendano i sondaggi di gradimento sul nostro premier cos’altro deve accadere? Deve violentarci la nonna?
Insomma, impariamo ad alzare la nostra voce; se l’alzeremo sarà difficile ci ascoltino, immaginate se non lo facciamo!
Innanzitutto per il nostro Sud, ma comunque sempre e con l’onestà intellettuale che non deve farci accettare vessazioni e iniquità in ogni caso, e da qualsiasi parte provengano.
Andrea Balìa
Partito del Sud - Napoli
venerdì 14 gennaio 2011
Costituzione sezione PdSud a Giuliana (PA)
Giuliana è un comune dell’entroterra siciliano, in provincia di Palermo, ubicato su un colle a 736 m. s.l.m.. Si nota l’impostazione arabo-normanno del centro storico, con le vie strette e tortuose ed il castello a sormontare il centro abitato.
Il territorio ha una morfologia in prevalenza collinare, con due rilievi importanti: il San Marco a nord 756 m. s.l.m e la rupe dove sorge Giuliana, si presta a varie colture quali seminativo, oliveti, vigneti, non mancano aree boschive e parchi, infatti l’economia giulianese è basata oltre che sull’agricoltura, sulla zootecnia e sull’artigianato, con attività connesse alla lavorazione del legno e del ferro.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Piero Altamore, gli abbiamo illustrato cosa si prefigge il Partito del Sud per il suo territorio, e lo stesso Piero ci ha inviato la lettera che pubblichiamo di seguito, aderendo assieme al suo importante gruppo al progetto del Partito del Sud.
Ecco la sua lettera:
Voglio inserirmi in questo nuovo contesto storico-politico con un aneddoto: "anche le pietre parlano".
Voglio allacciarmi ai discorsi fatti dall'amico Presidente Beppe De Santis a proposito di Garibaldi e all'evento dell'Unità d'Italia, che ricorre proprio in questo periodo, di cui pure questo paese è stato protagonista.
Proprio un mio antenato, l'Arciprete Altamore a suo tempo si è ribellato ai garibaldini ed ha fatto 8 giorni di carcere.
Questo Arciprete si era ribellato per difendere il paese dagli intrusi e soprattutto per evitare soprusi e scompigli tra i cittadini;
Oggi viviamo momenti molto simili o quasi peggiori di allora, e questo vuol dire che la storia non ci ha insegnato niente.
Garibaldi ha demolito in parte la torre del castello per fare l'ospedale, per i feriti che aveva avuto nelle battaglie affrontate sul territorio circostante.
Oggi si vuole demolire la torre, il castello e tutto quello che riguarda storia e cultura antropologica del nostro paese attraverso l'ignoranza intellettuale e la malapolitica.
Questo è quanto fino ad oggi hanno imparato attraverso lo studio alcuni giulianesi, ma io sono qui a difendere con tutte le mie forze assieme all'amico Storico Prof. Giuseppe Marchese quello che in tanti anni di grossi sacrifici abbiamo costruito e valorizzato.
Quindi io ed il Prof. Marchese non siamo contro nessuno ma agiamo per il bene di questo paese e a difesa di tutti i cittadini, per dare lustro a questa bella cittadina, ricca di paesaggi, storia, arte, cultura e colture, che danno vita a ricette semplici e salubri, per noi che ci viviamo e per chi ci onora di visitarci. Questa è Giuliana che proprio in questo periodo ha festeggiato diversi ultra centenari.
Ecco perchè ci troviamo d’accordo con la politica che sta facendo Beppe De Santis per il sud e per tutto il meridione d’Italia, vogliamo esserci vicini al nuovo Partito del Sud per il bene collettivo e soprattutto perchè siamo alla ricerca di qualcuno che capisca le nostre idee e progetti e ci aiuti a realizzarli sempre per il bene della comunità territoriale; vogliamo finalmente ridare a questo paese di contadini la giusta dignità, cercando nel passato la chiave del presente e del futuro.
Grazie Beppe noi ci siamo.
