Dopo i numerosi scandali a Milano con i tanti indagati alla Regione Lombardia compreso il leghista Boni, ecco che arriva la notizia bomba delle indagini sul tesoriere della Lega Nord che avrebbe utilizzato alcuni fondi provenienti dai rimborsi elettorali (soldi pubblici) per le esigenze della famiglia Bossi...in un'altra inchiesta addirittura si parla di strane triangolazioni e di connivenze con la 'ndrangheta.
E' chiaro che per le condanne civili e penali ci sarà tutto l'iter processuale e i giudizi finali spettano alla magistratura competente, ma un giudizio politico pesantissimo sulla Lega Nord e su Bossi e' inevitabile.
Il fatto che Berlusconi, dopo molti giorni di silenzio, si è affrettato a dichiarare la sua solidarietà a Bossi e la sua sicurezza sull'estraneità dell'amico Umberto, è ancora più inquietante....ma forse è un altro segnale dello scricchiolio dell'asse del Nord, quel duopolio imbroglione e razzista che ha proposto per anni un'immagine falsa del nord che lavora e paga le tasse per tutti mentre il resto del paese spreca e ruba...con che coraggio possono continuare a parlare di "Roma ladrona" o di "Sud assistito"?
Quale differenza c'e' tra gli indagati leghisti di oggi ed i democristiani o socialisti indagati di ieri, all'epoca della prima tangentopoli, per i quali i leghisti portarono il cappio in parlamento?
Cade quindi anche il mito del nord della buona amministrazione e più onesto...per la verità noi meridionalisti del PdSUD lo diciamo da tempo che non esiste qualche gene del DNA sballato per i meridionali che li fa diventare geneticamente meno onesti, ma su questi stereotipi i leghisti hanno costruito gran parte delle loro fortune ma credo che da oggi in poi potranno ingannare molte meno persone, anche nelle loro roccaforti "padane".
Sicuramente dopo la fine poco gloriosa della parabola Berlusconiana, la fine della crescita leghista farà felice oltre me tanti altri meridionali che però dovranno organizzarsi politicamente e seriamente, senza commettere l'errore di scopiazzare le camicie verdi, il loro razzismo ed il loro linguaggio becero e violento.
Enzo Riccio
Segr. Org. Nazionale
Partito del Sud
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