mercoledì 16 maggio 2012

Presentazione della rivista "Cronache meridionali"



A San Giorgio a Cremano, il 14 maggio al “Club 1946”, Aldo Vella, ha presentato il primo numero della rivista “Cronache Meridionali”, di cui è direttore, del “Centro Studi Nicola Vella”, edito da “Il Castello”.

Al dibattito sono intervenuti Ciro Raia, membro del comitato d’indirizzo, Francesco Menna, vicesegretario regionale del “Partito del Sud”.
Mancata la presenza del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, autore di un articolo presente nel primo numero: si è trattenuto a Palazzo San Giacomo per mediare con due lavoratori del centro agroalimentare di Volla, saliti su una gru proprio di fronte al Comune, mentre un altro centinaio dimostrava davanti alla sede del Consiglio comunale di via Verdi.
In sua vece, ha presenziato un membro del suo staff, il consigliere Alessio Postiglione.
L’originaria “Cronache Meridionali” era una prestigiosa rivista meridionalista della sinistra napoletana fondata e diretta da Giorgio Amendola; venne pubblicata con cadenza mensile dal 1954 al 1964. Sulle sue pagine annoverava eccellenti firme, tra cui Giorgio Napolitano, Gerardo Chiaromonte, Francesco De Martino, Mario Alicata, Rosario Villari e il padre dello stesso Vella, Nicola. Era il punto di riferimento degli intellettuali meridionali della sinistra social-comunista, mal tollerata dai partiti e, in particolare, da Togliatti, che non volevano questa rivista innovativa che intendeva essere un laboratorio per individuare interventi idoneiper la rinascita del Sud. Furono, quindi, sospese le pubblicazioni.
Dopo quasi cinquant’anni, Aldo Vella ne ha ricomprato i diritti dando un nuovo impulso, ma rimanendo nel solco della tradizione - innovazione. “Cronache Meridionali” avrà scadenza trimestrale; il primo numero porta articoli di Aldo Vella, Abdon Alinovi e altri, è un importante strumento editoriale che verrà sostenuto e diffuso dal Partito del Sud, condividendone appieno gli intenti e la linea. Il professor Vella ha dichiarato:«Forse, in questo momento elettorale e in questo luogo, denotato da scarsa attenzione per la cultura, è stato un po’ provocatorio da parte mia iniziare questa nuova pubblicazione. L’augurio che faccio ai politici di successo è quello di cambiare i loro programmi per quanto riguarda la cultura, perche devono ripensare molto a quello che hanno proposto in merito».
Francesco Menna, segretario regionale del Partito del Sud, auspicando una visita del sindaco di Napoli, ha, inoltre, detto: «Luigi De Magistris ha scritto per “Cronache Meridionali” un saggio molto interessante sulla città – laboratorio del nuovo meridionalismo, che debba, soprattutto, provvedere alla formazione di una nuova classe politica. Naturalmente, speriamo che questo contributo non rimanga isolato, ma che il sindaco entri a far parte attiva del comitato d’indirizzo di “Cronache Merionali”. Chiederemo, inoltre, la collaborazione di tutti i primi cittadini di buona volontà, perché diano una mano a far risorgere il Mezzogiorno».  
Autore: Tonia Ferraro

Fonte: Il Mediano

Bella serata, ottimi interventi, tra cui in evidenza quello particolarmente edotto di Alessio Postiglione Capo Gabinetto Politico di Luigi de Magistris (da lui inviato in sua vece in quanto il sindaco è stato trattenuto perchè impegnato a risolvere e trattare con operai della Caan che, saliti su una gru, minacciavano di lanciarsi nel vuoto).
"Cronache Meridionali" riparte con grandi auspici, in ossequio al suo grande passato (come sottolineato da Francesco Menna) e come rinnovato strumento di analisi, critica e propositività (come sottolineato in chiusura da Andrea Balìa).



un commento di Bruno Pappalardo :


Vella, fortissimamente Vella.

Ieri sera un altro significativo confronto.
Si è presentato pubblicamente “ nuove Cronache Meridionali”; un rivista trimestrale di analisi, riflessione e commenti intorno all’universo meridionalista con l’ ambizione di un sogno, quello di nutrimento delle menti in ascolto, quelle che pensano e che, maledette,  sono qui e da qui non si muovono.
Beh, a dire il vero il confronto non c’è stato. Si era tutti concordi nell’acquisire una nuova creatura del pantheon culturale della nostra terra.
Ieri sera Aldo Vella ha riproposto un nuovo strumento  cartaceo presentandolo ad una affollata sala di convenuti al club 1946, nei pressi di Piazza Massimo Troisi di San Giorgio.
( piazza rinominata all’immenso artista quando da Sindaco, Vella, volle donare ai suoi concittadini un loro e nostro amato simbolo e, non già lo stantio sciabolatore di paeselli del sud, Giuseppe Garibaldi)
Cosa si è detto? Quello che ho detto e, tutti, concordavano elucubrando con dotte citazioni o semplicemente parlando chiaro sul da farsi, sul “divenire” altro, sul domani.
In sala vagheggiava il pensiero aristotelico del restare nel e sul piccolo e circostanziato nostro territorio per giungere al pensiero alto e cosmico della consistenza dell’esistenza. La minizia, il piccolo immanente atomo per sfidare il trascendente. Sul fondale nero, dietro le spalle di Alessio Ponsiglione, sapiente inviato del sindaco De Magistris, Karl R.Popper, sussurrava all’orecchio di tutti che bisognava ricominciare appena acquisito il prossimo  risultato (o una verità) per raggiungerne subito un’altra nell’immediatezza  di quanto appena raggiunto.
Raia ha dato una chiara idea del presente e una lucida prospettiva del futuro. 
Francesco Menna e Andrea Balia hanno sottolineato quanto il Partito del Sud fosse vicino ad Aldo Vella per la straordinaria iniziativa della rivista  e la stupefacente sfida di proposizione culturale ch’essa vuole, a tutti i costi vincere.

Bruno Pappalardo  Partito del Sud - Napoli 

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