Piero Altamore
Il territorio ha una morfologia in prevalenza collinare, con due rilievi importanti: il San Marco a nord 756 m. s.l.m e la rupe dove sorge Giuliana, si presta a varie colture quali seminativo, oliveti, vigneti, non mancano aree boschive e parchi, infatti l’economia giulianese è basata oltre che sull’agricoltura, sulla zootecnia e sull’artigianato, con attività connesse alla lavorazione del legno e del ferro.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Piero Altamore, gli abbiamo illustrato cosa si prefigge il Partito del Sud per il suo territorio, e lo stesso Piero ci ha inviato la lettera che pubblichiamo di seguito, aderendo assieme al suo importante gruppo al progetto del Partito del Sud.
Ecco la sua lettera:
Voglio inserirmi in questo nuovo contesto storico-politico con un aneddoto: "anche le pietre parlano".
Voglio allacciarmi ai discorsi fatti dall'amico Presidente Beppe De Santis a proposito di Garibaldi e all'evento dell'Unità d'Italia, che ricorre proprio in questo periodo, di cui pure questo paese è stato protagonista.
Proprio un mio antenato, l'Arciprete Altamore a suo tempo si è ribellato ai garibaldini ed ha fatto 8 giorni di carcere.
Questo Arciprete si era ribellato per difendere il paese dagli intrusi e soprattutto per evitare soprusi e scompigli tra i cittadini;
Oggi viviamo momenti molto simili o quasi peggiori di allora, e questo vuol dire che la storia non ci ha insegnato niente.
Garibaldi ha demolito in parte la torre del castello per fare l'ospedale, per i feriti che aveva avuto nelle battaglie affrontate sul territorio circostante.
Oggi si vuole demolire la torre, il castello e tutto quello che riguarda storia e cultura antropologica del nostro paese attraverso l'ignoranza intellettuale e la malapolitica.
Questo è quanto fino ad oggi hanno imparato attraverso lo studio alcuni giulianesi, ma io sono qui a difendere con tutte le mie forze assieme all'amico Storico Prof. Giuseppe Marchese quello che in tanti anni di grossi sacrifici abbiamo costruito e valorizzato.
Quindi io ed il Prof. Marchese non siamo contro nessuno ma agiamo per il bene di questo paese e a difesa di tutti i cittadini, per dare lustro a questa bella cittadina, ricca di paesaggi, storia, arte, cultura e colture, che danno vita a ricette semplici e salubri, per noi che ci viviamo e per chi ci onora di visitarci. Questa è Giuliana che proprio in questo periodo ha festeggiato diversi ultra centenari.
Ecco perchè ci troviamo d’accordo con la politica che sta facendo Beppe De Santis per il sud e per tutto il meridione d’Italia, vogliamo esserci vicini al nuovo Partito del Sud per il bene collettivo e soprattutto perchè siamo alla ricerca di qualcuno che capisca le nostre idee e progetti e ci aiuti a realizzarli sempre per il bene della comunità territoriale; vogliamo finalmente ridare a questo paese di contadini la giusta dignità, cercando nel passato la chiave del presente e del futuro.
Grazie Beppe noi ci siamo.
Piero Altamore
Sulle proposte di Beppe De Santis e del PdSud, Lannuti (IDV) favorevole e Salvini (Lega Nord) ovviamente contrario...
Sul mensile INchiostro, nel numero 8 di dicembre 2010 pag. 3, articolo sugli "Stati Generali del Sud" di Palermo del novembre scorso, intitolato "Tre proposte per rilanciare il Mezzogiorno" del giornalista Cristiano Faranno; con interviste a Elio Lannutti di IdV e a Salvini della Lega Nord che commentano le proposte che il Segretario politico nazionale del Partito del Sud, Beppe De Santis, ha lanciato da Palermo.
Ovviamente Salvini non è d'accordo con le proposte di De Santis, in parte smentendo anche il decreto legge che ha votato in dicembre sugli interventi straordinari al Sud, mentre Lannutti, è favorevole alle proposte formulate dal Segretario De Santis.
