giovedì 19 gennaio 2012

"Il bipolarismo tramonta a Mezzogiorno" di Antonella Scudiero


Un articolo interessante trovato in rete...tra qualche inesattezza spunta il nome del nostro movimento, il Partito del Sud quello "originale"....inoltre nella confusione dei tanti falsi partiti meridionalisti, ci sono anche alcune considerazioni interessanti e la soddisfazione di veder citato un nostro commento sul "Chi siamo" del nostro sito istituzionale, quando si dice che noi "Siamo distanti anni luce dal nuovo meridionalismo e dai tanti Partiti del Sud annunciati a destra e sinistra dai politici di regime, da Miccichè e Lombardo a Scotti fino a Bassolino»...

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Il bipolarismo tramonta a Mezzogiorno

Il boom di partiti per rilanciare il Sud.

di Antonella Scutiero
Articolo completo
Quanti sono i partiti italiani? La risposta non è così semplice, e l'errore è dietro l'angolo. Alla faccia del bipolarismo, pure i principali quotidiani hanno perso il conto: qualcuno dice 31, qualcuno 34. Probabilmente molti di più, ma nessuno lo sa con esattezza. Nemmeno Wikipedia che pure sta provando a stilare una lista.

BOOM NEL MEZZOGIORNO. Il boom è nel Mezzogiorno d’Italia: sarà che la cosiddetta questione meridionale sta a cuore a molti, ma da queste parti ogni scusa è buona per creare una sigla con la parola Sud in mezzo. Di Forza Sud ce ne sono addirittura cinque, con nomi pressochè simili.
Si tratta, in soldoni, quasi di partiti di quartiere, ognuno dei quali, a parte qualche tentativo più strutturato e fortunato, conta una manciata di iscritti e di voti raccolti tra amici e conoscenti sul territorio. Formazioni lontane anni luce dagli apparati della politica tradizionale e dai palazzi, dove non possono nemmeno sognare d’arrivare per carenza di elettori.
DIVISIONI CONVENIENTI. Qualche tentativo di federazione, va detto, c’è stato. Nella speranza che con un fronte unico si ottenessero più risultati, ma tutti sono andati - quasi tutti -  a vuoto. In almeno 10 anni di tentativi il “Partito del Sud” non è mai nato. Il perché è semplice: l’unione fa la forza, ma se ognuno fa da solo si moltiplicano i vantaggi. Per sé, ovviamente.

Il nuovo meridionalismo e la scissione di Miccichè

Un Partito del Sud, comunque, c’è. Anzi, più di uno, troppi, tant’è che quello “originale” si lamenta: «Ci hanno rubato tutto, ora vogliono appropriarsi anche del nostro nome per continuare a ingannare la nostra gente. Non lo permetteremo!».
La sigla, nata a livello nazionale nel dicembre 2007 a Gaeta su iniziativa di Antonio Ciano, si è presentata alle politiche del 2008 e alle amministrative del 2009 e 2010. L’anno scorso il partito s’è riorganizzato sui territori regionali, rivendicando: ««Siamo distanti anni luce dal nuovo meridionalismo e dai tanti Partiti del Sud annunciati a destra e sinistra dai politici di regime, da Miccichè e Lombardo a Scotti fino a Bassolino».

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