venerdì 6 aprile 2012

"America’s Cup a Napoli, tutto tace… anzi no" di A. Forgione



Ricevo e posto con condivisione quest'articolo sul prossimo evento a Napoli...

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Nuovo attacco alla città senza colpevoli… per mistificare i dati?


Angelo Forgione - Monta su internet la rabbia dei napoletani per il “decalogo per sopravvivere a Napoli” che sarebbe stato diffuso via email dall’Ambasciata americana ai cittadini di nazionalità statunitense intenzionati a godersi le World Series dell’America’s Cup nella città partenopea. Un vademecum pieno di luoghi comuni che fanno a pezzi i partenopei, diffuso da Mediaset attraverso Tgcom  che parla di “opuscolo”, non di email. Un caso, un mistero, poichè la stessa Ambasciata ha smentito così: “L’avviso pubblicato sul sito dell’ambasciata americana in Italia ha riguardato le disposizioni sul traffico nella zona intorno al Consolato e la disponibilità alberghiera. In recenti interviste rilasciate alla stampa locale, il console generale Moore ha più volte ribadito che l’America’s Cup rappresenta un’ottima opportunità per Napoli e che la città potrà dimostrare di essere il luogo adatto a ospitare importanti eventi” .
Lo stesso Console Moore, durante una conferenza stampa, ha precisato: “Quello che abbiamo pubblicato sul sito ufficiale in relazione all’America’s Cup riguarda solo le nuove disposizioni di traffico e la disponibilità alberghiera. Annualmente produciamo dei rapporti sulla sicurezza di tutti i paesi del mondo perché la protezione dei cittadini americani è la nostra primaria responsabilità, ma questo non è in alcun modo da mettere in relazione con l’America’s Cup. Ribadisco dunque la nostra opinione: la grande competizione velica sarà un’ottima opportunità per dimostrare che Napoli è una città internazionale”. E del resto i rapporti antichissimi tra le Due Sicilie e gli States sono stati celebrati recentemente dall’Ambasciatore Thorne .
Intanto “Il Mattino” ha rincarato la dose, pubblicando una presunta copia della mail originale  e alimentando il fuoco, dalla quale però non si evince neanche che lo scritto si riferisca alla Coppa America. Dov’è la verità? Decalogo o no, il Dipartimento di Stato americano avverte i suoi viaggiatori dei pericoli di ogni paese . E, rispetto all’Italia, gli avvisi generici si riferiscono a diverse città e non alla sola Napoli. Il problema è che, se questa mail è “sfuggita” a qualche buontempone, colpisce specificatamente e ancora una volta una città che cerca di rifarsi un’immagine agli occhi del mondo dopo lo scandalo dei rifiuti.
Il dolo c’è ed è innegabile, ed è facile pensare che a qualcuno l’evento internazionale velico nel golfo più bello del mondo dia fastidio a tal punto da voler creare un nuovo caso Napoli pur sapendo che in occasione di eventi internazionali del genere ci pensano i piani di sicurezza  a garantire la serenità ai turisti. In questi giorni i maggiori telegiornali irradiano servizi sulle destinazioni turistiche di Pasqua evinte dalle prenotazioni sul sito expedia, quindi relative, e nessuno cita Napoli nonostante le ottime previsioni  (alberghi pieni al 90%) a ridosso di un evento come la Coppa America che già di per sè stesso dovrebbe far parlare di se. La strada è in qualche modo “forzatamente” in salita, ed è fondato il sospetto che qualcuno voglia “occultare” i dati del Ministero degli Interni sulla criminalità del 2011 che dimostrano come Napoli non sia la capitale del crimine e che altre metropoli e città medio-grandi italiane se la passano peggio. Ma di questo, come al solito,  nessuno ne parla.

Angelo Forgione



Fonte : http://angeloxg1.wordpress.com

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