Sul prossimo numero la replica di De Santis a Salvini...
Ovviamente Salvini non è d'accordo con le proposte di De Santis, in parte smentendo anche il decreto legge che ha votato in dicembre sugli interventi straordinari al Sud, mentre Lannutti, è favorevole alle proposte formulate dal Segretario De Santis.
Sul prossimo numero la replica di De Santis a Salvini...
giovedì 13 gennaio 2011
Presentazione a Roma del nuovo magazine mensile "Il Sud"
Stamane a Roma all'Hotel Minerva alle 11.00 c'e' stata la presentazione del nuovo magazine mensile "Il Sud", alla presentazione c'erano i governatori delle piu' imoprtanti regioni meridionali, Caldoro e Lombardo rispettivamente Presidente Regione Campania e Regione Sicilia, ed inoltre c'e' stato un videomessaggio del Governatore della Regione Puglia, Nicky Vendola.
Alcuni spunti ci sono sembrati davvero apprezzabili, specialmente l'invito di Vendola a considerare un nuovo Sud fatto da gente onesta e "a schiena dritta" contro il razzismo leghista e contro uno stato ed un potere mediatico padano che continua nella solita manfrina di ingigantire le negatività meridionali e quasi nasconde le magagne del resto del Paese.
Notevole anche l'intervento di Lombardo quando ha tuonato "esistono due italie nei fatti, il paese e' già diviso e se vogliono peggiorare la situazione al Sud con un federalismo meramente fiscale la sepazione sarà inevitabile" ed ha ricordato che "oggi parliamo di disastri ed emergenza rifiuti in Campania ma qualcuno dovrebbe raccontare che il primo esempio di raccolta differenziata ci fu nel Regno delle Due Sicilie con Ferdinando II nel 1832 (articolo già presentato in passato dal Partito del Sud)".
Anche Caldoro ha sollineato la necessità di "accettare la sfida del federalismo ma garantendo condizioni di partenza uguale altrimenti per il Sud e' come correre i 100 metri con 30 metri di svantaggio alla partenza".
Tanti spunti apprezzabili, peccato però che i politici in questione poi nei loro partiti tradizionali non hanno evitato il peggioramento ulteriore che c'e' stato nella politica italiana verso il Mezzogiorno negli ultimi 15-16 anni della cosidetta "seconda repubblica" e il progressivo seppellimento della "questione meridionale" a tutto vantaggio di una "questione settentrionale" inventata di sana pianta, paradossale perchè riguarda la parte sempre avvantaggiata e piu' ricca del paese ed oltraggiosa per i meridionali.
I nostri migliori auguri alla nuova avventura editoriale, siamo contenti che la sede legale è Palermo e speriamo che ci sia un reclutamento preferenziale per i giornalisti di giovani meridionali...finalmente qualcosa si decide di farlo al Sud e per il Sud e se si facesse così anche per le banche, imprese pubbliche, infrastutture pubbliche ed investimenti pubblici...allora sì che potremmo accettare anche il federalismo fiscale!
Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
PARTITO DEL SUD
Anche noi del PdSUD "sbarchiamo" a Marsala!
ll Partito del Sud ha una nuova sede e nuovi adepti in questa importantissima città siciliana. Lo spessore politico e culturale di questo bel gruppo è notevole, e stiamo già pensando alle elezioni comunali del prossimo anno. Perché Marsala è importante?
È un comune di 82.520 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia. Marsala è la prima città della Provincia di Trapani e la quinta città della Sicilia (dopo Palermo, Catania, Messina e Siracusa).
L'economia della città è ancora oggi fortemente legata alle attività vitivinicole, soprattutto nella produzione del famoso vino Marsala; un'altra importante produzione è quella del caffè.
Si producono anche mezzi per la raccolta dei rifiuti; vi trova luogo infatti un'azienda che rifornisce mezza Italia di questi particolari Camion. Importanti sono anche le produzioni meccaniche per industrie tedesche, di bottiglie di vetro, e di gruppi elettrogeni: è marsalese l'azienda che produce le stazioni mobili della RAI.
Nell'ambito agricolo, è presente un gran numero di vigneti. Nel mese di settembre, la Vendemmia diventa uno stile di vita, ma negli ultimi anni, questo settore ha conosciuto una crisi senza precedenti. Altre importanti produzioni agricole sono quelle di Pomodoro e soprattutto di Fragola ("Marsalina", famosa in tutto il mondo).
Ecco quindi che possiamo parlare ad un bel numero di persone, che ci ascoltano e ci sostengono, e questo per il PdSUD è un eccellente inizio d’anno.
ORGANIGRAMMA PRO TEMPORE PARTITO DEL SUD - SEZIONE DI MARSALA
COORDINATORI: NINO VERDUCI - ENZO NIZZA
ADDETTO PUBBLICHE RELAZIONI: NINO LOMBARDO
RESPONSABILI TESSERAMENTO: NINO LOMBARDO – ANDREA DE VITA
TESORIERE: VITO PRINZIVALLI
RESP. SEZ. GIOVANI: ANTONIO FERRACANE – LEONARDO ANASTASI
POLITICHE SOCIALI: NINO LOMBARDO
POLITICHE AGRICOLTURA: GIULIANO ZERILLI
POLITICHE AMBIENTALI: ARCH. CARLO IANNARINO
SVILUPPO TERRITORIO, PIANO REGOL, ZONA IND.: GEOM. COSTANTINO
POLITICHE CULURALI: PAOLO PASSALACQUA
POLITICHE SPORTIVE: ANDREA CALANDRO
Benvenuti a tutti questi nuovi amici siciliani nel Partito del Sud!!!
martedì 4 gennaio 2011
Buon 2011 al popolo meridionale dal Partito del Sud!
Con gli auguri di buon anno a tutti, si è soliti fare un bilancio dell'anno appena trascorso e quindi lo faccio anch'io come Segretario Organizzativo del Partito del Sud da un anno.
A fine 2009 ho trovato una situazione organizzativa davvero difficile, eravamo rimasti in pochi e dopo due anni dalla fondazione del movimento non c'era ne' un elenco degli iscritti ne' uno statuto pubblico e disponibile per tutti, mancava perfino l'elenco dei soci fondatori. Inoltre il movimento era assente in molte regioni, alcune persone indicate come referenti mancavano ai nostri incontri oramai da tempo e mancava una sede colpevolmente perfino a Napoli, la nostra storica capitale del Sud. Il sito non era aggiornato da mesi, non c'era null'altro sul web. Si doveva necessariamente riorganizzare il movimento e grazie soprattutto agli amici Andrea Balia e Natale Cuccurese, oltre che all'onnipresente leader storico Antonio Ciano, l'abbiamo fatto.
Dopo un gran lavoro di squadra e di revisione, e' stato riscritto lo Statuto a marzo, atto che e' regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate di Roma a giugno 2010, ora e' disponibile pubblicamente sul nuovo sito:
www.partitodelsud.eu
con le firme ed un profilo dei soci fondatori.
E' stata aperta una sede a Napoli che e' cresciuta rapidamente fino a diventare la piu' importante e numerosa in termini di iscritti, poi sono iniziate le varie aperture di nuove sezioni e nuovi referenti territoriali sia a Sud (ricordiamo in Sicilia, in Calabria, in Puglia, in Campania anche a S. Giorgio a Cremano, ad Aversa-Giugliano...) che al Centro (nuova sezione in Toscana a Grosseto) che al Nord (in Veneto, a Vicenza ed a Verona, in Lombardia anche a Milano e Como...). E' partita da marzo una campagna di tesseramento che ha raccolto parecchie centinaia di iscritti, finalmente avremo per il 2010 un bilancio disponibile per tutti gli iscritti da visionare ed approvare, per rendere conto a tutti gli aderenti come sono stati impiegati i soldi delle quote sociali (negli anni precedenti anche questo era colpevolmente mancato).
A settembre abbiamo organizzato a Napoli il 2° Congresso Nazionale del movimento ed abbiamo eletto il nuovo segretario politico nazionale, come Presidente Nazionale del movimento abbiamo scelto liberamente e democraticamente un nuovo leader, il vulcanico Beppe De Santis, un meridionalista di razza e di profonda cultura.
Siamo stati gli unici all'interno della galassia meridionalista che abbiamo avuto il coraggio di cambiare leader, grazie soprattutto al coraggio del nostro grande capo brigante Antonio Ciano che comunque rimane un faro ed una guida per tutti noi, oltre ad essere il Presidente Onorario del Partito del Sud e quindi parte del Direttivo Nazionale del nostro movimento.
Abbiamo iniziato quindi una stagione di rinnovamento non solo per il leader, ma anche come linguaggio, come metodo e come strategia politica...dobbiamo accellerare proprio mentre gli altri continuano a ripercorrere le stesse strade, si fermano ai soliti convegni e celebrazioni, sono sempre gli stessi leader da anni ed utilizzano sempre le stesse parole per una platea che e' quasi sempre la stessa, spesso sono impelagati in polemiche sterili a chi e' piu' " duro e puro"...a noi non interessano le polemiche, interessano i fatti e quindi stiamo provando a fare di piu' e soprattutto a fare meglio.
Un nuovo sito oltre ad un blog nazionale che e' il sito piu' visitato della galassia meridionalista, un network di blog territoriali, una presenza su Facebook e su Twitter, una serie di eventi sia a Palermo che a Napoli e fra poco anche a Roma...I primi risultati di questo lavoro si vedono già, abbiamo avuto di recente nuove adesioni anche dall'Abruzzo, quindi siamo presenti in 12 regioni su 20 e praticamente ogni mese apriamo nuove sezioni!
Sono sicuro che nel 2011 l'effetto valanga si moltiplicherà e con l'aiuto di una squadra che cresce di giorno in giorno, sia numericamente che qualitativamente, saremo ancora piu' presenti e diffusi capillarmente su quasi tutti i territori...inoltre ci saranno sicuramente importanti appuntamenti elettorali, primo tra tutti le Comunali di marzo 2011 a Napoli.
Puo' essere che abbiamo commesso degli errori, qualche amico o ex amico che aveva iniziato con noi questo cammino ha preso altre strade...solo chi non fa non sbaglia, se errori ci sono stati di sicuro sono stati fatti in buona fede e non per stupido protagonismo, inoltre abbiamo forza ed entusiasmo per continuare la nostra lotta, sicuri che il sogno di "rivoluzione meridionale" verrà condiviso sempre di più.
Una rivoluzione pacifica, democratica perchè per noi per cambiare davvero le cose c'e' solo l'alternativa politica di partecipazione alle competizioni elettorali e non sterili proclami e testimonianza in rete. Una rivoluzione che esprime un sogno di giustizia per il Sud, partendo dalla verità storica della "malaunità" del 1861 e dalle bugie del cosidetto "risorgimento", ma lontanissima da nostalgie e tentazioni reazionarie, da vecchie monarchie, da "tradizionalismi" e "legittimismi"...secondo noi tutto vecchiume che ha fatto rinchiudere per anni un mondo ed un anelito di giustizia meridionale nel ghetto del "folkloristico" e dei "piccoli gruppi"...una sorta di "piccolo mondo antico" dal quale noi siamo usciti definitivamente.
E' ora di fare la nostra battaglia nelle piazze e nelle strade, una battaglia da fare nel XXI° secolo con idee, programmi, metodi e linguaggi appropriati ai tempi.
Noi ci saremo e siamo sicuri che in tanti si uniranno al Partito del Sud!
Avanti SUD!
"Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in più persone comincia la realtà." (Ernesto Che Guevara)
Enzo Riccio
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